Germania

L'Afd distingue tra «tedeschi veri e da passaporto»

È quanto emerge da un rapporto di 1.108 pagine, visionato da der Spiegel, con il quale l'ufficio federale per la protezione della Costituzione ha classificato come «accertata» la natura di «estrema destra» di Alternative für Deutschand
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Ats
07.05.2025 22:18

Afd minaccia «una guerra contro il governo», denuncia una «jihad dei coltelli» nelle strade tedesche, vuole «la remigrazione di milioni di persone». Sono alcuni degli elementi emersi dal rapporto dei Servizi interni, visionato dal magazine Spiegel.

Un rapporto di 1.108 pagine, con il quale l'ufficio federale per la protezione della Costituzione ha classificato come «accertata» la natura di «estrema destra» di Alternative fuer Deutschand. «I funzionari dei partiti distinguono fra tedeschi 'autentici' e tedeschi 'da passaporto'». A causa del loro background migratorio - si legge - questi ultimi sono ritenuti cittadini di serie B.

In un lungo articolo il settimanale tedesco Der Spiegel ha analizzato il rapporto dell'Ufficio federale per la protezione della Costituzione, una sorta di servizio segreto interno, che ha determinato la classificazione del partito come «di estrema destra». La leader dell'Afd Alice Weidel ha contestato proprio il fatto che il rapporto, che non è pubblico ma è uno strumento di uso interno per le forze di sicurezza e il ministero dell'Interno, sia stato letto dalla stampa. Nel ricorso al Tribunale di Colonia contro la decisione dell'Ufficio federale per la protezione della Costituzione, l'Afd ha contestato anche la diffusione del rapporto che dimostrerebbe la natura «politica», cioè di parte, dell'Ufficio.

Nel rapporto dei servizi secondo lo Spiegel si fa riferimento al progressivo spostamento verso destra di Afd, fino a che «la corrente etnico-nazionalista ne ha preso completamente il controllo», vale a dire il gruppo che fa riferimento a Bjoern Hoecke. I servizi non ritengono «che le forze più moderate all'interno dell'Afd possano ancora ribaltare il carattere anticostituzionale dell'intero partito».

Centrale per la valutazione dei servizi è la criminalizzazione di musulmani, di stranieri e di tutti quelli che non rientrano nell'idea di «tedeschi» del partito. Un esempio fra tanti: nel settembre 2024, Afd ha pubblicato su X la foto di un coltello insanguinato impugnato dalla mano di un uomo di colore: «L'estate infernale che stiamo vivendo in Germania non ha nulla a che fare con il clima», era il testo pubblicato nel post. Lo slogan «re-migrazione» non è più confinato ad alcuni estremisti ma è fatto proprio dai principali dirigenti, come Alice Weidel. Un ulteriore esempio: la condanna di Hoecke, che aveva utilizzato lo slogan delle SA oggi vietato «Tutto per la Germania», non ha avuto conseguenze all'interno del partito. E durante la campagna elettorale, l'AfD ha fatto stampare dei cuori blu per Alice Weidel con uno slogan che in tedesco suona quasi allo stesso modo: «Alice per la Germania». Durante un evento della campagna elettorale, l'intera sala scandì questo slogan. Per i servizi si è trattato di una deliberata provocazione.