«L'attacco contro l'ospedale di Kiev è un crimine di guerra»

«Vorrei ricordare che gli ospedali godono di una protezione speciale ai sensi del diritto internazionale umanitario. Condurre attacchi intenzionali contro un ospedale protetto è un crimine di guerra e i responsabili devono essere chiamati a risponderne». Lo ha detto Joyce Msuya, sottosegretario generale ad interim dell'ONU per gli affari umanitari al Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina. Il presidente di turno dell'organo delle Nazioni Unite per questo mese è la Russia.
«Gli attacchi di ieri e il loro impatto ricordano il deplorevole bilancio umano di questa guerra, in particolare sui più vulnerabili. Tragedie che vedremo ancora e ancora finché questo conflitto continuerà», ha proseguito Joyce Msuya parlando alla riunione urgente del Consiglio di Sicurezza.
Quindi ha precisato che a Kiev, «i reparti di terapia intensiva, chirurgica e oncologica dell'ospedale pediatrico più grande dell'Ucraina, Okhmatdyt, sono stati gravemente danneggiati. Il suo dipartimento di tossicologia - dove i bambini ricevono la dialisi - è stato completamente distrutto». E i «funzionari sanitari - ha aggiunto - riferiscono che ciò che resta dell'ospedale pediatrico è senza elettricità, il che impedisce l'uso di ventilatori e altre cure urgenti. I nostri partner sanitari hanno contribuito a spostare i bambini in altre strutture, e lo staff ONU ha assistito ad una massiccia manifestazione di solidarietà da parte dei residenti locali, accorsi sul posto per aiutare a rimuovere le macerie e fornire coperte, acqua e cibo ai pazienti e al personale medico».