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L'IDF precisa: «Il piano non prevede operazioni nelle zone dove si sospetta la presenza di ostaggi»

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Ats
05.05.2025 14:12

«Il piano approvato dal gabinetto di sicurezza per l'espansione dell'operazione a Gaza è ampio ma comunque limitato: non prevede operazioni nelle zone dove si sospetta la presenza di ostaggi. L'Idf passerà da incursioni temporanee alla conquista di aree (ma non dell'intera Striscia), con operazioni di bonifica e attività intensiva nei tunnel».

Lo hanno precisato alti ufficiali dell'Idf a Ynet in seguito alla tensione che si è creata in Israele sia nell'opinione pubblica che tra le famiglie degli ostaggi, spiegando che è importante capire con esattezza che cosa è stato approvato e che cosa no dal gabinetto.

Gli alti ufficiali che hanno parlato con Ynet hanno spiegato che «la nuova fase includerà soprattutto il passaggio da incursioni a una presa di controllo di porzioni di territorio, bonifiche sopra e sotto terra, e operazioni nei tunnel, di cui solo un quarto è stato finora neutralizzato. Una delle questioni che preoccupa l'esercito israeliano è la mobilitazione delle riserve, poi la ripresa degli aiuti umanitari a Gaza, che sarà affidata a un fondo internazionale con supervisione rigida per evitare che le forniture finiscano nelle mani di Hamas».

«Il gabinetto non ha ancora deciso quando attuare questo meccanismo», si spiega ancora, «i ministri Itamar Ben Gvir e Orit Strock si sono opposti, ma sono rimasti in minoranza. Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha chiarito che non si tornerà ai livelli precedenti di circa 650 camion al giorno, ma verranno forniti solo beni essenziali sotto stretto controllo. Ha inoltre ribadito che i soldati israeliani non prenderanno parte alla distribuzione, come già concordato con il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz».