L'attacco alla stazione di polizia a Bosanska Krupa è «un atto di terrorismo»

La procura bosniaca ha definito 'atto di terrorismo' l'attacco della tarda serata di ieri a un commissariato di polizia a Bosanska Krupa (nord-ovest della Bosnia-Erzegovina), nel quale un minorenne di soli 15 anni ha ucciso a coltellate (e non a colpi d'arma da fuoco come precedentemente indicato) un poliziotto, ferendone gravemente un altro.
Sono in corso indagini per chiarire motivi e circostanze dell'attacco, ha reso noto la procura. Il 15enne è stato arrestato e l'agente ferito è stato operato nella notte: le sue condizioni sono stabili.
I media locali riferiscono che il minorenne autore dell'attacco, Elmir S., sarebbe un fanatico religioso islamico, il cui padre è un esponente del movimento wahabita, e che sarebbe stato visto spesso con altri estremisti islamici in un caffè di Bosanska Krupa. Anche il suo profilo Facebook sarebbe pieno di simboli dell'estremismo islamico.
Fonti della polizia hanno riferito che, poco dopo l'irruzione del 15enne nel commissariato di Bosanska Krupa dove ha ucciso un agente ferendone un altro, gli investigatori hanno trovato messaggi nei quali il giovane aggressore dichiara che le ragioni dell'attacco sono 'il sostegno ai sionisti, il desiderio dell'Unione europea, l'uccisione di musulmani innocenti'.
Il sindaco di Bosanska Krupa, Armin Halitovic, si è detto scioccato da quanto accaduto. «Siamo una città tollerante e pacifica, e quello che è successo ci ha scioccato tutti. Non possiamo credere che una cosa del genere possa essere accaduta nella nostra città», ha detto. Il ministro dell'interno della Federazione croato-musulmana, l'entità in cui si trova Bosanska Krupa, ha fatto sapere che è stato disposto un rafforzamento delle misure di sicurezza. «L'unica cosa che possiamo dire ai cittadini è che la polizia farà di tutto per garantire al massimo la sicurezza», ha detto il ministro Ramo Isak.