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L'esercito ucraino annuncia il ritiro da Lysychansk — Segui il live

Ieri Kiev aveva smentito la presa dell'ultima città, ma stamattina il consigliere di Zelensky aveva ammesso la possibile caduta del centro — Le autorità russe hanno parlato di una serie di deflagrazioni avvenute a Belgorod: «Attacco deliberato di Kiev su aree residenziali»— TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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L'esercito ucraino annuncia il ritiro da Lysychansk  — Segui il live
Red. Online
03.07.2022 07:45
21:56
21:56
Reporter russa finisce in un ospedale psichiatrico siberiano

È stata trasferita in un ospedale psichiatrico siberiano la giornalista russa Maria Ponomarenko, arrestata e detenuta a San Pietroburgo ad aprile con l'accusa di screditare le forze armate russe nei post sui social media sulla guerra in Ucraina e sull'attacco al teatro di Mariupol che provocò centinaia di vittime civili. Lo ha riferito il suo avvocato, precisando che la reporter rimarrà presso l'Altai Clinical Psychological Hospital per 28 giorni. Lo riporta Radio Liberty.

19:38
19:38
L'esercito ucraino annuncia il ritiro da Lysychansk

L'esercito ucraino annuncia di essersi ritirato da Lysychansk, l'ultima roccaforte di Kiev nell'oblast di Lugansk, nell'est del Paese, dopo settimane di duri combattimenti con le forze russe.

18:59
18:59
«C'è il rischio che Mosca occupi tutto il Lugansk

«Ci sono rischi che l'intera regione del Lugansk venga occupata» dai russi. «Ma la situazione può cambiare ogni giorno». L'avvertimento arriva dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un briefing con il premier australiano Anthony Albanese. Lo riporta Kyiv Independent. «Questo è successo in molte città purtroppo - ha aggiunto -, intere aree sono passate da una parte all'altra».

In mattinata il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu aveva annunciato che le forze russe hanno preso il controllo completo di Lysychansk e dell'intero Lugansk nell'Ucraina orientale, dopo settimane di pesanti combattimenti.

18:57
18:57
Il cargo russo aspetta il permesso della Turchia per scaricare il grano

La nave cargo russa Zhibek Zholy, che trasporta grano ucraino, «è arrivata la mattina dell'1. luglio» davanti al porto turco di Karasu dove «sta aspettando l'autorizzazione dei ministeri turchi degli Esteri, del Commercio e dei Trasporti per fare scalo al porto ed essere scaricata, ma non l'ha ancora ricevuta. Ecco perché la nave è all'ancora di fronte a Karasu». Lo riferisce l'agenzia russa Tass citando una fonte nel porto turco, secondo la quale «la nave trasporta 7.000 tonnellate di grano».

Kiev accusa Mosca di aver rubato il grano a bordo del cargo salpato tre giorni fa dal porto occupato di Berdyansk e «diretto a Paesi amici». L'ambasciatore ucraino ad Ankara, Vasyl Bodnar, ha chiesto alle autorità della Turchia di sequestrare la nave.

17:08
17:08
«La Turchia ha fermato una nave cargo russa con grano rubato»

Le autorità doganali turche hanno fermato una nave cargo russa, che trasportava grano, in rotta dal porto ucraino di Berdyansk a Karasu. Lo ha dichiarato l'ambasciatore ucraino in Turchia, come riporta il Guardian. «Abbiamo una piena collaborazione».

«La nave è attualmente ferma all'ingresso del porto ed è stata trattenuta dalle autorità doganali della Turchia», ha dichiarato l'ambasciatore Vasyl Bodnar alla televisione nazionale ucraina. L'Ucraina aveva chiesto il sequestro della nave, che si trovava al largo della costa turca, accusando la Russia di aver rubato grano ucraino, accusa negata dalla Russia.

16:24
16:24
Gli USA vogliono fornire ai russi una Vpn contro la censura

Una campagna sostenuta dagli USA sta fornendo ad un crescente numero di russi software anti censura per eludere la stretta di Mosca sul dissenso contro l'invasione dell'Ucraina.

Open Technology Fund (OTF), un fondo supportato dal governo di Washington, sta pagando una serie di società americane perché garantiscano gratis un network privato virtuale (Vpn) a milioni di russi, che possono così usarlo per visitare i siti bloccati dalla censura senza timore di essere scoperti. OTF stima che finora circa 4 milioni di russi abbiano ricevuto il software. Tra le aziende coinvolte nell'operazione Lantern, Psiphon e NthLink.

15:57
15:57
«L'Occidente non permette agli ucraini di pensare alla pace»

«Questo è il momento in cui i Paesi occidentali stanno scommettendo sulla continuazione della guerra. Questo significa che l'Occidente, sotto la guida di Washington, non permette agli ucraini di pensare, di parlare di pace».

Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in un'intervista a Rossiya-1. «Prima o poi il buon senso in Occidente prevarrà e i negoziati sull'Ucraina riprenderanno» ha aggiunto, sottolineando però che prima che il processo negoziale riprenda, l'Ucraina dovrà «ancora una volta comprendere le condizioni di Mosca».

15:55
15:55
«I russi hanno bombardato Slovyansk»

I russi hanno bombardato Slovyansk nel Donetsk, ci sono 6 morti e 15 feriti. Lo riferisce il sindaco Vadym Lyakh su Facebook, come riportano i media ucraini. «Massiccio bombardamento a Slovyansk, il più grande degli ultimi tempi».

«Molti sono stati uccisi e feriti», ha detto il sindaco aggiungendo che in città ci sono circa 15 incendi.

14:43
14:43
Lavrov contro Londra: «Con la scusa del grano vuole infiltrare il Mar Nero»

Londra cerca pretesti affinché la Royal Navy britannica si infiltri nel Mar Nero e diventi responsabile dei processi per il rilascio del grano dai porti ucraini.

È l'accusa del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista nel programma «Mosca. Cremlino. Putin» sul canale televisivo Russia 1, come riporta Ria Novosti.

«Questa crisi alimentare - sostiene Lavrov - viene utilizzata per una varietà di scopi, non solo nel campo della propaganda, per imbiancare l'Ucraina e impiccare ancora una volta tutti i cani, scusate l'espressione scortese, su Mosca».

«Anche se ascolti, ad esempio, la dichiarazione di Boris Johnson e del suo ministro degli Esteri stanno chiaramente cercando di creare condizioni, trovare pretesti affinché la Marina Reale si infiltri nel Mar Nero e inizi a gestire quasi tutti i processi di rilascio del grano da quei porti che sono minati dagli ucraini e che gli ucraini sono obbligati a sminare».

14:13
14:13
«Non è game over per il Donbass»

La battaglia per il Donbass non è ancora finita: anche se la Russia conquista tutto il Lugansk non siamo al game over. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak alla BBC.

Ci sono «altre grandi città nell'area del Donbass, in particolare nella regione di Donetsk» che sono sotto il controllo delle forze armate ucraine, ha aggiunto Sak. «Queste sono città che negli ultimi due giorni sono state bersaglio di severi attacchi missilistici, bombardamenti di artiglieria».

Sak ha affermato che l'Ucraina è fiduciosa e sta ricevendo sostegno dai suoi alleati occidentali.

13:06
13:06
Kiev: «Lysychansk non è sotto il "pieno controllo" russo»

Il portavoce del Ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak ha dichiarato alla BBC che la città di Lysychansk non è sotto il «pieno controllo» delle forze russe, nonostante Mosca abbia affermato che la città è caduta. Ma ha aggiunto che i combattimenti in città sono «molto intensi da un bel po' di tempo», con le forze di terra russe che «attaccano senza sosta».

«Per gli ucraini, il valore della vita umana è una priorità assoluta, quindi a volte ci ritiriamo da certe aree per poterle riprendere in futuro», ha aggiunto.

12:08
12:08
Mosca: «Abbiamo conquistato Lysychansk e l'intera regione del Lugansk»

La Russia afferma di aver conquistato la città di Lysychansk e l'intera regione del Lugansk nell'Ucraina orientale. Lo fa sapere il ministero russo della Difesa, citato da Interfax.

Ieri Kiev smentiva la presa dell'ultima città del Lugansk ma stamattina il consigliere di Zelensky Oleksiy Arestovych aveva ammesso la possibile caduta della città gemella di Severodonetsk.

11:32
11:32
Mosca: «Su Belgorod Kiev ha sganciato missili con munizioni a grappolo»

L'esercito ucraino ha colpito le città russe di Kursk e Belgorod, vicino al confine, con missili Tochka-U e droni Reis.

Si tratta di «un attacco deliberato con missili balistici Tochka-U con munizioni a grappolo e droni Tu-143 Reis sulle aree residenziali, dove non ci sono militari», ha affermato il ministero della Difesa russo, come riporta Ria Novosti, aggiungendo che «l'attacco missilistico è stato pianificato ed effettuato di proposito contro la popolazione civile delle città russe».

Intanto, una nave d'assalto anfibio russa del progetto 1176 Akula ha urtato una mina vicino a Mariupol ed è affondata. Lo ha dichiarato Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco in esilio della città, riporta Ukrinform.

«Finalmente abbiamo ricevuto la conferma che un mezzo da sbarco russo del progetto 1176 Akula della Flotta del Mar Nero D-106 ha colpito una mina vicino a Mariupol il 30 giugno», ha detto Andriushchenko.

11:30
11:30
«Un cittadino bielorusso è ricercato per il massacro di Bucha»

Il cittadino bielorusso Sergey Kolotsei è stato inserito in una lista internazionale di ricercati dalle forze dell'ordine ucraine perché sospettato di aver partecipato al massacro di Bucha. Lo riferisce Ukrinform.

Il sito di notizie indipendente bielorusso Nexta ha twittato la foto di Kolotsei.

Intanto, è in corso una nuova controffensiva ucraina nei territori occupati dai russi. A Chornobayivka, cittadina vicino Kherson nel sud est dell'Ucraina, le forze armate dell'Ucraina hanno fatto saltare in aria un magazzino di munizioni russe. Lo rende noto l'amministratore militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk su telegram, come riporta Unian.

09:24
09:24
«Civili uccisi e bambini feriti in un attacco nel Donetsk»

Due civili sono stati uccisi e altri tre sono rimasti feriti in un attacco russo a Dobropyll, nella regione di Donetsk. Lo ha annunciato su Facebook il capo militare regionale Pavlo Kyrylenko, riferisce Ukrinform.

«Almeno 2 morti e 3 feriti sono la conseguenze dell'attacco russo a Dobropyll Tra i feriti ci sono due bambini, di 4 e 7 anni», ha scritto Kyrylenko.

Secondo Kyrylenko, «i soldati russi sanno per certo che stanno colpendo i civili, lo stanno facendo consapevolmente e intenzionalmente. Questi mostri immorali non hanno mai seguito le leggi e le regole della guerra, e non lo faranno mai», ha scritto.

08:47
08:47
Mosca ammette per la prima volta l'affondamento della nave Saratov

La Russia afferma di aver recuperato una grande nave da sbarco che sarebbe stata affondata dal suo equipaggio «per prevenire la detonazione delle munizioni di bordo a causa dell'incendio scoppiato» dopo che un missile ucraino l'aveva colpita nel porto di Berdyansk il 24 marzo: è la prima volta che Mosca ammette l'affondamento della Saratov. Lo riporta la Bbc.

Un post di Telegram di un funzionario nominato dalla Russia nell'Ucraina meridionale, Vladimir Rogov, dichiara che missili balistici Tochka-U avevano preso di mira il porto controllato dai russi. La nave sarà rimorchiata a Kerch, in Crimea.

08:41
08:41
Zelensky: «A Lugano una conferenza per una nuova Ucraina»

«In molte città delle retrovie ora» ci si sente sollevati, «ma la guerra non è finita, la sua brutalità sta aumentando in alcuni luoghi e questo non può essere dimenticato». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, rivolgendo un appello agli ucraini ad «aiutare l'esercito, aiutare i volontari, aiutare tutti coloro che sono rimasti soli in questo momento», e a «diffondere la verità sulla guerra e sui crimini degli occupanti».

«Non importa quanto sia difficile oggi, dobbiamo ricordare cosa accadrà domani. E domani potrebbe portare il massimo beneficio all'Ucraina», aggiunge.

Zelensky, riferisce Ukrainska Pravda, ha ricordato che domani a Lugano, in Svizzera, si terrà una conferenza speciale sulla ricostruzione dell'Ucraina, dove Kiev presenterà il suo piano.

Il presidente ucraino ha inoltre riferito che dallo scoppio della guerra, il 24 febbraio, i territori di 10 regioni dell'Ucraina sono stati colpiti e che da allora è stato possibile liberare 1'027 città e villaggi.

Altri 2'610 sono ancora sotto l'occupazione russa e molti dovranno essere ricostruiti, ha aggiunto Zelensky nel consueto messaggio video ripreso da Ukrainska Pravda, in vista della conferenza internazionale sulla ricostruzione in programma domani a Lugano.

In quell'occasione l'Ucraina presenterà un piano per la ricostruzione del Paese «nel più ampio senso del termine: non solo per ricostruire tutto quello che gli occupanti hanno distrutto, ma anche per creare una nuova base per la nostra vita, per un'Ucraina sicura, moderna e senza barriere». Lo ha annunciato il presidente ucraino nel suo consueto video messaggio ripreso da Ukrinform.

«Tutto questo richiede investimenti colossali: miliardi, nuove tecnologie, nuove istituzione e anche riforme», ha aggiunto.

«Lunedì l'Ucraina presenterà la sua visione nazionale su come realizzare questo. Si tratta del più grande progetto economico dei nostri tempi in Europa e una straordinaria opportunità per ogni Stato, per ogni azienda che inviteremo a lavorare in Ucraina», ha spiegato Zelensky.

Intanto, «feroci ostilità continuano lungo l'intera linea del fronte, nel Donbass», ha detto ancora il presidente ucraino nel suo discorso serale citato da Ukrinform, spiegando che «l'epicentro è, ovviamente, nelle città della regione di Lugansk».

Zelensky ha poi aggiunto che «l'attività del nemico nella regione di Kharkiv si sta intensificando. Siamo riusciti a cacciare gli occupanti da Ivanivka, nella regione di Kherson, e continuiamo a fare pressione nel sud del nostro Paese».

07:51
07:51
Bombardato l'aeroporto della città occupata Melitopol

Potenti esplosioni sono state registrate intorno alle tre di notte nel perimetro dell'aeroporto di Melitopol, città dell'Ucraina sud-orientale occupata dall'esercito russo dove hanno sede le truppe della Federazione. Lo riporta Ria Melitopol pubblicando foto e video. Sull'area dell'aeroporto si è alzata un'enorme colonna di fumo. Le conseguenze dell'attacco sono visibili anche a decine di chilometri da Melitopol. I civili non hanno potuto accedere ai rifugi antiaerei perché le forze russe li hanno chiusi tutti - riferiscono i media ucraini - e molti residenti starebbero tentando di lasciare la città.

07:48
07:48
Aziende statunitensi danno VPN anticensura a cittadini russi

Una campagna sostenuta dagli Stati Uniti sta dando ai cittadini russi l'accesso a software anticensura per evitare la repressione di Mosca sul dissenso contro l'invasione dell'Ucraina, hanno reso noto i gruppi coinvolti. La Russia ha intensificato le sue restrizioni sui media indipendenti da quando ha attaccato il suo vicino a febbraio, con i giornalisti minacciati di incriminazione per aver criticato l'invasione o per averla semplicemente definita una guerra.

L'Open Technology Fund (Otf), sostenuto dal governo USA, sta pagando un gruppo di aziende americane che forniscono reti private virtuali (vpn) gratuitamente a milioni di russi, che possono quindi utilizzarle per visitare siti web bloccati dalla censura. I software vpn creano quello che è praticamente un canale privato su internet per il flusso di dati e il loro uso è esploso in Russia dall'invasione dell'Ucraina.

«Il nostro strumento è utilizzato principalmente da persone che cercano di accedere ai media indipendenti, quindi il finanziamento dell'Otf è stato assolutamente fondamentale», ha affermato un portavoce di Lantern, una delle società coinvolte. Le aziende tecnologiche Psiphon e nthLink hanno anche fornito sofisticate applicazioni anticensura alle persone in Russia, con Otf che stima come circa quattro milioni di utenti in Russia abbiano ricevuto vpn dalle aziende. Psiphon ha visto un enorme aumento degli utenti russi, con il numero che è salito da circa 48.000 il giorno prima dell'invasione del 24 febbraio a più di un milione al giorno entro la metà di marzo, ha affermato Dirk Rodenburg, consulente senior dell'azienda.

Mentre alcuni, come la leadership ucraina, hanno chiesto che la Russia sia tagliata fuori da internet, altri hanno notato che l'accesso è fondamentale per i gruppi di opposizione. «È molto importante per i russi essere connessi all'intero world wide web per mantenere viva la resistenza», ha affermato Natalia Krapiva, consulente legale tecnico presso il gruppo per i diritti Access Now, che non è coinvolto nello sforzo dell'Otf. «Sono in corso iniziative di ogni tipo e per mantenerle in vita è necessario internet, perché non puoi riunirti di persona o perché gli attivisti sono sparsi per il mondo», ha aggiunto.

07:47
07:47
«Solo il 5% dei residenti a Mariupol ha accesso all'acqua»

Solo il 5% dei residenti di Mariupol ha accesso all'acqua, secondo le autorità locali citate dal Kyiv Independent.

Il consigliere comunale Petro Andriushchenko afferma che l'accesso all'approvvigionamento idrico è attualmente il «problema numero uno» della città dell'Ucraina sudorientale.

07:45
07:45
Il punto alle 7.00

Oggi, domenica 3 luglio, è il 130. giorno di guerra in Ucraina. I combattimenti continuano particolarmente intensi nell'est del Paese, dove le truppe russe stanno concentrando i propri sforzi nella conquista della città di Lysychansk. Benché, secondo i servizi segreti britannici citati dal Guardian, le forze del Cremlino stiano continuando a compiere «piccoli progressi» tra continui attacchi aerei e di artiglieria, le forze ucraine starebbero comunque impedendo una totale conquista del centro bloccando le truppe russe nella periferia sud-orientale della città. L'esercito ucraino, del resto, ha respinto nelle ultime ore le affermazioni secondo cui i separatisti sostenuti da Mosca e le forze russe avrebbero circondato la città chiave orientale. Il portavoce della Guardia nazionale ucraina, Ruslan Muzytchuk, ha dichiarato che i combattimenti si sono svolti intorno alla città, ma che questa è rimasta sotto il controllo ucraino. I media russi hanno mostrato video di milizie della provincia di Lugansk che sfilavano per le strade di Lysychansk sventolando bandiere e applaudendo.

Questa mattina, intanto, almeno tre persone sono state uccise e decine di edifici residenziali sono stati danneggiati nella città russa di Belgorod, ha dichiarato il governatore della regione, dopo la segnalazione di diverse esplosioni nella città vicino al confine ucraino. Vyacheslav Gladkov ha dichiarato che almeno 11 condomini e 39 case residenziali sono stati danneggiati, tra cui cinque case distrutte. La Reuters non è stata in grado di verificare in modo indipendente le notizie e non c'è stata alcuna reazione immediata da parte dell'Ucraina. Le cause dell'evento non sono state ancora chiarite.

Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha affermato che l'Ucraina ha tentato di colpire strutture militari in territorio bielorusso, riporta Reuters, citando l'agenzia di stampa statale Belta. «Le forze armate ucraine hanno cercato di colpire strutture in Bielorussia tre giorni fa, ma i missili sono stati intercettati», ha spiegato Lukashenko, senza tuttavia fornire prove. «L'Ucraina sta cercando di provocare la Bielorussia, ma il mio Paese non intende intervenire nel conflitto».