Attività vulcanica

«L'eruzione in Islanda conferma il risveglio della faglia»

È quanto sostiene il vulcanologo Patrick Allard, alla luce di quanto accaduto negli scorsi giorni a Grindavik
©Bjorn Steinbekk
Ats
16.01.2024 16:32

L'eruzione vulcanica che ha travolto le case in una città portuale islandese conferma che una faglia a lungo dormiente che corre sotto il Paese si è risvegliata, minacciando di eruttare lava con poco preavviso per gli anni a venire, ha avvertito oggi un esperto.

Domenica la lava incandescente ha inghiottito diverse case alla periferia della città di Grindavik, a sud-ovest della capitale Reykjavik. La città di pescatori è stata in gran parte evacuata a causa della minaccia di un'eruzione il mese scorso e da allora l'attività vulcanica più recente si è attenuata, hanno precisato ieri le autorità del Paese del Nord Atlantico.

L'isola si trova a cavallo della dorsale medio atlantica, una fessura nel fondale oceanico che separa le placche tettoniche eurasiatica e nordamericana. L'eruzione di domenica è stata la quinta in meno di tre anni nella penisola di Reykjanes, che non ne vedeva una da secoli.

«Dopo otto secoli di relativa rottura e di completa cessazione dell'attività superficiale, siamo entrati in un nuovo episodio di separazione delle placche che potrebbe durare diversi anni, forse decenni», ha affermato il vulcanologo Patrick Allard dell'Institut de Physique du Globe de Paris.