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L'esenzione sui bond scadrà: il default della Russia è più vicino» – Segui il live

Gli USA confermano che lasceranno scadere l'esenzione temporanea — La Germania si dice aperta all'utilizzo dei beni sovrani russi per la ricostruzione, sottolineando però: «Vanno distinti da quelli privati» — Il Segretario del Consiglio di sicurezza di Mosca, Nikolaj Patrushev: «La Russia reagirà alla minaccia data da Finlandia e Svezia nella NATO» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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L'esenzione sui bond scadrà: il default della Russia è più vicino» – Segui il live
Red. Online
24.05.2022 06:34
21:53
21:53
Kiev indaga sui crimini di guerra a Gorky Park a Kharkiv

I pubblici ministeri ucraini hanno avviato un'indagine sui crimini di guerra al Gorky Park di Kharkiv, colpito da circa 50 proiettili in tre mesi di conflitto.

I pm hanno preso in carico il caso per garantire che il parco possa essere aperto senza che il pubblico sia a rischio e, soprattutto, per determinare se gli attacchi costituiscano un crimine di guerra.

Anche se non ci sono state vittime, «colpire obiettivi civili, infrastrutture civili, tentare di uccidere civili e distruggere il patrimonio culturale, sono considerati crimini di guerra», ha affermato il procuratore Roman Petrenko.

21:50
21:50
«L'esenzione sui bond scadrà: il default della Russia è più vicino»

Gli Stati Uniti confermano che lasceranno scadere il prossimo 25 maggio l'esenzione temporanea che ha finora consentito a Mosca lo spazio necessario per continuare i pagamenti relativi ai bond russi agli investitori americani. Lo afferma il Tesoro. Lo stop avvicina la Russia al suo primo default dalla rivoluzione bolscevica del 1917.

21:49
21:49
Michel sente Zelensky, «Il supporto dell'UE resta incrollabile»

Colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky.

«Ho parlato con Zelensky dell'agenda del summit europeo e di come possiamo supportare al meglio la ricostruzione Ucraina. Il nostro supporto resta incrollabile», scrive in un tweet Michel.

21:48
21:48
Il Canada invia 20.000 munizioni compatibili con armi NATO

Il Canada invierà all'Ucraina 20.000 munizioni compatibili con le armi NATO già consegnate a Kiev, inclusi gli M-777 Howitzer. Lo annuncia il ministro della Difesa Anita Anand.

«Siamo già al lavoro per consegnarle all'Ucraina il più rapidamente possibile», afferma Anand, sottolineando che le munizioni rientrano nel nuovo pacchetto di aiuti da 500 milioni di dollari approvato da Ottawa per Kiev.

21:16
21:16
«Apriremo un corridoio per consentire alle navi straniere di lasciare Mariupol»

La Russia aprirà un «corridoio umanitario» dalle 8 di domani mattina per consentire alle navi straniere di lasciare il porto di Mariupol. Lo annuncia il ministero delle Difesa citato dall'agenzia Interfax.

Il corridoio da Mariupol in direzione del Mar Nero sarà lungo 115 miglia e largo 2, ha spiegato il capo del Centro di controllo della Difesa russa, Mikhail Mizintsev. Inoltre, ha aggiunto, «70 navi di 16 Paesi restano bloccate in sei porti: Kherson, Mykolaiv, Chornomorsk, Ochakiv, Odessa e Yuzhne».

20:32
20:32
Schroeder rinuncia alla nomina al consiglio di vigilanza Gazprom

L'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder avrebbe rinunciato già da tempo alla sua nomina al consiglio di vigilanza della società energetica russa Gazprom e lo avrebbe già comunicato all'azienda. Lo ha scritto questa sera lo stesso Schroeder sul portale LinkedIn. L'autenticità del post sarebbe stata confermata alla Dpa.

20:23
20:23
«Ucciso nel Donbass un generale russo»

Un generale dell'aviazione russa è stato ucciso nell'Ucraina orientale. Lo riferiscono vari media tra cui la Bbc, l'Ukrainska Pravda e la Dpa. L'aereo del generale Botashov è stato abbattuto domenica da un missile Stinger sulla città di Popansa nel Donbass. Si ritiene che il generale sia il più alto ufficiale dell'aeronautica russa ucciso dall'inizio della guerra in Ucraina.

I media ucraini avevano già riportato l'informazione domenica e diverse fonti, ma fino ad oggi non era arrivata alcuna conferma ufficiale della morte del generale russo. Secondo fonti ucraine, sarebbe il nono generale russo ucciso durante la guerra. Botashov era considerato un eccellente pilota, ma era stato mandato in pensione dall'esercito russo nel 2013 dopo lo schianto di un aereo Su-27.

19:18
19:18
«Morto a Mariupol Oleksiy Yanin, campione mondiale di boxe thailandese

Oleksiy Yanin, il campione ucraino di kickboxing e campione del mondo di boxe thailandese («Muay Thai»), militare del reggimento Azov è morto nelle battaglie per Mariupol. Lo comunica il ministero della Gioventù e dello Sport come riporta Ukrainska Pravda. Yanin è stata ucciso la notte del 7 aprile a Mariupol ma il ministero lo ha reso noto solo oggi. Lascia la moglie Tamara e un figlio.

19:07
19:07
Pechino propone un «canale verde» per l'export di grano

La Cina propone un «canale verde» per l'export di grano da parte di Ucraina e Russia, dicendosi «disposta a mantenere la comunicazione con tutte le parti» coinvolte nel conflitto in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi nel colloquio telefonico con l'omologa tedesca Annalena Baerbock, con cui ha discusso del rischio di crisi alimentare innescata dalla guerra in Ucraina.

Allo stato attuale, ha aggiunto Wang in una nota della diplomazia di Pechino diffusa in tarda serata, «la comunità internazionale dovrebbe spingere per un cessate il fuoco tempestivo e fornire un canale verde a Russia e Ucraina sull'export di grano».

19:04
19:04
«Il destino dell'Ucraina si deciderà con la battaglia in Donbass»

«Ora stiamo osservando la fase più attiva dell'aggressione su larga scala che la Russia ha messo in atto contro il nostro Paese. La situazione sul fronte (orientale) è estremamente difficile, perché il destino di questo Paese si sta forse decidendo proprio ora». Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, in un briefing televisivo come riporta il Guardian.

18:53
18:53
«La Polonia aveva messo più volte in guardia la Germania»

La Polonia aveva «messo in guardia più volte la Germania da una politica nei confronti della Russia basata su desideri velleitari». Lo ha detto oggi in visita a Berlino il ministro degli Esteri polacco Zbigniew Rau, durante una conferenza stampa ospitata dall'omologa tedesca Annalena Baerbock.

Rau ha parlato del «fallimento dell'Ostpolitik tedesca» e fatto riferimento al gasdotto Nord Stream 2, da sempre osteggiato da Varsavia. «Oggi il popolo ucraino sta pagando il prezzo più alto per il passato», ha dichiarato il ministro polacco, che ha anche ricordato come nel 2008 la Germania abbia bloccato l'accesso dell'Ucraina nella NATO. Allo stesso tempo, il ministro polacco ha fatto appello al nuovo governo tedesco perché svolga un ruolo di primo piano nello sviluppo di un sistema di sicurezza e di difesa in Europa.

18:31
18:31
«Più di 10 fosse comuni trovate a Kiev»

Sono più di 10 le fosse comuni trovate finora nella sola regione di Kiev. Lo ha riferito il capo dipartimento della polizia regionale Andriy Nebytov, precisando che 8 di queste si trovavano a Bucha, dove c'erano anche le più grandi, con 40 e 57 corpi.

«E purtroppo non si tratta di una cifra definitiva», ha aggiunto, citato da Ukrinform. In tutto, i corpi rinvenuti a Bucha sono 418, più della metà di persone uccise da colpi d'arma da fuoco.

18:28
18:28
Von der Leyen: «Intesa su petrolio non sarà al summit UE»

«Non mi aspetto» che ci sia un'intesa sull'embargo al petrolio al vertice europeo della prossima settimane, «è inutile dare false aspettative». È quanto ha sottolineato la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, in un'intervista a Politico dal Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR) rilasciata poco dopo la lettera dell'Ungheria al presidente del Consiglio UE, Charles Michel.

«C'è un elemento politico da discutere, ovvero quanto gli altri 26 Paesi membri vogliono concedere all'Ungheria in fatto di investimenti, ma le principali difficoltà sono tecniche e ne stiamo parlando in questi giorni», ha aggiunto von der Leyen.

«Noi stiamo discutendo dei Paesi senza sbocco sul mare che necessitano di forniture alternative tramite gasdotti, quindi bisogna parlare degli investimenti nei gasdotti, per aumentare l'offerta, e stiamo discutendo dell'aggiornamento delle raffinerie e di investimenti nelle energie rinnovabili», ha dichiarato.

La presidente dell'esecutivo europeo ha ricordato di aver incontrato Viktor Orban a Budapest «per capire quali sono le implicazioni, e oggettivamente c'è un problema tecnico difficile» da risolvere. «Se necessario, sono sempre disponibile a parlagli per telefono», ha spiegato nell'intervista pubblicata questo pomeriggio da Davos.

18:20
18:20
L'Ermitage e i musei russi non porteranno mostre all'estero

Le opere d'arte del fondo museale russo non saranno inviate ai musei all'estero, compresi i paesi amici e neutrali, fino a quando la situazione nel mondo non diventerà più calma. Lo ha annunciato all'agenzia russa Interfax il rappresentate presidenziale per la cooperazione culturale, Mikhail Shvydkoi.

«Penso che dovremmo solo capire che queste mostre devono rimanere a casa per un po'. Finché la situazione non si sarà calmata, questo perché mi sembra che oggi sia meglio ospitare mostre piuttosto che inviare opere d'arte russe all'estero, magari anche in luoghi amichevoli e Paesi neutrali», ha precisato Shvydkoi.

Nelle stesse ore il museo statale russo dell'Ermitage ha annunciato che non porterà mostre in altri Paesi per almeno un anno. Lo ha affermato il direttore del museo Mikhail Piotrovsky. «Non le porteremo all'estero per un anno. Non avremo il permesso», ha detto Piotrovsky ai giornalisti.

La mostra Icons of Modern Art, che si è tenuta in Francia, è tornata recentemente in Russia, ed è stata consegnata ai musei statali, ha reso noto la ministra della Cultura Olga Lyubimova all'inizio di maggio. La mostra a Parigi comprendeva 67 opere d'arte dalle collezioni del Museo statale di belle arti Pushkin, 65 dal Museo statale dell'Ermitage, 33 dalla Galleria Tretyakov e due dal Museo russo, ha aggiunto. In precedenza erano sorte difficoltà con il rientro dalla Finlandia di alcune mostre dai musei di San Pietroburgo e Mosca.

18:18
18:18
«Tecnicamente possibile lo scambio del soldato russo condannato»

La procuratrice generale ucraina Irina Venediktova non ha escluso che Vadim Shishimarin, il soldato russo condannato all'ergastolo per aver ucciso un civile, potrebbe in futuro essere scambiato.

Lo riportano i media ucraini citando una dichiarazione della procuratrice: lo scambio «è tecnicamente possibile. Ma non voglio entrare nel merito perché questo spetta alla politica e alla diplomazia, voglio rimanere nelle competenza del pubblico ministero e parlare delle cose oggettive della giustizia penale».

L'Ucraina - ha aggiunto, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda - «si muoverà esclusivamente nel campo legale secondo gli standard del diritto umanitario internazionale».

18:01
18:01
Tra le richieste della Turchia anche «certi armamenti»

Tra le richieste avanzate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan per togliere il veto all'ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO c'è anche quella di avere «certi armamenti». Lo ha detto il segretario della NATO Jens Stoltenberg nel corso di una tavola rotonda al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR).

«Sono fiducioso che si troverà velocemente una soluzione, ma parte di questa soluzione è anche riconoscere che la Turchia è un alleato chiave, ospita più rifugiati tra gli alleati, ha sofferto più attacchi terroristici di tutti ed è in una posizione strategica».

17:54
17:54
Gazprom nomina Schroeder in consiglio di vigilanza

Il colosso energetico russo Gazprom ha nominato l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder nel consiglio di vigilanza. Lo riporta la emittente tedesca Ntv, citando la stessa compagnia.

17:36
17:36
«Completato lo sminamento del porto di Mariupol»

Gli ingegneri dell'esercito russo e gli specialisti della flotta del mar Nero hanno completato le operazioni di sminamento della fascia costiera e del porto di Mariupol. Lo riferisce il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, secondo cui nel corso dell'operazione sono stati trovati 12 mila esplosivi e armi.

Il capo dei separatisti filorussi di Donetsk, Denis Pushilin, citato da Interfax, ha detto che «rappresentanti di diversi Paesi, compresi occidentali, saranno invitati ad assistere alle udienze dei processi contro i combattenti ucraini di Azovstal fatti prigionieri dai russi». A suo avviso, i giudici dell'amministrazione di Donetsk fedele a Mosca stanno preparando i dossier per la corte marziale insieme alle autorità russe.

Intanto, il Andriy Yermak, capo dell'Ufficio del presidente dell'Ucraina, nel corso del suo intervento al WEF di Davos che «la NATO è l'unica organizzazione in Europa capace di garantire la sicurezza ai suoi membri, ma alcuni alleati ancora pongono il veto al nostro ingresso».

«Continuiamo a sentire proposte di capitolazione da parte nostra nei confronti della Russia o di cessioni del territorio, nonostante i crimini commessi dall'esercito russo e i tentativi di genocidio: Mosca non crede in un vero dialogo, ma detta condizioni. La nostra integrità territoriale non è negoziabile», ha aggiunto.

Dal canto suo il cancelliere tedesco Olaf Scholz in visita a Johannesburg, in Sudafrica, ha dichiarato come «molti Paesi del mondo siano colpiti dalla guerra di aggressione russa all'Ucraina: in Asia, in Africa, nel Sud America. Pertanto è di estrema importanza che tutti noi lavoriamo per porre fine a questa guerra». Per questo motivo Scholz ha assicurato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa di essere «molto consapevoli delle gravi conseguenze di questa guerra per l'Africa».

Il cancelliere tedesco ha aggiunto che «quest'anno la Germania presiede il G7. In questa veste abbiamo già sviluppato proposte concrete per mitigare l'impatto globale dell'attacco russo sui prezzi dell'energia, sull'economia mondiale e sulla sicurezza alimentare nel mondo». Il Sudafrica è stato invitato e parteciperà al G7 tedesco di Elmau, dal 26 al 28 giugno.

16:46
16:46
«Allentato il coprifuoco nella regione di Odessa»

Da domani il coprifuoco nella città di Odessa e nella relativa regione, durerà dalle 23 fino alle 5 del mattino. Lo riportano i media ucraini, citando il governo dell'oblast di Odessa. Viene concessa un'ora in più. Fino ad oggi infatti il coprifuoco durava dalle 22 alle 5.

16:45
16:45
Berlino: «Sì all'uso di beni della Russia per la ricostruzione»

«La Germania è politicamente aperta al dibattito sull'utilizzo dei beni sovrani russi cessate per la ricostruzione» dell'Ucraina. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, al termine dell'Ecofin, precisando tuttavia che occorre «essere molto precisi nel distinguere tra i beni sovrani, come quelli appartenenti alla banca centrale russa, e quelli privati», per i quali la Germania ha «delle garanzie». Tra gli Stati membri molti sono «politicamente a favore» della misura, ma vi sono diversi «problemi legali» da risolvere, ha spiegato.

16:42
16:42
Corte russa ordina l'arresto in contumacia di due blogger

Un tribunale di Mosca ha ordinato oggi l'arresto in contumacia dei blogger russi Michael Nacke e Veronika Belotserkovskaya, accusandoli di screditare l'esercito e la sua offensiva in Ucraina.

Nacke, un critico del Cremlino di 28 anni, ospita un canale YouTube con oltre 700.000 abbonati in cui discute delle azioni militari russe in Ucraina.

Cittadino russo, si trova attualmente in Lituania, dopo che un tribunale di Mosca ha ordinato la sua detenzione. Nacke ha detto di essere stato accusato di «chiamare guerra la guerra» e di essere stato perseguito per i suoi aggiornamenti sul corso della campagna militare russa in Ucraina sul suo canale YouTube. Rischia fino a 10 anni di carcere se torna in Russia. «L'obiettivo del Cremlino e di Putin è di mettere a tacere tutti», ha affermato.

Belotserkovskaya è una blogger con oltre 900.000 follower e attualmente vive in Francia ed è nel mirino della autorità per avere pubblicato commenti sulla campagna militare russa in Ucraina.

16:30
16:30
ONU: «Quasi 4 mila civili morti nel conflitto in Ucraina»

L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) ha reso noto che 3942 civili sono morti e 4'591 sono rimasti feriti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo riporta Ukrinform sottolineando che tra le vittime ci sono quasi 260 bambini.

Il bilancio, secondo lo stesso OHCHR, sarebbe comunque ancora più drammatico, considerando che «le informazioni provenienti da alcuni luoghi di intensi combattimenti sono in ritardo e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma», scrive Ukrinform.

16:21
16:21
Il primo treno carico di grano ucraino è arrivato in Lituania

(Aggiornamento alle 16.45) Il primo treno merci con un carico di grano dall'Ucraina è arrivato in Lituania attraverso la Polonia, al porto di Klaipeda. Lo hanno riferito le ferrovie di stato di Vilnius. Per le sue esportazioni, Kiev è alla ricerca di rotte alternative ai porti ucraini, bloccati dal conflitto con la Russia.

«Ci aspettiamo di ricevere un treno al giorno dall'Ucraina, ciascuno con un carico fino a 1.500 tonnellate di grano e altri prodotti agricoli», ha detto il portavoce della compagnia ferroviaria Ltg Mantas Dubauskas, citato sul sito della Reuters.

Nei primi 10 giorni di maggio, l'export di grano ucraino è più che dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 667.000 a 300.000 tonnellate

16:19
16:19
Allerta attentati nella regione russa di Bryansk

Le autorità della regione russa di Bryansk hanno diramato un'allerta alta nel timore di attentati terroristici. Lo riferisce Interfax. Si raccomanda la popolazione «di non andare in luoghi pubblici con valige o zainetti», che potrebbero celare ordigni esplosivi. L'allerta rimarrà in vigore per 15 giorni.

A fine aprile, un incendio è divampato in un deposito di carburante, considerato strategico per le operazioni belliche russe, nell'area che dista circa 150 km dalla frontiera con l'Ucraina, a ridosso delle regioni di Sumy e Chernihiv. All'indomani del rogo era stata elevata l'allerta fino al 10 maggio.

16:17
16:17
Il Papa a Kirill: «I nostri sforzi siano rivolti alla tutela della dignità umana»

«La festa di san Cirillo, il grande apostolo degli slavi, mi dà l'opportunità di mandarle i miei saluti e di assicurarla nella preghiera per Sua Santità e per la Chiesa affidata alla sua cura pastorale. In questi giorni prego il nostro Padre celeste che lo Spirito Santo ci rinnovi e ci rafforzi nel ministero del Vangelo, specialmente nei nostri sforzi per proteggere il valore e la dignità di ogni vita umana». Lo scrive papa Francesco in un messaggio di auguri inviato al Patriarca russo Kirill per il suo onomastico.

15:34
15:34
Google donerà 43 mila pc agli insegnanti ucraini

Gli insegnanti ucraini riceveranno 43 mila computer da Google. Lo riporta l'Ukrainska Pravda, citando il ministro della Trasformazione digitale Mikhail Fedorov.

Il supporto tecnico di Google for Education, con la collaborazione dell'Unesco, secondo il ministro, aiuterà gli insegnanti a continuare la didattica a distanza.

«Milioni di persone sono costrette a fuggire dalle loro case, migliaia di scuole sono state colpite da bombardamenti e il ministero dell'Istruzione e della Scienza stima che oltre 3,7 milioni di studenti dovranno continuare l'attività a distanza», ha scritto in una nota Matt Brittin, presidente di Google Europa, Medio Oriente e Africa.

Per 50.'000 insegnati poi sono previsti percorsi di formazione online proposti da Google. Verrà insegnato loro come utilizzare e configurare i dispositivi, oltre a consigli sulle funzionalità di Google Workspace.

Nelle prossime settimane, Google implementerà su Youtube Learning la lingua ucraina. «Ciò includerà una serie di materie in linea con il programma nazionale, dallo studio della letteratura e della lingua ucraine alla fisica, biologia, chimica, matematica, ecc.», ha affermato Brittin.

Per aiutare gli studenti ucraini a proseguire gli studi, entro la fine dell'anno Google ha reso gratuite per le università ucraine diverse funzioni premium di Google Workspace for Education. «Questo consentirà alle università di tenere riunioni fino a 250 partecipanti, oltre a registrarle direttamente su disco», ha affermato la società.

15:28
15:28
«Vogliamo una base militare russa a Kershon»

I separatisti filorussi che controllano Kherson, nel sud dell'Ucraina, chiederanno a Mosca di installare una base militare nella regione. Lo riportano le agenzie russe, precisando che una decisione in merito non è stata ancora presa da Mosca.

«Dovrebbe esserci una base militare della Federazione russa nella regione di Kherson. La chiederemo, e l'intera popolazione è interessata», ha detto il vicecapo dell'amministrazione creata dai russi, Kirill Stremousov. L'ultima parola, ha spiegato, «spetta al ministero della Difesa, che si coordinerà con noi».

Dal canto suo, su Twitter il ministro della Difesa ucraino Dmytro Kuleba ha scritto che «è troppo presto per affermare che l'Ucraina ha già tutte le armi che le servono. L'offensiva russa in Donbass è una battaglia spietata, la più grande sul suolo europeo dalla Seconda guerra mondiale».

«Invito i partner a velocizzare le consegna di armi e munizioni, specialmente (i lanciarazzi multipli) MLRS, l'artiglieria a lungo raggio e i veicoli blindati per il trasporto del personale militare», ha aggiunto.

15:23
15:23
«Non c'è un piano per schierare la Royal Navy nel Mar Nero»

Il Regno Unito «non ha piani attuali» per schierare navi da guerra della Royal Navy nel Mar Nero al fine di proteggere dal blocco russo i mercantili che trasportano grano ucraino.

Lo ha affermato un portavoce del governo di Boris Johnson dopo che il quotidiano Times aveva parlato della possibilità di un utilizzo della flotta britannica per creare dal porto di Odessa corridoi e permettere il passaggio delle navi cariche di derrate alimentari. Il portavoce ha aggiunto che Londra continuerà a «lavorare intensamente con i partner internazionali per trovare il modo di riprendere l'esportazione di grano dall'Ucraina».

15:03
15:03
«Intervenire immediatamente con l'aiuto all'Ucraina»

«L'idea è di intervenire immediatamente con l'aiuto di cui l'Ucraina ha bisogno mentre quello della ricostruzione sarà un lavoro di più lungo respiro». Lo ha detto il vice presidente della Commissione UE Valdis Dombrovkis sull'intesa all'Ecofin rispetto ai finanziamenti UE all'Ucraina.

«Abbiamo discusso della proposta della Commissione su un aiuto a breve termine. La proposta di assistenza macrofinanziaria è ancora in discussione».

«Il primo esborso avverrebbe con il programma d'emergenza di assistenza macrofinanziaria prima delle vacanze estive, si tratterà di sovvenzioni a lungo termine ma c'è anche una componente di prestito».

14:51
14:51
«Garanzie sulla fine del presunto sostegno della Svezia ai gruppi terroristici»

Per sostenere l'adesione di Svezia e Finlandia alla NATO la Turchia ha chiesto «assicurazioni concrete» sulla fine del presunto sostegno di Stoccolma a gruppi che Ankara ritiene terroristici. Lo ha fatto sapere Fahrettin Altun, direttore dell'ufficio delle comunicazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Sabah.

Secondo la dichiarazione, la Svezia dovrebbe porre fine al «sostegno politico» e finanziario, come anche alla fornitura di armi anticarro e droni, al gruppo armato curdo Pkk e agli alleati curdo-siriani dello Ypg. Le altre richieste riguardano la rimozione di sanzioni e dell'embargo sulla vendita di armi applicato in seguito alle operazioni militari turche contro i curdi nel nord della Siria.

Ankara chiede anche lo stop al presunto sostegno all'organizzazione denominata dalla magistratura turca Feto, che secondo Ankara è responsabile del tentato golpe in Turchia del 2016. «Dal 2017, il nostro Paese ha chiesto l'estradizione di terroristi del Pkk e di Feto dalla Svezia ma non ha ancora ricevuto una risposta positiva», ha affermato il responsabile della comunicazione del presidente Erdogan nella dichiarazione.

14:42
14:42
Il diplomatico Boris Bondarev «non è più con i russi»

Un diplomatico russo che ha annunciato le sue dimissioni per protestare contro l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca «non è più con noi, è contro di noi», ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla CNN, riferendosi a Boris Bondarev, il diplomatico che ha annunciato le sue dimissioni con una lettera aperta e ieri ai giornalisti.

«Il Cremlino non è a conoscenza di questa lettera. Se era un dipendente del ministero degli Esteri, allora è una questione che riguarda il Ministero», ha detto Peskov, «qui possiamo solo dire che il signor Bondarev non è più con noi, anzi, è contro di noi», ha aggiunto.

«Ha una posizione in cui condanna le azioni della leadership russa, e le azioni della leadership russa sono sostenute da quasi tutta la popolazione del nostro Paese», ha affermato il portavoce, «ciò significa che questo signore ha parlato contro l'opinione generale consolidata del nostro Paese».

Bondarev, con 20 anni nel servizio diplomatico russo, lunedì ha pubblicato su un account LinkedIn una dichiarazione in cui condannava l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e criticava il ministero degli Affari Esteri russo per la sua complicità in quella che descriveva come una «guerra aggressiva» , un linguaggio che in Russia è proibito dalle leggi sulla censura di guerra.

13:42
13:42
«Ci sono le prove che la Russia ruba il grano ucraino»

«Putin sta usando il tema alimentare come un'arma, l'impatto si sente non solo sull'Ucraina ma in Africa e Asia: non abbiamo dubbi che le truppe russe rubano il grano ucraino o distruggono le scorte, si sono varie prove. Non possiamo dire cosa possiamo e vogliamo fare per contrastare la situazione perché è in corso una guerra ma sono in corso discussioni su come intervenire una volta che le navi hanno lasciato i porti». Lo ha detto un portavoce della Commissione UE. «Bisogna sollevare la questione a livello globale e lo stiamo facendo, l'Egitto si è rifiutato di accettare grano rubato dall'Ucraina».

13:39
13:39
Navalny contro Putin: «Un matto ha messo gli artigli sull'Ucraina»

«Un matto ha messo i suoi artigli sull'Ucraina e non so cosa ne voglia fare, questo folle ladro». È Alexei Navalny, l'oppositore russo, che con queste parole si scaglia direttamente contro il presidente Vladimir Putin, durante un collegamento in videolink dalla colonia penale dov'è detenuto con l'aula di tribunale dove è stata espressa la decisione di respingere il suo ricorso in appello e confermare invece la sua condanna a nove anni di reclusione. Lo riferisce il Guardian.

«Questa è una guerra stupida che il vostro Putin ha cominciato», ha detto Navalny, «è una guerra costruita su menzogne» ha aggiunto. «Cosa volete ottenere? Volete il controllo nel breve periodo, combattere con le future generazioni, combattere per il futuro della Russia? Subirete tutti una sconfitta storica».

13:26
13:26
La Royal Navy potrebbe scortare le navi di grano ucraino

La Gran Bretagna sta discutendo con gli alleati della possibilità di inviare la Royal Navy nel Mar Nero per proteggere i mercantili che trasportano grano ucraino. È quanto si legge sul Times di Londra, secondo cui si potrebbe formare una sorta di «coalizione dei volenterosi» al fine di forzare il blocco navale russo e tentare di risolvere la conseguente crisi delle forniture alimentari a livello mondiale.

L'idea sarebbe quella di creare dei corridoi per proteggere il passaggio dei mercantili. Di questa possibilità Gabrielius Landsbergis, il ministro degli Esteri lituano, ha discusso con l'omologa britannica Liz Truss: la coalizione potrebbe includere alcuni Paesi NATO e altri che dipendono dalle forniture di grano ucraine.

13:23
13:23
Medvedev boccia il piano di pace dell'Italia

Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente russo, Dmitri Medvedev, ha criticato il piano di pace italiano per l'Ucraina affermando che «c'è la sensazione che sia stato preparato non da diplomatici ma da politologi locali, che hanno letto dei giornali provinciali e operano soltanto sulla base delle notizie false ucraine». Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass.

«Se si devono proporre iniziative di pace allora dovrebbero basarsi su un approccio reale che deve rispecchiare lo stato delle cose. E un tale documento già da tempo è stato proposto dalla Russia per la discussione», ha dichiarato Medvedev.

Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, scrivendo sul suo sul suo canale Telegram, ha aggiunto che le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk non torneranno mai all'Ucraina.

«Le Repubbliche del Donbass hanno preso la decisione finali sul loro stato e non torneranno mai più. Questo è inaccettabile per coloro che ricordano cosa è successo agli accordi di Minsk e le uccisioni di civili» nelle due repubbliche, ha detto Medvedev, commentando i resoconti dei media sul piano italiano per risolvere la crisi ucraina.

13:14
13:14
In Russia cresce l'insoddisfazione contro Putin

«Cresce in Russia l'insoddisfazione personale nei confronti di Vladimir Putin nei circoli del potere russo»: lo scrive la testata indipendente online Meduza, citando proprie fonti anonime al Cremlino e nel governo di Mosca.

«Imprenditori e membri del governo accusano Putin di non aver valutato appieno l'impatto delle sanzioni, con le quali non si può vivere normalmente. Il fronte dei falchi invece imputa allo zar di non aver agito in Ucraina con maggiore decisione», afferma una fonte.

L'ala più favorevole al negoziato invece non vede nessun tentativo «per arrivare a una fine» del conflitto, che i falchi vorrebbero portare a termine «con la mobilitazione dei riservisti e l'attacco a Kiev».

Putin «minimizza l'impatto delle sanzioni, che però in estate si faranno sentire ancor di più» e «non vuole mobilitare i riservisti».

In questo quadro, si discute «anche del dopo Putin, anche se nessuno è spinto all'azione», perché si ha chiaro che lo zar «lascerà il potere solo se le sue condizioni di salute dovessero peggiorare seriamente».

Tra i nomi che circolano, afferma ancora Meduza, quelli del sindaco di Mosca Sergei Sobyanin, di Dmitry Medvedev e del vicecapo dell'amministrazione presidenziale, Sergei Kiriyenko.

12:27
12:27
«La ricostruzione dell'Ucraina necessita la nostra unità»

Per l'Ucraina «abbiamo proposto oltre 10 miliardi di euro in assistenza macrofinanziaria, il più ampio pacchetto di questo tipo mai concepito dall'Unione Europea per un Paese terzo. Altri Paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, stanno dando il massimo. Si tratta di un'operazione di soccorso economico senza precedenti nella storia recente. Questo è il breve termine. Ma è necessario fare di più. Con la stessa determinazione, noi - mano nella mano - dobbiamo aiutare l'Ucraina a risorgere dalle ceneri». Lo ha detto la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen intervenendo a Davos.

«Questa è l'idea alla base della piattaforma di ricostruzione che ho proposto al presidente Zelensky. La ricostruzione dell'Ucraina richiede la nostra unità senza precedenti. Ecco perché abbiamo proposto una piattaforma di ricostruzione guidata dall'Ucraina e dalla Commissione europea, noi combineremo riforme con gli investimenti e mi ha fatto piacere sapere del convegno di Lugano. Abbiamo bisogno di tutti a bordo», ha spiegato von der Leyen facendo riferimento alla conferenza che si terrà a inizio luglio nella località ticinese.

«Stiamo assistendo a come la Russia ha trasformato in armi le sue forniture energetiche. Sfortunatamente, stiamo vedendo lo stesso modello emergere nella sicurezza alimentare. L'Ucraina è uno dei Paesi più fertili del mondo. Anche la sua bandiera simboleggia il paesaggio ucraino più comune: un campo di grano giallo sotto un cielo blu. Ora, quei campi di grano sono stati bruciati. Nell'Ucraina occupata dalla Russia, l'esercito del Cremlino sta confiscando scorte di grano e macchinari. Oggi l'artiglieria russa sta bombardando i depositi di grano in tutta l'Ucraina deliberatamente», ha aggiunto von der Leyen.

«Le navi da guerra russe nel Mar Nero stanno bloccando le navi ucraine piene di grano e semi di girasole. Le conseguenze di questi atti vergognosi sono sotto gli occhi di tutti. I prezzi sono alle stelle. E sono i Paesi fragili e le popolazioni vulnerabili a soffrirne di più. E per di più, la Russia sta ora accumulando le proprie esportazioni di cibo come una forma di ricatto, trattenendosi forniture per aumentare i prezzi globali o commerciare grano in cambio di sostegno politico», ha concluso.

12:08
12:08
NATO, le delegazioni di Svezia e Finlandia domani in Turchia

Le delegazioni di Svezia e Finlandia saranno domani in Turchia per discutere con le autorità di Ankara della richiesta di Stoccolma e Helsinki di entrare a far parte della NATO. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto come riporta Sabah.

La richiesta di aderire all'Alleanza Atlantica era stata contestata la scorsa settimana dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan secondo il quale i due Paesi ospiterebbero militanti curdi che Ankara ritiene terroristi. Il presidente turco ha reso noto che la Turchia potrebbe sostenere l'adesione solo se riceverà adeguate garanzie riguardo alla sicurezza.

11:47
11:47
La Russia ha occupato il 20% del territorio ucraino

La Russia ha occupato in tre mesi di guerra circa il 20% del territorio ucraino, pari a 125 mila chilometri. Lo riporta Forbes indicando che il 23 febbraio, giorno prima dell'invasione, il territorio occupato era di 43.300 metri quadrati.

11:46
11:46
«Ricostruire l'Ucraina anche con asset russi»

«Non dovremmo lasciare nulla di intentato» per la ricostruzione dell'Ucraina «incluso, se possibile, l'utilizzo degli asset russi». Lo ha detto la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen parlando a Davos.

«La ricostruzione del Paese dovrebbe combinare investimenti massicci con riforme ambiziose. L'Ucraina appartiene alla famiglia europea», ha sottolineato.

«I segnali di una crescente crisi alimentare sono evidenti. Dobbiamo agire con urgenza. Per questo sto lavorando con il presidente egiziano Sisi per affrontare le ripercussioni della guerra con un evento focalizzato sulla sicurezza alimentare e in Europa e nella regione. È tempo di porre fine alle dipendenze malsane. E' tempo per creare nuove connessioni», ha aggiunto la von der Leyen.

11:40
11:40
Helsinki è fiduciosa sull'adesione alla NATO

«La NATO saprà risolvere questo problema, nel giusto spirito»: così il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, sulla domanda di adesione di Finlandia e Svezia alla NATO e l'opposizione della Turchia.

Haavisto ha spiegato di essere fiducioso in una soluzione dei problemi sollevati con la Turchia, con cui è in corso uno sforzo diplomatico: sulle preoccupazioni per le organizzazioni terroristiche, «abbiamo delle buone risposte da dare e siamo anche noi parte della risposta mondiale al terrorismo», ha detto Haavisto.

La domanda di accesso - ha spiegato il ministro finlandese - nasce dal contesto internazionale stravolto dall'aggressione della Russia all'Ucraina: «Siamo in una situazione completamente nuova e dobbiamo svegliarci di fronte a questa nuova realtà».

11:36
11:36
Navalny perde l'appello: confermata la condanna a 9 anni

Il dissidente russo Alexei Navalny perde il suo ricorso in appello: la giustizia russa conferma infatti la sua condanna a nove anni di reclusione.

Il principale oppositore di Putin è stato condannato in un processo ritenuto di matrice palesemente politica.

Navalny sarà trasferito in un centro detentivo a «regime severo», con condizioni più dure e dove saranno permesse meno visite dei familiari.

11:27
11:27
«Svezia e Finlandia al vertice NATO di Madrid»

Svezia e Finlandia parteciperanno al vertice NATO di Madrid a fine giugno. Lo ha detto il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez nel suo intervento al Forum economico mondiale. «Daremo il benvenuto ai nuovi Paesi» che intendono aderire al Patto nord atlantico, ha detto Sanchez.

11:25
11:25
«Kiev deve vincere, faremo di tutto per questo»

«L'Ucraina deve vincere la guerra. E l'aggressione di Putin deve essere un fallimento strategico. Faremo tutto il possibile per fare in modo che gli ucraini prevalgano e riprendano il futuro nelle loro mani». Lo ha detto la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen intervenendo a Davos. Con la guerra «è stato messo in discussione l'ordine internazionale», ha aggiunto.

10:54
10:54
I russi spostano i missili Iskander in Bielorussia

L'esercito russo ha spostato sistemi missilistici tattici Iskander-M nella regione bielorussa di Brest, a una distanza massima di 50 chilometri dal confine con l'Ucraina. Lo scrive su Facebook lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, citato da Ukrinform, indicando che la minaccia di attacchi missilistici e aerei dal territorio della Repubblica di Bielorussia è in crescita.

Intanto il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa Sergey Bratchuk afferma su Telegram che le truppe russe stanno rafforzando le loro unità su Snake Island per controllare le rotte marittime nel Mar Nero nordoccidentale e hanno preparato i sistemi missilistici S-400 per l'uso. Il portavoce ha anche sottolineato che il gruppo navale russo, che comprende navi anfibie e missili da crociera, continua a manovrare nel Mar Nero e «minaccia di colpire non solo Odessa, ma anche altre regioni dell'Ucraina».

Secondo Bratchuk l'obiettivo russo rimane lo stesso: un ulteriore blocco dei porti, rafforzando il controllo sulle rotte commerciali marittime nel Mar Nero e schierando forze di difesa aerea su Snake Island.

10:31
10:31
«La Russia reagirà all'espansione della NATO»

La Russia vedrà l'espansione delle infrastrutture della Nato in Finlandia e Svezia come una minaccia diretta alla sua sicurezza e dovrà reagire. Lo afferma il Segretario del Consiglio di sicurezza di Mosca Nikolaj Patrushev, citato dall'agenzia russa Interfax.

10:16
10:16
Civili uccisi nel Lugansk e nel Donetsk

Sono sette i civili rimasti uccisi e 10 i feriti nei bombardamenti dell'esercito russo delle ultime 24 ore sulle città orientali ucraine di Sievierodonetsk, Avdiivka, Lyman. I numeri emergono dal report congiunto di questa mattina delle amministrazioni militari e civili regionali delle regioni di Donetsk e Lugansk, citato da Ukrinform.

Esplosioni ci sono state la scorsa notte anche nella città di Mykolaiv. Nella regione di Kherson la situazione rimane critica, il problema più grave - dicono gli amministratori - è la consegna di cibo e medicinali nelle aree temporaneamente occupate al confine con la Regione di Mykolaiv e quella di Dnipropetrovsk. Nella regione di Dnipropetrovsk, le sirene dei raid aerei hanno suonato ieri sera e questa mattina.

Oggi le truppe russe hanno bombardato le comunità di Zelenodolsk e Shyroke, al confine con la regione di Kherson: abitazioni sono state danneggiate, ma non sono state segnalate vittime tra i civili. Nella regione di Kharkiv, l'esercito della Federazione ha aperto il fuoco a Merefa, Derhachi, nel distretto di Izium e nel distretto di Lozova, dove nell'ultimo giorno, cinque civili sono stati feriti.

10:13
10:13
«200 cadaveri in un rifugio sotto un grattacielo»

(Aggiornamento 11.12)

Circa 200 corpi sono stati trovati a Mariupol tra le macerie di un rifugio durante lo smantellamento dei blocchi di un grattacielo vicino alla stazione di servizio suburbana-2 su Myru Avenue.

Lo ha annunciato su Telegram il portavoce del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, riportato da Unian.

«Mariupol. Cimitero», ha scritto Andryushchenko, aggiungendo che i corpi sono rimasti lì per diverso tempo dato lo stato di decomposizione e che un gran numero di cadaveri è stato stipato dai russi in un obitorio improvvisato vicino alla metropolitana, sulla strada.

I media ucraini hanno pubblicato le foto dei sacchi con i corpi abbandonati per strada in quello che viene definito un 'obitorio improvvisato'.

Secondo Andriushchenko i residenti della zona suburbana di Mariupol dove sono stati trovati i corpi, si sono rifiutati di raccogliere i cadaveri, così il Ministero delle Situazioni di Emergenza russo ha semplicemente lasciato i cadaveri sul posto. Poiché le macerie sono state parzialmente smantellate, l'odore di decomposizione si sente in tutto il quartiere residenziale.

Inoltre, ha spiegato il consigliere del sindaco, quando la cosiddetta Corporazione di Stato Rituale di Donetsk ha iniziato a occuparsi dei servizi funebri e di esumazione, la risepoltura dei civili che erano stati sepolti nei cortili dei condomini durante le ostilità è stata di fatto sospesa.

«Per la sepoltura gratuita »ufficiale« è necessario fare la fila, portare il corpo del defunto in un obitorio da soli, fingendo che il corpo sia stato appena trovato. Oppure, è necessario registrare un video, in cui il richiedente dirà che il defunto è stato ucciso dall'esercito ucraino. A causa di queste condizioni, molti cadaveri vengono lasciati in sacchi per strada in un 'improvvisato obitorio vicino alla metropolitana», ha aggiunto Andriushchenko.

09:27
09:27
Rimossi oltre 70.000 video filo-russi da YouTube

Sono oltre 70.000 i video rimossi e 9.000 i canali chiusi da YouTube in Russia sin dallo scoppio della guerra. Lo afferma in esclusiva il Guardian, che racconta di come la piattaforma parte del gruppo Alphabet abbia accelerato la lotta alla disinformazione tra gli utenti.

Uno dei motivi per cui il colosso americano blocca i filmati e i suoi autori russi risiede nella descrizione dei contenuti sulla guerra come «missione di liberazione». Dall'inizio del conflitto a febbraio, YouTube ha rimosso canali di autori molto seguiti, dal giornalista filo-Cremlino Vladimir Solovyov ai profili istituzionali, tra cui quelli associati ai ministeri della Difesa e degli Affari esteri, temporaneamente sospesi dal caricamento di video.

Il chief product officer di YouTube, Neal Mohan, ha dichiarato al Guardian: «Abbiamo una politica sui grandi eventi violenti e ciò si applica a fatti che vanno dalla negazione dell'Olocausto al massacro di Sandy Hook. E, naturalmente, quello che sta accadendo in Ucraina è un grande evento violento. E così abbiamo applicato le policy per intraprendere un'azione senza precedenti». In un'intervista, Mohan ha aggiunto che i contenuti sul conflitto hanno ricevuto oltre 40 milioni di visualizzazioni nella sola Ucraina.

Il sito di condivisione conta circa 90 milioni di utenti in Russia e, sebbene non consenta più investimenti pubblicitari da privati e organizzazioni nel Paese, è ancora liberamente disponibile per i cittadini a differenza di altre app, come Facebook e Instagram, entrambe bloccate dal Roskomnadzor, l'agenzia responsabile per le comunicazioni di Mosca. La scorsa settimana, il ministro russo per lo sviluppo digitale, Maksut Shadaev, ha affermato che il Paese non bloccherà YouTube: «Non abbiamo intenzione di chiudere YouTube - ha spiegato - quando limitiamo qualcosa, dovremmo capire in che modo i nostri utenti ne risentiranno».

09:26
09:26
«I russi indicano le strade minate alle auto incolonnate»

Nel sud dell'Ucraina, l'esercito russo ha indicato alle auto civili incolonnate per l'evacuazione di percorrere strade minate, poi ha sparato ai sopravvissuti alle esplosioni. Lo riferisce il Comando operativo Sud ucraino citato dall'Ukrainska Pravda.

«Durante l'avanzata delle nostre divisioni attraverso Nikolayevshchina verso la regione di Kherson sono state trovate diverse auto civili con corpi di persone mutilate e colpiti da colpi di arma da fuoco. Danni alle auto indicano l'esplosione di auto nell'area minata, nonché il bombardamento della colonna. Quando la gente del posto ha cercato di evacuare, gli occupanti hanno prima indicato loro un percorso consentito attraverso l'area minata, e poi hanno sparato ai sopravvissuti alle esplosioni. Tra i morti due bambini in età scolare».

09:07
09:07
«Sale a 234 il numero dei bambini uccisi»

È aumentato a 234 (ieri erano 232) il numero dei bambini ucraini rimasti uccisi dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha riferito l'ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram, citato da Unian. Più di 433 hanno riportato ferite di diversa gravità.

08:54
08:54
«A breve l'embargo dell'UE sul petrolio russo»

L'UE probabilmente concorderà un embargo sulle importazioni di petrolio russo «entro pochi giorni», «penso che raggiungeremo la svolta, è a portata di mano, direi», «ma un embargo petrolifero non dovrebbe essere l'unico obiettivo, non significa automaticamente che Putin è indebolito».

Lo ha detto ha detto il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck in un'intervista all'emittente ZDF. «Naturalmente è una misura insolita - ha affermato - ma anche questi sono tempi insoliti. E anche su questo si sta lavorando. Tuttavia, questa idea funziona solo se partecipa un gran numero di Paesi. E quello che manca ancora».

08:42
08:42
Bombardamenti continui a Severodonetsk

Quattro persone sono rimaste uccise in un edificio residenziale nei bombardamenti russi «caotici e quasi continui a Severodonetsk». Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai, citato da Unian.

«Quattro persone sono morte in un grattacielo a Severodonetsk. La tragedia è avvenuta nei vecchi quartieri della città. Quando la polizia è arrivata in soccorso ha trovato i corpi di due uomini e una donna. Un'altra donna è rimasta gravemente ferita», ha scritto Gaidai, aggiungendo che 13 abitazioni sono state danneggiate a Severodonetsk, Lysychansk, Zolotoye e Novodruzhesk.

08:15
08:15
«I russi preparano una nuova offensiva su Zaporizhzhia»

L'esercito russo si prepara a riprendere l'offensiva nell'area di Vasylivka a Zaporizhzhia in direzione Bakhmut. Lo scrive lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine nel rapporto della mattina, citato da Ukrainska Pravda .

Le truppe della Federazione stanno rafforzando e raggruppando in tutta l'area le loro unità. Mentre non smette l'operazione offensiva nella zona operativa orientale, dove continua 'un fuoco intenso' lungo l'intera linea e nelle profondità della difesa ucraina a Donetsk, Slobozhansky e Pivdennobuzhsky . Le maggiori ostilità sono nel distretto di Donetsk,vicino a Lysychansk e Severodonetsk.

Stando all'intelligence britannica, la Russia sta intensificando le sue operazioni anche nella regione del Donbass, nell'Ucraina orientale. In particolare l'obiettivo delle forze russe sarebbe di circondare Severodonetsk, Lyscgansk e Rubizhne, in modo da completare l'occupazione dell'intero Oblast di Lugansk.

07:20
07:20
«Perdite enormi per la riconquista della Crimea»

La riconquista militare della Crimea da parte di Kiev sarebbe possibile solo al prezzo di enormi perdite umane. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrainska Pravda.

Un conflitto per la riconquista della penisola annessa nel 2014 dalla Russia potrebbe portare alla morte di «centinaia di migliaia» di soldati ucraini, ha affermato il presidente.

«Stiamo pagando un prezzo alto, ma ci sarà sicuramente una vittoria, perché semplicemente non c'è altra via d'uscita», ha indicato il presidente ucraino, rispondendo ad una domanda su come finirà la guerra e se spera di firmare un accordo di pace con il presidente russo Vladimir Putin.

Allo stesso tempo, Zelensky ha detto di sapere che «qualsiasi guerra finisce con la diplomazia, la diplomazia può portare alla pace, e la pace è il desiderio di ogni persona normale».

Le prossime settimane saranno difficili per le truppe ucraine mentre gli invasori russi stanno cercando di rafforzare la loro presenza nei territori occupati. Lo ha detto Zelensky in un videomessaggio serale, citato dall'agenzia Ukrinform.

«Gli occupanti russi - ha affermato Zelensky - stanno cercando di dimostrare che non rinunceranno alle aree occupate della regione di Kharkiv, non rinunceranno alla regione di Kherson, al territorio occupato della regione di Zaporizhia e al Donbas. Da qualche parte stanno avanzando, da qualche parte stanno ammassando riserve, da qualche parte stanno cercando di rafforzare le loro posizioni. Le prossime settimane di guerra saranno difficili, e di questo dobbiamo essere consapevoli».

Il presidente ucraino ha infine chiesto ai Paesi stranieri, a partire da quelli che sostengono Kiev, di fare pressioni sulla Russia perché accetti uno scambio di prigionieri che porti tra l'altro alla liberazione dei combattenti che si sono arresi dopo essere rimasti a lungo trincerati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol.

«Questa è una decisione politica che dipende dal sostegno di molti stati», ha sottolineato Zelensky, aggiungendo che Kiev ha già coinvolto l'Onu e la Svizzera, ma il processo è «molto complicato».

06:45
06:45
«Microsoft aiuterà a documentare i crimini della Russia»

Microsoft aiuterà l'Ucraina a documentare i crimini di guerra della Russia, ha detto il ministro per la Trasformazione digitale ucraino Mykhailo Fedorov.

Il rappresentante del governo di Kiev ha fatto l'annuncio dopo aver incontrato il presidente dell'azienda informatica Brad Smith a Davos. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, Microsoft aiuterà anche a ricostruire l'industria digitale ucraina.

06:35
06:35
Il punto alle 06.00

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il presidente Vladimir Putin è l'unico funzionario russo con cui è disposto a incontrarsi per discutere di come porre fine alla guerra. «Il presidente della Federazione Russa decide tutto», ha detto Zelensky in un discorso video al World Economic Forum di Davos. «Non posso accettare alcun tipo di incontro con chiunque provenga dalla Federazione Russa, tranne che con il Presidente».

La first lady ucraina Olena Zelenska ha annunciato il lancio di un programma nazionale di supporto psicologico. «Nessun ucraino, che sia un adulto o un bambino, possono essere sicuri che si sveglieranno domani - ha detto la Zelenska in un video pubblicato sui social media -. Per tutte le cose che gli ucraini hanno vissuto nell'occupazione, al fronte, nei rifugi antiaerei, sotto i bombardamenti, all'estero, hanno bisogno di riabilitazione proprio come i feriti fisici». Il governo ucraino svilupperà «rapidamente» il programma di supporto per la salute mentale in collaborazione con l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha spiegato la moglie del presidente Volodymyr Zelensky.

 Nel frattempo, il presidente americano Joe Biden, a Tokyo per presiedere la riunione Quad che oltre alle delegazioni di Giappone e Stati Uniti ospita anche i premier di India e Australia, ha affermato che: «L'attuale guerra in corso tra Russia e Ucraina accresce il bisogno di una regione Indo-Pacifica libera da conflitti interni». Biden ha anche detto che l'accordo tra i paesi del Quad non è una «moda passeggera» e l'intenzione è quella che prosperi per anni. Gli fa eco il premier giapponese Fumio Kishida, secondo il quale «nessun Paese dovrebbe trovarsi nella stessa situazione dell'Ucraina in questa parte del mondo».