Mondo
La diretta
È quanto si apprende a Bruxelles al termine della due giorni di vertice straordinario dei leader europei — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

21:40
21:40
«Grazie per le sanzioni, decine di miliardi tolti a Mosca»
«Infine, abbiamo i dettagli del sesto pacchetto di sanzioni dell'Unione europea contro la Russia per questa guerra. Gli elementi chiave del pacchetto sono già chiari e, soprattutto, la sua direzione. I Paesi europei hanno deciso di limitare in modo significativo le importazioni di petrolio dalla Russia. E sono grato a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo accordo».
Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto intervento video serale, diffuso su Telegram. «Il risultato pratico è decine di miliardi di euro in meno, che la Russia non potrà ora utilizzare per finanziare il terrorismo», ha aggiunto.
18:58
18:58
L'embargo sul petrolio via mare scatta tra otto mesi
L'embargo dell'Unione Europea sulle importazioni di petrolio russo via mare scatterà tra otto mesi. È quanto si apprende a Bruxelles al termine della due giorni di vertice straordinario dei leader europei. Alcune eccezioni speciali saranno concesse alla Repubblica Ceca per 18 mesi e fino al 2024 per la Bulgaria.
18:48
18:48
L'UE valuta dazi su petrolio da oleodotti come extrema ratio
L'Unione europea, a quanto si apprende da fonti europee, sta valutando la possibilità di introdurre dazi al petrolio russo in arrivo via oleodotti nel caso in cui non si arrivasse ad un accordo chiaro sulla scadenza delle deroghe prevista dall'intesa al vertice europeo per Paesi che non hanno sbocco sul mare.
In particolare le deroghe riguardano gli Stati dove arriva l'oleodotto Druzhba, tra i quali l'Ungheria. Le stesse fonti spiegano che, al momento, si tratta di una mera ipotesi e che non c'è ancora alcuna proposta scritta a riguardo.
17:23
17:23
Un nuovo procedimento penale contro Navalny
Il rivale numero uno di Vladimir Putin, Alexei Navalny, afferma che nei suoi confronti è stato aperto un nuovo procedimento penale: lo riportano Novaya Gazeta Europa e la BBC in russo citando un post pubblicato su internet dall'oppositore, ora in carcere per accuse ritenute palesemente di matrice politica.
Secondo Novaya Gazeta Europa, Navalny dice di essere accusato di creazione di "un gruppo estremista", con lo scopo di "incitare all'odio nei confronti di funzionari e oligarchi".
17:06
17:06
Macron lancia risoluzione a ONU per sbloccare il grano ucraino
«Nel colloquio che abbiamo avuto con Olaf Scholz sabato scorso ho proposto al presidente Putin un'iniziativa per una risoluzione alle Nazioni Unite» per sbloccare i carichi di grano e cereali fermi nel porto di Odessa. Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron al termine del Consiglio europeo.
«Siamo ora in attesa di una riposta della Russia su questo punto e siamo in contatto permanente con il Segretario Generale delle Nazioni Unite», ha aggiunto.
16:11
16:11
«Ora le sanzioni mordono forte l'economia di Mosca»
«Il sesto pacchetto di sanzioni morde forte, distruggerà la capacità di Vladimir Putin di finanziare la sua guerra». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine del Consiglio straordinario.
«Non dobbiamo escludere niente». ha dal canto suo detto il presidente francese Emmanuel Macron, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se ci sia la possibilità di un futuro nuovo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia.
15:53
15:53
Il Parlamento di Kiev sfiducia la commissaria per i diritti umani Denisova
La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha licenziato con un voto di sfiducia Lyudmila Denisova, la commissaria parlamentare per i diritti umani con 234 voti favorevoli. Lo ha annunciato il deputato Yaroslav Zheleznyak sul suo canale Telegram, riporta Ukrainska Pravda.
Pavlo Frolov, deputato di 'Servitore del Popolo', il partito del presidente Volodymyr Zelensky, ha spiegato i motivi del licenziamento di Denisova che comprendono il ripetuto mancato adempimento alle sue funzioni relative all'istituzione di corridoi umanitari, alla protezione e scambio di prigionieri, al contrasto alla deportazione di adulti e bambini dai territori occupati e ad altre attività per i diritti umani.
Secondo il parlamento, Denisova ha concentrato la sua attività mediatica sui numerosi dettagli relativi agli abusi sessuali su adulti e minori nei territori occupati che non erano supportati da prove e hanno danneggiato solo l'Ucraina. Inoltre, ha sottolineato Frolov, Denisova ha trascorso molto tempo all'estero non nell'ambito di viaggi di lavoro dopo il mese di febbraio.
14:44
14:44
Il parlamento ucraino vuole sanzionare Kirill
Il parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, ha votato per l'imposizione di sanzioni contro il patriarca Kirill. Lo rendono noto fonti parlamentari, secondo quanto riporta la Tass.
14:43
14:43
Un team di avvocati per ottenere risarcimenti
Un consorzio di avvocati ucraini ed internazionali si prepara a lanciare una grande azione legale contro lo Stato russo, ma anche contro contractor militari privati e imprenditori ed esponenti del business che sostengono lo sforzo bellico di Mosca, nel tentativo di ottenere risarcimenti economici per milioni di ucraini vittime della guerra. Lo rivela il «Guardian».
La squadra, composta da centinaia di avvocati e diversi importanti studi legali, intende intentare «azioni multiple in diverse giurisdizioni e contro diversi obiettivi».
14:41
14:41
Un video sulle missioni speciali per rifornire l'Azovstal
Un filmato unico è stato pubblicato dall'agenzia di stampa ucraina Unian e mostra le operazioni speciali degli elicotteri Mi-8 per rifornire di cibo e medicine i combattenti dell'acciaieria Azovstal di Mariupol durante i quasi tre mesi di assedio dell'esercito russo.
Nelle immagini si vede il volo radente degli elicotteri sulla terraferma e sul mare, l'arrivo a bassissima quota sull'impianto siderurgico, la concitazione e la fretta per consegnare gli aiuti. Poi gli equipaggi ripartono portando via feriti e combattenti rimasti uccisi.
Gli elicotteri ucraini hanno compiuto un totale di 7 missioni di sfondamento aereo, eludendo gli attacchi russi. Le operazioni sono state condotte da specialisti della direzione principale dell'intelligence del ministero della difesa ucraino e del reggimento Azov.
Secondo il capo dell'intelligence della difesa ucraina Kyrylo Budanov, la quinta e la settima missione non sono andate a buon fine e due elicotteri sono stati abbattuti dai russi, così come l'elicottero andato in soccorso.
Nelle scorse settimane il presidente Volodymyr Zelensky aveva affermato che molti piloti ucraini erano stati uccisi durante operazioni speciali.
14:34
14:34
Aggredito a San Pietroburgo un giornalista d'opposizione
Due persone non identificate hanno aggredito ieri a San Pietroburgo il giornalista di Sota e addetto stampa locale del partito d'opposizione Yabloko, Pyotr Ivanov. Lo riferiscono Radio Liberty, che cita il canale Telegram di Yabloko a San Pietroburgo, e la testata online Meduza, che cita il canale Telegram di Sota.
Secondo i due media, Ivanov è stato aggredito non lontano dalla sua abitazione ed è stato colpito al capo. Gli assalitori avrebbero fotografato il giornalista, lo avrebbero minacciato e poi sarebbero scappati.
Secondo Sota - ripreso sempre da Radio Liberty e Meduza - gli aggressori avrebbero lasciato sul luogo dell'aggressione una bottiglia con dentro un liquido di colore tra il blu e il verde.
Il giornalista è stato portato in ospedale. I medici - scrive Meduza - gli hanno diagnosticato una frattura delle ossa nasali e "lividi dei tessuti molli".
13:27
13:27
«L'Occidente non fa abbastanza per far perdere la Russia»
Mikhailo Podoliyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha condannato su Twitter la debolezza della politica del mondo democratico per quanto riguarda la pressione sulla Russia, che ha scatenato una guerra contro l'Ucraina.
«La Russia non deve vincere, ma non daremo armi pesanti - potrebbe offendere la Russia. Putin deve perdere, ma non imponiamo nuove sanzioni. Milioni di persone moriranno di fame, ma non siamo pronti per i convogli militari con il grano. L'aumento dei prezzi non è il peggio che aspetta un mondo democratico con una politica di questo tipo», ha detto Podoliak.
13:13
13:13
«Passaggio delle navi con il grano se i porti saranno sminati»
Il ministro degli estero russo Serghiei Lavrov ha affermato che «i militari russi garantiranno il passaggio senza ostacoli delle navi con grano dai porti ucraini al mar Mediterraneo se l'Ucraina risolverà il problema dello sminamento delle sue acque costiere». Lo riporta l'agenzia russa Interfax.
Lavrov ha poi aggiunto di avere informato le autorità del Bahrein - dove è in visita - sulle misure che la Russia intende prendere per assicurare l'export di grano dai porti ucraini.
13:05
13:05
«Colpite 500 postazioni militari ucraine in 24 ore»
Le forze armate russe hanno colpito circa 500 posizioni militari ucraine con artiglieria e missili nelle ultime 24 ore. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riportato dall'agenzia russa Tass.
Sono stati colpiti «38 posti di comando, 417 aree di ammassamento di uomini e materiali e 46 postazioni di tiro di batterie di artiglieria e mortai», ha affermato il portavoce.
12:51
12:51
«Le sanzioni dettate dall'odio sono contro il popolo russo»
«Contro chi è tutto questo? Una conclusione rivoltante si impone: queste sanzioni sono dirette proprio contro il popolo russo». Lo afferma il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta la Tass.
«Questa conclusione è scoraggiante, ma purtroppo è vera. Ci odiano tutti! Queste decisioni si basano sull'odio verso la Russia, verso i russi, verso tutti i suoi abitanti», ha sottolineato.
12:13
12:13
«Trovato ad Azovstal un furgone con 152 corpi ucraini e 4 mine»
L'esercito russo ha trovato nell'acciaieria Azovstal di Mariupol un furgone refrigerato con i cadaveri di 152 combattenti ucraini e quattro mine piazzate sotto i corpi. Lo rende noto il Ministero della difesa della Federazione russa citato dalle agenzie russe.
I militari del battaglione Azov che si sono arresi alle unità di Mosca hanno dichiarato - affermano le forze armate russe - che gli esplosivi sono stati piazzati su ordine di Kiev.
Il ministero della difesa ha indicato che intende consegnare a breve ai rappresentanti ucraini i cadaveri trovati nell'acciaieria.
Il portavoce del ministero Igor Konashenkov ha sostenuto che la provocazione con i corpi minati mirava ad accusare la Russia di avere ostacolato la consegna dei cadaveri salvando la «reputazione» del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
11:44
11:44
Crimini di guerra: 2 militari russi condannati a 11 anni di carcere
(Aggiornamento 12.27)
Il tribunale ucraino ha condannato due soldati russi a 11 anni e mezzo di reclusione per aver per aver colpito con missili multipli due villaggi nella regione nordorientale di Kharkiv. È la seconda sentenza di Kiev per crimini di guerra dall'inizio dell'invasione russa.
Alexander Bobykin e Alexander Ivanov sono stati dichiarati colpevoli di "violazione delle leggi e delle consuetudini di guerra" al termine di un processo iniziato a metà maggio nella città di Poltava, secondo quanto riportato dall'agenzia Interfax-Ucraina, che ha affermato che i due imputati hanno "ammesso pienamente la loro colpa e si sono dichiarati pentiti". La procura ucraina aveva chiesto la condanna dei due militari russi a 12 anni, la pena massima, riferisce l'"Ukrainska Pravda".
Secondo la ricostruzione della procura ucraina, entrambi i soldati prestavano servizio nella regione di Murmansk, nell'estrema parte nord-occidentale della Russia. Bobykin era l'autista-caricatore del sistema di tiro "Hail", mentre Ivanov era l'artigliere dello stesso veicolo da combattimento. A dicembre sono stati informati dell'invio in Bielorussia, in febbraio sono arrivati nella città russa di Kursk, dove hanno continuato l'addestramento.
Nella seconda metà di febbraio sono stati trasferiti nella regione di Belgorod al confine con l'Ucraina e lì hanno appreso dal comando dell'imminente guerra. Il 23 febbraio, le unità russe hanno schierato 6 Grad a una distanza di 4-6 chilometri dal confine con l'Ucraina. Allo stesso tempo, Bobykin e Ivanov sapevano che in tali condizioni le loro armi avrebbero funzionato indiscriminatamente e che strutture civili potevano essere colpite, ha affermato la procura.
La mattina del 24 febbraio, i russi hanno ricevuto il comando di aprire il fuoco e non sono state fornite indicazioni per regolare l'attacco. Lo stesso giorno, hanno attraversato il confine con l'Ucraina nella regione di Kharkiv avanzando di 25-30 chilometri, sempre secondo la ricostruzione. Quindi Bobykin e Ivanov, insieme ad altri soldati sono entrati in azione. Successivamente, respinti da unità ucraine, entrambi gli imputati si sono nascosti per 3 giorni e successivamente si sono arresi all'esercito di Kiev.
La difesa ha affermato che i russi avrebbero agito sotto costrizione, tuttavia la Corte non ha ritenuto che ci fossero prove per evitare un'azione penale.
11:42
11:42
«Sì a Svezia e Finlandia nella NATO, ma devono soddisfare le aspettative»
«La Turchia potrebbe vedere l'ingresso di Svezia e Finlandia in modo relativamente più favorevole ma entrambi i Paesi devono soddisfare le aspettative». Lo ha affermato il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu durante un'intervista con l'agenzia Anadolu, in riferimento alla richiesta di ritirare il sostegno a gruppi curdi, ritenuti da Ankara terroristi, presentata dalla Turchia ai paesi scandinavi per sostenere la loro candidatura nell'Alleanza atlantica.
10:54
10:54
«A Severodonetsk fino a 12.000 civili intrappolati»
Il Consiglio norvegese per i rifugiati ha dichiarato che fino a 12.000 civili rimangono intrappolati e bisognosi di aiuto nella città orientale di Severodonetsk, dove le truppe russe stanno avanzando.
«Sono inorridito nel vedere Severodonetsk, la fiorente città dove avevamo il nostro quartier generale operativo, diventare l'epicentro di un altro capitolo della brutale guerra in Ucraina», ha dichiarato Jan Egeland, segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati. «Temiamo che fino a 12'000 civili rimangano intrappolati nel fuoco incrociato della città, senza sufficiente accesso ad acqua, cibo, medicine o elettricità».
10:52
10:52
Lavrov in Turchia l'8 giugno per discutere dei corridoi del grano
Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov si recherà in Turchia l'8 giugno per discutere con le autorità turche su come creare corridoi sicuri per il trasporto nel mar Nero di prodotti agricoli come il grano. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu durante un'intervista all'agenzia Anadolu.
Il capo della diplomazia di Ankara ha affermato che il suo omologo russo verrà in Turchia accompagnato da una delegazione del ministero della difesa.
10:21
10:21
«Le navi civili di Mariupol ora sono la nostra flotta»
Alcune navi del porto di Mariupol entreranno a far parte della flotta commerciale della (autoproclamata e filorussa) Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr). Lo ha annunciato il capo della Dpr Denis Pushilin, riportato dall'agenzia russa Interfax.
«Alcune delle navi, che si trovavano nel porto quando è iniziata l'operazione speciale, saranno trasferite nella giurisdizione della Dpr. Le decisioni sono già state prese. Queste navi saranno rinominate», ha dichiarato Pushilin. In questo modo, la Repubblica popolare del Donetsk «sarà in grado di formare una propria flotta commerciale».
08:54
08:54
«Mosca si sta muovendo per annettere Mariupol»
L'annessione di Mariupol da parte dei russi è entrata in una fase attiva: è stata avviata la procedura di accettazione dei documenti per ottenere i passaporti della Federazione. Lo ha reso noto il consigliere del sindaco legittimo della città ucraina occupata Petro Andryushchenko, citato da «Ukrainska Pravda».
«Per avere i documenti, i residenti di Mariupol devono prima ottenere un certificato di registrazione a Donetsk, quindi presentare i documenti per un passaporto a Novoazovsk al cosiddetto servizio di migrazione. Dato lo stato della comunicazione con Donetsk, questo è problematico. Ma possiamo affermare che l'annessione di Mariupol da parte della Russia è passata alla fase successiva di attuazione», ha dichiarato Andryushchenko.
08:32
08:32
«A Severodonetsk si combatte strada per strada»
L'esercito russo è avanzato più in profondità nella città ucraina orientale di Severodonetsk, i combattimenti sono in corso strada per strada. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai citato dai media ucraini.
07:42
07:42
Stop dell'UE all'import di petrolio russo: «75% subito, 90% entro fine anno»
L'Unione Europea ha concordato un divieto parziale sulle importazioni di petrolio russo.
Tramite Twitter, il leader del Consiglio europeo Charles Michel ha annunciato l'accordo: «Il sesto pacchetto di sanzioni colpirà immediatamente il 75% dell'import di petrolio russo. Entro la fine dell'anno, il 90% del petrolio russo importato in Europa sarà vietato»
L'annuncio di Michel ha fatto seguito a un vertice straordinario del Consiglio europeo tenutosi ieri a Bruxelles.
«Questo pacchetto di sanzioni include altre misure di forte impatto: il de-swifting della più grande banca russa Sberbank, il bando di altre 3 emittenti russe di proprietà dello Stato e la sanzione delle persone responsabili di crimini di guerra in Ucraina», ha aggiunto Michel.
Il petrolio russo consegnato via mare dalle petroliere sarà vietato, mentre sarà prevista un'esenzione per il segmento meridionale dell'oleodotto Druzhba, ha dichiarato Ursula von der Leyen - presidente della Commissione europea - in conferenza stampa. Il segmento settentrionale dell'oleodotto serve Polonia e Germania, che hanno accettato l'embargo. La parte meridionale è invece destinata a Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. A piegare le ultime resistenze dell'Ungheria e dei suoi vicini, che minacciavano di opporsi alla sanzione, è stata non solo l'esenzione dal divieto di acquisto al petrolio russo, ma anche l'impegno di Bruxelles a introdurre «misure di emergenza» in caso di interruzione della fornitura di energia da parte di Mosca.
Di fatto, Budapest - ma anche Praga e Bratislava - hanno ottenuto per iscritto che in caso di misure ritorsive del Cremlino saranno aiutate dagli altri Paesi membri.
Orban era arrivato a Bruxelles pronto alla trincea e aveva attaccato frontalmente la Commissione europea: «Se ci troviamo in questa situazione difficile è perché si è mossa in modo irresponsabile». Nel mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, collegato in videoconferenza, ha spronato i colleghi europei a «non dividersi» e ad approvare «in fretta» le sanzioni.
Il presidente francese Emmanuel Macron aveva visto a pranzo Orban per provare l'ultima mediazione. L'uomo forte di Budapest aveva assicurato che l'esenzione alle importazioni via oleodotto - che interessano anche Slovacchia e Repubblica Ceca - sono «una buona idea» ma che servivano «garanzie aggiuntive» sulla possibilità di acquistare greggio russo in caso di «incidenti» al condotto Druzhba. E alla fine, l'Ungheria - ma anche la Repubblica Ceca, che chiedeva garanzie scritte e che sarà la prossima presidente del semestre europeo - è stata accontentata.
Un ramo dell'oleodotto passa da Polonia e Germania e sia Varsavia che Berlino si sono dette disposte a fare a meno della loro quota quando scatterà la tagliola, a fine anno. Se si somma tutto, si tratterebbe comunque di oltre il 90% del greggio importato dalla Russia.
06:45
06:45
La Lituania invierà altre attrezzature militari a Kiev
La Lituania invierà ulteriore equipaggiamento militare all'Ucraina, riporta il Kyiv Independent.
Il ministro della Difesa lituano Arvidas Anushauskas ha annunciato che la prossima spedizione includerà apparecchiature antidrone e di visione termica, nonché il drone Bayraktar.
Queste forniture si aggiungono a un pacchetto già annunciato in precedenza che includerà veicoli blindati, camion e suv.
06:44
06:44
«Un terzo di Severodonetsk è in mano nostra»
«Un terzo della città di Severodonetsk è stato liberato ed è già sotto il nostro controllo», afferma il capo dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, citato dall'agenzia russa Tass.
Pasechnik spiega che combattimenti sono attualmente in corso nell'area urbana e l'avanzata delle forze russe e filorusse procede più lentamente del previsto. «Ma preferiamo soprattutto preservare le infrastrutture della città», afferma.
«Il nostro obiettivo principale in questo momento è liberare Severodonetsk e Lisichansk», aggiunge Pasechnik.
06:41
06:41
Verso l'inserimento del patriarca Kirill nella black list europea
L'UE va verso l'inserimento del patriarca Kirill nella black list del sesto pacchetto di sanzioni. Al momento, spiega un alto funzionario europeo, Kirill è nella lista ma il pacchetto sarà finalizzato solo mercoledì alla riunione dei Rappresentanti dei 27 e solo allora si potrà avere l'ufficialità.
06:38
06:38
Il punto alle 06.00
Oggi, martedì 31 maggio, si è toccato il 97. giorno di guerra in Ucraina. Continuano i feroci combattimenti nella regione del Donbass, nell'Ucraina orientale, con incessanti bombardamenti in diverse aree e l'intensificarsi della battaglia per la città chiave di Severodonetsk. Il ministro degli Esteri russo, riporta CNN, ha dichiarato che «spingere l'esercito ucraino fuori da Donetsk e Lugansk è una priorità per Mosca». Nel frattempo, l'esercito ucraino ha riferito di aver compiuto progressi durante la sua controffensiva nel sud, mantenendo alto l'impegno per contenere l'avanzata russa nel Donbass.
I leader dell'Unione Europea, intanto, hanno concordato ieri di vietare entro la fine dell'anno il 90% delle importazioni di petrolio russo come parte di un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Il petrolio russo consegnato dalle petroliere sarà vietato, mentre sarà prevista un'esenzione per il segmento meridionale dell'oleodotto Druzhba, che rappresenta il 10% delle importazioni di petrolio russo, ha dichiarato lunedì la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dopo un vertice a Bruxelles. Von der Leyen ha inoltre dichiarato che i leader dell'UE hanno concordato di rimuovere Sberbank, la più grande banca russa, dalla rete SWIFT.
Il gigante energetico statale russo Gazprom ha confermato che interromperà la fornitura di gas naturale alla società olandese GasTerra a partire da oggi. Ieri, la società energetica danese Ørsted e l'olandese GasTerra, che si erano rifiutate di effettuare pagamenti in rubli, avevano avvertito che la Russia avrebbe potuto chiudere presto i rubinetti.