Guerra

L'accusa russa a Italia e Francia: «Insabbiano i neonazisti ucraini»

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, critica i due Paesi: «A Milano una mostra dedicata al battaglione Azov: terroristi presentati come "difensori"»
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Ats
19.09.2023 16:49

«Vediamo tentativi in alcuni Paesi occidentali di continuare a insabbiare i neonazisti ucraini. A Milano le autorità cittadine hanno consentito l'organizzazione di una mostra fotografica dedicata al battaglione nazista Azov. In esso, i militanti di questa organizzazione terroristica vengono presentati come 'difensori' di Mariupol».

Lo scrive in un post su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che critica Italia e Francia. «Quando i vostri giornalisti e politici cercano di insabbiare i neonazisti ucraini, ricordate cosa hanno attraversato i vostri Paesi durante la Seconda Guerra Mondiale?», aggiunge Zakahrova.

Il post di Zakharova si riferisce alla mostra fotografica allestita a Milano, in via Dante, dal titolo 'Eyes of Mariupol. Uno sguardo negli occhi dei difensori di Mariupol' promossa dall'Associazione dei Giovani Ucraini in Italia, UaMi e patrocinata dal Municipio 1 della città e già criticata dal console generale russo Dmitry Shtodin.

Nel messaggio, Zakharova afferma che «nel giugno 2015, i membri del Congresso americano hanno definito il battaglione Azov una 'disgustosa formazione nazista' e hanno proibito al Pentagono di fornirgli assistenza tecnico-militare e di addestrare i suoi delinquenti. Un altro esempio lampante è un articolo parziale nella pubblicazione francese Le Figaro sulle organizzazioni neonaziste Azov e Right Sector. Lì vengono presentati letteralmente come patrioti», sottolinea il messaggio della portavoce, dedicandosi poi a un commento sul ruolo di Italia e Francia nella Seconda Guerra Mondiale.

«La Francia è stata semplicemente occupata. E una parte significativa della società francese lo considerava assolutamente normale e non riteneva necessario resistere in alcun modo. Poi, però, una netta minoranza francese cominciò a resistere. In seguito divennero eroi». L'Italia «ha avuto un destino diverso. L'Italia si è pienamente identificata con questa logica selvaggia. Il fascismo venne da lì. Ma ancora una volta, grazie al vero eroismo della minoranza assoluta, che poi riuscì a convincere la maggioranza a costo della propria vita, l'Italia poté rinascere».

«Solo grazie al fatto che i cittadini di Italia e Francia, che avevano una coscienza, conoscevano la storia, capivano cosa sono la civiltà, l'umanità e i veri valori, hanno trovato la forza di resistere, Francia e Italia hanno vissuto con dignità la seconda parte del XX secolo. E ora? Di nuovo la stessa cosa? Questi Paesi dovrebbero sapere come finisce tale connivenza irresponsabile», conclude il messaggio.

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