Il punto

L'esplosione sui binari polacchi? «Un atto di sabotaggio senza precedenti»

Non sono passati inosservati gli incidenti avvenuti, nel fine settimana, sulle tratte ferroviarie polacche, in particolare su quella utilizzata per facilitare la consegna degli aiuti all'Ucraina – Tusk promette: «Cattureremo i responsabili»
©WOJTEK JARGILO
Red. Online
18.11.2025 08:00

L'esplosione di parti di binari delle ferrovie polacche fa discutere. E solleva numerose preoccupazioni. L'allarme è stato lanciato nel fine settimana. Domenica mattina, un macchinista di un treno passeggeri regionale è riuscito ad effettuare, appena in tempo, una fermata di emergenza, dopo essersi accorto che una parte del binario sulla linea Varsavia-Lublino – quella utilizzata per facilitare la consegna degli aiuti all'Ucraina – risultava mancante. Nelle stesse ore, un caso analogo è stato segnalato anche sulla tratta Swinoujscie-Rzeszow, dove un mezzo è stato costretto a fermarsi nella notte tra sabato e domenica a circa 50 km da Lublino, dopo che i cavi elettrici aerei che lo alimentavano sono stati danneggiati. Anche in quel caso, il macchinista del treno – con a bordo 475 passeggeri – è stato costretto a effettuare una frenata d'emergenza nei pressi della città di Puławy. Sul posto, secondo le prime indagini, è stata rinvenuta una staffa metallica e, presumibilmente, anche un dispositivo metallico. «Secondo i primi accertamenti, i finestrini di una delle carrozze erano rotti», ha dichiarato il dipartimento di polizia di Lublino dopo l'incidente. 

Due eventi simili, in cui non si sono registrate vittime o feriti ma che, tuttavia, non sono passati inosservati. Il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha descritto quanto successo come «un atto di sabotaggio senza precedenti, che avrebbe potuto provocare un disastro». Secondo le autorità, infatti, le conseguenze sarebbero potuto essere «catastrofiche», soprattutto se, a causa di buchi nei binari, un treno fosse deragliato mentre viaggiava ad alta velocità. La procura polacca, nelle scorse ore, ha dichiarato di aver aperto un'indagine relativa ad «atti di sabotaggio di natura terroristica (...) commessi per conto di un servizio di intelligence straniero contro la Polonia». 

«Purtroppo non c'è dubbio: si tratta di un atto di sabotaggio», ha dichiarato Tusk dopo aver visitato il luogo dell'incidente sulla tratta  Varsavia-Lublino, vicino al villaggio Mika e a circa 97 chilometri di distanza da Varsavia. «Fortunatamente, non abbiamo assistito ad alcuna tragedia, ma la questione è comunque molto grave». Secondo il primo ministro polacco, l'attacco è stato «un tentativo di destabilizzare e distruggere l'infrastruttura ferroviaria, che avrebbe potuto portare a un disastro ferroviario. A tal proposito, Tusk ha confermato l'apertura di un'indagine, sia sull'esplosione che sull'ulteriore incidente verificatosi sui binari polacchi nel fine settimana che, a sua volta, potrebbe essere un sabotaggio. «Proprio come in precedenti casi di questo tipo, cattureremo i colpevoli, indipendentemente da chi siano i loro finanziatori», ha sottolineato il primo ministro.

Secondo le autorità polacche, l'attacco fa parte della «campagna di sabotaggio dei servizi segreti russi», che sta colpendo non solo la Polonia, ma anche altri Paesi europei, seminando caos. Non sorprende, dunque, che Varsavia abbia preso sul serio la minaccia, soprattutto considerando i numerosi attacchi precedenti – che il Cremlino ha sempre smentito –, verificatisi da quando è iniziata l'invasione ucraina nel 2022. Al contempo, anche in Slovenia, nelle scorse ore, è stato segnalato un incidente sospetto che ha coinvolto un treno notturno, entrato in collisione con una serie di oggetti, tra cui mobili da giardino, deliberatamente collocati sui binari nei pressi della città di Celje. 

Questa mattina, a Varsavia è prevista una riunione del comitato per la sicurezza nazionale del governo polacco per discutere degli incidenti ferroviari, a cui parteciperanno comandanti militari, responsabili dei servizi di sicurezza e un rappresentante del presidente polacco. Al contempo, il ministro della Difesa polacco, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, ha anche diramato un appello ai volontari dell'esercito territoriale per aiutare la polizia dei trasporti a pattugliare i binari e le zone più sensibili delle infrastrutture ferroviarie chiave.

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