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Le false notizie e le teorie del complotto sul ricovero di Papa Francesco

Dalla (solita) previsione dei Simpson passando per la morte del Pontefice nascosta dal Vaticano, fino alla presunta carica illegittima legata a Ratzinger
© KEYSTONE (AP Photo/Gregorio Borgia)
Facta.News
07.03.2025 13:46

Il 14 febbraio 2025 Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una bronchite, la quale poi si è evoluta in una polmonite bilaterale. Al momento, il Papa si trova ancora ricoverato e, secondo le informazioni più recenti del 7 marzo 2025, «ha trascorso una notte tranquilla e si è svegliato poco dopo le 8:00». Le sue condizioni sono stabili, prosegue la terapia e i medici mantengono ancora la prognosi riservata. Ieri sera è stato diffuso in piazza San Pietro un audio di meno di 30 secondi con la voce di Francesco che ringrazia i fedeli per le preghiere.

Ma fin dal giorno del ricovero sono iniziate a circolare una serie di speculazioni sulla sua condizione fisica, fino a vere e proprie teorie complottistiche riguardanti la presunta morte del Pontefice.

I Simpson e la predizione della morte del Pontefice

Nei giorni seguenti al ricovero di Papa Francesco è iniziato a circolare un video di presunti spezzoni delle puntate dei Simpson, in cui si suggeriva che la serie avesse predetto la morte di papa Francesco nel 2025. Il video presentava immagini di sacerdoti che trasportano una bara fuori dalla Basilica di San Pietro e del giornalista della serie TV «Kent Brockman» che annuncia la morte del Pontefice per una bronchite severa. Tuttavia, queste immagini non provengono da alcun episodio della serie.

I Simpson hanno più volte nominato la figura del Papa negli oltre 700 episodi andati in onda, citando anche la sua morte. Ma non è mai stato specificato l’anno, il nome del pontefice, e nemmeno la causa di morte. Le immagini mostrate nel video virale sono state generate da un account TikTok che condivide contenuti creati con l’intelligenza artificiale. Il fatto che non siano autentiche lo si può notare da alcuni errori evidenti, come il numero di bambini nella famiglia Simpson e la scarsa qualità di resa delle loro mani, un indizio della fabbricazione artificiale di un contenuto grafico. 

La morte del Papa nascosta dal Vaticano

Negli stessi giorni si è diffusa la storia che John F. Kennedy Jr. avrebbe dichiarato che Papa Francesco era morto il 25 febbraio 2025, ma che il Vaticano stava nascondendo la sua morte con l'intenzione di annunciarla solamente il 3 marzo. 

Ma John F. Kennedy Jr., figlio del presidente statunitense John F. Kennedy, è morto nel 1999 in un incidente aereo; di conseguenza, non può aver fatto alcuna dichiarazione nel 2025. La falsa notizia è nata da un tweet satirico, ora cancellato, dell'account parodia «@Real_JFK_Jr_», che è stato poi creduto da molti come vero. Sottolineiamo, inoltre, che nemmeno Robert F. Kennedy Jr., cugino di John F. Kennedy Jr., ha mai affermato che il Vaticano stesse nascondendo la morte di Papa Francesco.

La presunta carica illegittima di Papa Francesco

Durante i giorni del suo ricovero, è tornata a circolare la teoria secondo cui la carica di Papa Francesco non sarebbe legittima perché la rinuncia di Benedetto XVI del 12 febbraio 2013 non è valida. A diffonderla nuovamente è stato il presentatore italiano conosciuto con il nome «Red Ronnie», il quale sostiene che la lettera di rinuncia non sarebbe valida perché l’ex papa emerito avrebbe fatto volutamente 80 errori gravi in latino e avrebbe continuato a vestirsi di bianco. Segnali di una rinuncia non completa. 

Queste affermazioni, tuttavia, sono infondate. La lettera di Benedetto XVI conteneva solo due piccole imperfezioni grammaticali e un refuso, prontamente corretto dal Vaticano. Lo stesso Papa emerito aveva già nel 2014 smentito le voci sulla validità della sua rinuncia. Ratzinger aveva spiegato di aver preso questa decisione perché le sue forze fisiche non erano più adeguate per svolgere il ruolo. Riguardo al fatto di aver continuato a indossare l'abito bianco l’ex papa emerito aveva specificato che si trattava di una scelta pratica, poiché al momento della rinuncia non erano disponibili altri abiti, e che in qualsiasi caso indossava un abito bianco diverso da quello papale. 

Secondo il diritto ecclesiastico è necessario che «la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata», due aspetti che sono stati rispettati nel caso delle dimissioni di Papa Benedetto XVI. 

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