Mondo
La diretta

L'allarme della Svezia: «Nord Stream 2 perde ancora»

Gazprom ha dichiarato che è possibile fornire gas con la seconda linea del gasdotto — L'ex generale David Petraeus, già capo della CIA, in un'intervista ad ABC: «I russi hanno fatto soffrire Napoleone, i nazisti e via dicendo, ma non penso che Vladimir Putin sarà in grado di far soffrire l'Europa» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
L'allarme della Svezia: «Nord Stream 2 perde ancora»
Red. Online
03.10.2022 06:38
21:59
21:59
La Bulgaria contro l'adesione accelerata dell'Ucraina alla NATO

Il presidente della Bulgaria Rumen Radev non aderisce al testo integrale della dichiarazione adottata ieri da nove Paesi NATO dell'Europa centro-orientale sull'adesione dell'Ucraina all'Alleanza.

Radev respinge la richiesta dell'immediata adesione ma sostiene le altre posizioni contenute nel documento. È quanto si legge in un comunicato diramato oggi dall'ufficio stampa della presidenza. La Bulgaria fa parte della dichiarazione del vertice NATO del 2008 a Bucarest sulla futura adesione dell'Ucraina all'Alleanza, ma questa dichiarazione è stata adottata in un contesto di sicurezza completamente diverso, è detto nella posizione di Radev.

Le azioni militari oggi sul territorio dell'Ucraina richiedono che la sua adesione all'Alleanza sia discussa nell'ambito della piena composizione del Consiglio Nord Atlantico e non comporti il rischio di un coinvolgimento diretto dei Paesi della NATO nella guerra.

Una decisione sull'adesione dell'Ucraina alla NATO dovrebbe essere presa solo dopo lo sviluppo di parametri chiari per la soluzione pacifica del conflitto tra Russia e Ucraina, da accettare e attuare da entrambi gli stati belligeranti, conclude il presidente Radev.

20:22
20:22
NATO: al via domani le esercitazioni dei soldati tedeschi in Lituania

Domani inizieranno le esercitazioni del nuovo battaglione tedesco di stanza in Lituania. Lo rende noto un comunicato del ministero della Difesa. I militari tedeschi sono arrivati nel Paese baltico in esecuzione delle decisioni prese durante il summit NATO di Madrid dello scorso giugno.

«In Lituania - ha dichiarato il capo dell'Esercito lituano generale Valdemaras Rupsys - una o più unità saranno costantemente impegnate in esercitazioni. Le prime esercitazioni avranno inizio domani e dureranno fino a fine mese, in forma attiva fino al 17 ottobre».

20:19
20:19
Area marittima chiusa per l'indagine su Nord Stream

La zona nel Mar Baltico dove è fuoriuscito il gas del Nord Stream 2 è stata chiusa per permettere agli inquirenti svedesi di fare le necessarie rilevazioni sul campo. Lo ha annunciato poco fa il procuratore Mats Ljungqvist.

«L'indagine continua e siamo in una fase intensa», ha detto il procuratore riportato dall'agenzia di stampa svedese TT. «Capisco il grande interesse nella vicenda, ma siamo all'inizio dell'indagine preliminare e non posso dunque dare ulteriori dettagli sui metodi che stiamo usando», ha aggiunto Ljungqvist.

Già da diversi giorni la zona è monitorata dalla guardia costiera e dalla marina militare svedese che invita le imbarcazioni a deviare la rotta per non passare nell'area citando «motivi di sicurezza» legati alla fuoriuscita del gas. Ci si prepara dunque a mandare i sommozzatori a fare le rilevazioni necessarie sul sottosuolo marino che si trova ad una profondità di circa 70-80 metri, secondo le autorità svedesi citate da TT.

Il punto di fuoriuscita di gas dal Nord Stream 2 si trova nella zona economica esclusiva svedese, mentre quelli dal Nord Stream 1 si trovano in zona danese.

19:42
19:42
«L'esercito ucraino è oltre nostre linee di difesa a Kherson»

L'esercito ucraino «con le sue soverchianti unità blindate» è riuscito a «penetrare le linee della nostra difesa» nell'area dei villaggi di Zolota Balka e Oleksandrivka nella regione meridionale di Kherson, appena annessa da Mosca. Lo ha ammesso il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, citato dalla Tass, dopo che Kiev aveva rivendicato ulteriori avanzate nel sud.

«Le truppe russe hanno preso il controllo di una frontiera difensiva preparata in anticipo e continuano a infliggere pesanti danni al nemico con la loro potenza di fuoco», ha aggiunto il portavoce di Mosca.

18:19
18:19
«Nord Stream 2 perde ancora», la Svezia lancia l'allarme

Una delle perdite dal Nord Stream 2 non si è fermata, al contrario è aumentata. Dopo che Gazprom aveva annunciato la fine delle fughe dal gasdotto sottomarino danneggiato, la Guardia costiera svedese rilancia l'allarme.

Durante un sorvolo sui punti di fuoriuscita effettuato nelle ultime ore, hanno spiegato le autorità di Stoccolma, la perdita dal Nord Stream 1 non era più visibile e si può quindi considerare esaurita. Tuttavia, «quella più piccola, proveniente dal Nord Stream 2, è invece leggermente più grande» di domenica e misura «circa 30 metri di diametro».

Una constatazione che contrasta con quanto già riferito dall'operatore del gasdotto che collega la Russia alla Germania, Nord Stream AG, e confermato dal principale azionista, il colosso russo Gazprom. «La pressione nella linea A del gasdotto Nord Stream 2 e in entrambe le linee del gasdotto Nord Stream 1 si è stabilizzata dopo le rotture - ha spiegato la compagnia - e le fughe di gas si sono fermate».

Sull'origine dei danni, intanto, continua lo scontro. «Non è chiaro con chi collaborare per ripristinare il flusso del Nord Stream», perché su questa vicenda l'Occidente «è isterico», ha accusato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, tornando comunque a rassicurare sulla possibilità di riparare i metanodotti. «Le condutture devono essere ripristinate, questo può essere fatto - ha spiegato -, ma per ora non ci sono tempistiche specifiche».

Intanto, Gazprom ha evocato la possibilità di tornare a fornire gas all'Europa in tempi brevi attraverso la linea B non danneggiata del Nord Stream 2, la cui entrata in funzione era stata bloccata dalla Germania alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina. «Se venisse presa la decisione di avviare le forniture», ha affermato la compagnia in una nota, «il gas naturale sarà pompato nel gasdotto, dopo il controllo dell'integrità del sistema e la conferma di questa possibilità da parte delle autorità di supervisione».

18:10
18:10
«È possibile fornire gas con la seconda linea di Nord Stream 2»

«Gazprom sta lavorando a depressurizzare la linea B del gasdotto Nord Stream 2. Per fare ciò, la compagnia sta pompando gas naturale nella conduttura. Questo permetterà di ispezionare in sicurezza la linea B, oltre che ridurre potenziali rischi ambientali in caso di possibili fughe di gas. Se venisse presa la decisione di avviare le forniture attraverso la linea B del Nord Stream 2, il gas naturale sarà pompato nel gasdotto, dopo il controllo dell'integrità del sistema e la conferma di questa possibilità da parte delle autorità di supervisione». Lo afferma Gazprom in una nota, citata dalla Tass.

18:07
18:07
Rilasciato il direttore della centrale di Zaporizhzhia

Il direttore della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, Ihor Murashov, detenuto la scorsa settimana dalle forze russe, è stato rilasciato. Lo ha annunciato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, spiegando che Murashov «è tornato al sicuro dalla sua famiglia».

17:51
17:51
Scoperta una nuova camera delle torture nella regione di Kharkiv

Una nuova camera della tortura usata dalle forze russe è stata scoperta in una cantina nel villaggio di Pisky-Radkivski, nella regione ucraina di Kharkiv, recentemente ripreso dall'esercito di Kiev. Lo ha reso noto la polizia ucraina in un messaggio su Telegram, citato da Ukrinform.

«Un'altra camera di tortura degli occupanti russi. Dopo la liberazione, i nostri agenti di polizia documentano qui i crimini di guerra dell'esercito dei 'liberatori'. Quando i militari russi sono entrati nel villaggio, hanno cacciato la gente del posto dalle loro case e si sono stabiliti lì», si legge nel post.

Nella camera di tortura, secondo la polizia di Kiev, gli invasori hanno tenuto i residenti locali in condizioni disumane. Le persone sono state intimidite, picchiate e maltrattate. «Gli occupanti russi hanno lasciato case saccheggiate, sporcizia e sudiciume: un marchio di fabbrica della 'pace russa'», aggiunge il messaggio.

16:27
16:27
Dopo Lyman a Mosca crescono le critiche ai militari

«La resa di Lyman diventa una questione politica». Il titolo del quotidiano russo Nezavisimaya Gazeta, considerato uno dei fogli più fedeli al Cremlino, rispecchia l'ondata di critiche che si sono levate contro il modo di condurre la campagna militare in Ucraina. Lo stesso giornale sottolinea che «per la prima volta dall'inizio dell'operazione militare speciale, alcuni comandanti delle forze armate sono chiamati direttamente in causa con i loro nomi» per il loro operato.

Forse il più duro nei suoi commenti è stato il capo ceceno Ramzan Kadyrov, che ha attaccato il comandante del Distretto militare centrale, il generale Alexander Lapin, per il ritiro delle truppe russe da Lyman, città strategica per le linee di rifornimento tra il Donbass, il nord e il sud dell'Ucraina. Lapin, ha affermato Kadyrov, ha dispiegato sul campo forze della autoproclamata Repubblica di Lugansk, «ma non ha fornito loro le necessarie comunicazioni e i rifornimenti di munizioni».

Sul suo canale Telegram, Kadyrov aggiunge che due settimane fa il comandante delle forze speciali Akhmat gli aveva riferito dei pericoli, e che lui stesso ne aveva informato il capo di Stato maggiore delle forze armate, Valery Gerasimov. «Ma Gerasimov - aggiunge Kadyrov - mi ha assicurato che aveva piena fiducia in Lapin e non credeva possibile un ritiro da Lyman».

Con Kadyrov si è schierato anche l'uomo d'affari Yevgeny Prigozhin, associato dai media occidentali al gruppo di mercenari Wagner. Critiche sono state espresse anche dal deputato della Duma ed ex generale Andrey Gurulev, membro del partito Russia Unita del presidente Vladimir Putin. «Non capisco perché non abbiano valutato correttamente la situazione e non abbiano rafforzato le truppe», ha affermato Gurulev, aggiungendo che a suo modo di vedere il problema «non è sul terreno», ma nelle stesse stanze del ministero della Difesa. «Tutto è conseguenza delle politiche seguite là», ha aggiunto.

16:20
16:20
La Gran Bretagna è a forte rischio di carenza gas in inverno

La Gran Bretagna è a «rischio significativo» di carenza di gas questo inverno a causa della guerra in Ucraina e della ridotta offerta in Europa. Lo sostiene Ofgem, l'autorità di regolamentazione dell'energia del Regno Unito, secondo cui il Paese potrebbe entrare in una «emergenza di approvvigionamento» in cui le forniture ad alcune centrali elettriche a gas potrebbero essere interrotte, con conseguenti blackout.

L'autorità ha affermato che si aspettava che «questo inverno sarebbe stato più impegnativo rispetto allo scorso anno» e sta adottando «ragionevoli misure normative per mitigare e ridurre i rischi».

15:51
15:51
«Kiev chiede lanciarazzi più potenti e condivide la lista dei target»

Nel tentativo di superare le resistenze a fornire sistemi lanciarazzi a più lunga gittata, il governo ucraino sta offrendo ora agli USA una continua e piena visibilità della lista dei suoi target. Lo riferisce la CNN citando dirigenti a conoscenza del dossier.

Tale trasparenza darebbe essenzialmente il potere di veto a Washington sugli obiettivi ucraini e mira a convincere la Casa Bianca che mandare armi più potenti non porterebbe ad attacchi nel territorio russo. Kiev spera così di ottenere gli Army Tactical Missile Systems, o Atacms, missili terra-terra che possono raggiungere i 300 km di distanza, ossia quattro volte quella degli Himars già forniti dagli USA.

Ma l'amministrazione Biden non ha ancora approvato questo tipo di armamenti, temendo di violare la linea rossa indicata da Mosca. Inoltre l'idea di assumere un ruolo più attivo nelle discussioni sui target ucraini aumenta i timori di essere essere visti dal Cremlino più coinvolti nel conflitto.

15:28
15:28
La Svezia smentisce: «La fuga di gas da Nord Stream 2 non si è fermata»

La Guardia Costiera svedese ha dichiarato che una perdita dal gasdotto Nord Stream 2 non si è fermata ma è invece cresciuta di dimensioni, secondo le autorità svedesi.

Dopo un sorvolo sui punti di fuoriuscita effettuato stamattina la perdita dal Nord Stream 1 non era più visibile e quindi si poteva dire che si era fermata. Tuttavia, «quella più piccola proveniente da Nord Stream 2 è invece leggermente più grande di ieri» e misura circa 30 metri di diametro, ha dichiarato la guardia costiera, secondo quanto riporta la CNN.

L'annuncio della guardia costiera è arrivato dopo che Gazprom ha dichiarato che tutte le perdite erano state fermate.

15:27
15:27
La Repubblica Ceca invita i suoi cittadini a lasciare la Russia

Anche la Repubblica Ceca ha invitato i suoi cittadini a lasciare la Russia per il possibile «deterioramento delle condizioni di sicurezza nel Paese, soprattutto per i cittadini dei Paesi della Ue e della Nato». Lo fa sapere il ministero degli Esteri in un comunicato, ripreso dall'agenzia russa Ria Novosti. La stessa decisione era stata presa nei giorni scorsi da Usa, Polonia, Bulgaria e Romania.

13:38
13:38
Continua l'avanzata ucraina

Le Forze Armate ucraine continuano a combattere nella regione di Kherson e guadagnano terreno all'interno delle aree liberate: nel frattempo, alcuni insediamenti situati lungo la linea del fronte vengono colpiti dal fuoco nemico. Lo ha reso noto la responsabile del centro stampa di coordinamento congiunto delle Forze di Difesa del Sud dell'Ucraina, Natalia Humeniuk, secondo quanto riporta Ukrinform.

«Continuiamo a condurre battaglie e a prendere piede nelle aree già liberate e in quelle che stanno ancora mantenendo la difesa. Inoltre, continuiamo a lavorare con i residenti locali lungo la linea di contatto, lungo la linea del fronte, negli insediamenti che sono sotto il fuoco nemico. Circa 45 insediamenti sono stati bombardati ieri, e questo significa che l'intensificazione del fuoco potrebbe danneggiare in modo significativo la popolazione locale», ha detto Humeniuk, aggiungendo che sono in fase di organizzazione le operazioni di evacuazione dei civili.

Secondo Humeniuk, nelle aree occupate i russi visitano le famiglie in cerca di uomini di età compresa tra i 18 e i 35 anni per arruolarli e rifornire così le loro unità militari.

13:29
13:29
La domanda di gas russo dall'UE scesa del 75%

«La domanda globale di gas è scesa di 40 miliardi di metri cubi negli ultimi 9 mesi, con una percentuale dei 27 stati dell'UE del 75%, a 30 miliardi di metri cubi». Lo afferma Gazprom, come riporta la Tass. Gazprom aggiunge anche che l'esportazione media giornaliera è scesa del 30% a settembre, mese su mese, a 157 milioni di metri cubi.

10:47
10:47
Zelensky lancia la campagna «Per cosa ci battiamo»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato la popolazione ad aderire alla campagna mediatica 'What We Are Fighting For' ('Per cosa ci battiamo'), chiedendo ai cittadini di dire al mondo per cosa stanno combattendo.

«Gli ucraini sanno bene per cosa stanno combattendo - ha scritto su Facebook il capo di Stato ucraino, secondo quanto riporta Ukrinform -. Per le persone che amiamo e per quelle che ci ispirano. Le città e i villaggi, veri luoghi di potere. I valori per cui vale la pena combattere contro il nemico. La possibilità di vivere a casa propria e di essere proprietari della propria terra. La possibilità di costruire il futuro che vogliamo. Per qualcosa che ci incoraggi a fare ciò che sembra impossibile. Unitevi all'azione '#WhatWeAreFightingFor' e dite al mondo che cosa è importante per voi».

Zelensky ha inoltre invitato tutti a condividere le loro storie con foto e video dei luoghi preferiti in Ucraina sulle pagine dei social con il tag 'Ukraine.ua' e ad aggiungere l'hashtag '#WhatWeAreFightingFor' in modo che il maggior numero possibile di persone possa vederle.

06:38
06:38
Il punto alle 6.00

Oggi, 3 ottobre 2022, è il 222. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina. Gli scontri continuano con particolare intensità nell'Est del Paese. Negli scorsi giorni, l'esercito di Kiev ha dichiarato il pieno controllo di Lyman, città del Donetsk, una delle quattro regioni annesse da Vladimir Putin. La riconquista del centro, secondo il governatore Serhiy Gaidai, citato dal Guardian, «è un fattore chiave per un'ulteriore de-occupazione» della vicina regione di Lugansk. Lyman, infatti, è stata descritta, nei briefing quotidiani dell'intelligence britannica, come importantissima a causa del suo «incrocio stradale chiave sul fiume Siversky Donets, dietro il quale la Russia ha cercato di consolidare le sue difese», riporta il quotidiano.

Dal canto suo, nel suo consueto messaggio notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che l'Ucraina ha «completamente sgomberato» le forze russe dalla città di Lyman, un giorno dopo l'ammissione del Cremlino sul ritiro delle sue truppe. In un breve video sul suo canale Telegram, Zelensky ha ringraziato le truppe ucraine in servizio per aver liberato Lyman. «Alle 12.30 ora locale Lyman è completamente liberata», ha detto, aggiungendo: «Gloria all'Ucraina».

«Un inverno duro, ma l'Europa ce la farà»

Sentimenti misti Oltreoceano, intanto, per la situazione in Ucraina. Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha dichiarato in un'intervista alla CNN di ritenere che l'Ucraina stia «facendo progressi» nella guerra. Austin ha attribuito il cambiamento delle sorti della guerra alla forza dei soldati ucraini e all'uso delle armi fornite loro dagli Stati Uniti e dai Paesi della NATO. E il rischio che il conflitto diventi nucleare? «Per essere chiari, chi decide è uno. Non ci sono controlli su Putin. Come ha preso la decisione irresponsabile di invadere l'Ucraina, potrebbe prenderne un'altra. In questo momento però non vedo nulla che mi faccia credere che abbia già preso una decisione del genere», ha detto Austin.

Austin ha condannato le «annessioni illegali di territorio ucraino» e ha definito le minacce di Putin di usare «ogni mezzo disponibile» una «dichiarazione irresponsabile».

Più ottimismo lo ha mostrato l'ex generale David Petraeus, già capo della CIA, in un'intervista ad ABC. «I russi hanno fatto soffrire Napoleone, i nazisti e via dicendo, ma non penso che Vladimir Putin sarà in grado di far soffrire l'Europa. L'Europa avrà un duro inverno, avrà flussi ridotti di gas, ma ce la farà e non penso che si dividerà sulla questione del sostegno all'Ucraina».

Le perdite di gas dal gasdotto Nord Stream 1, intanto, sono state bloccate. L'agenzia danese per l'energia ha dichiarato ieri di essere stata informata sulla stabilizzazione della pressione nel gasdotto Nord Stream 1 danneggiato: ciò indica che il flusso di gas naturale in uscita dalle ultime perdite è ora cessato, riporta Reuters.