Stati Uniti

Lo scrittore Salman Rushdie aggredito sul palco a New York

L'autore è stato trasportato in un ospedale locale a bordo di un elicottero dopo essere stato accoltellato al collo — Il 75.enne è famoso per la sua opera «I versetti satanici», il libro che venne bandito in Iran nel 1988 perché considerato blasfemo
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Ats
12.08.2022 17:40

(Aggiornamento 19.13)

Lo scrittore Salman Rushdie è stato aggredito da un uomo, che lo ha ferito al collo con un'arma da taglio mentre stava tenendo una conferenza pubbliccca oggi nella cittadina di Chauauqua, nello Stato di New York.

Lo ha annunciato la polizia dello Stato newyorkese, stando alla Bbc.

Secondo l'agenzia Associated Press, presente sul posto, un uomo è salito sul palco sul quale si trovava lo scrittore e lo ha aggredito con un coltello. L'aggressore è caduto sul palco subito dopo l'assalto allo scrittore ed è stato fermato dalla polizia.

Rushdie è stato invece trasportato in un ospedale locale a bordo di un elicottero dopo essere stato accoltellato al collo mentre si apprestava a parlare a un evento pubblico nella cittadina di Chautauqua, nello Stato di New York. Lo riferisce la Bbc online.

Un breve video è iniziato a circolare sui social: nelle immagini, della durata di pochissimi secondi, si vedono diverse persone accorrere sul palco subito dopo che Rushdie è stato colpito mentre alcuni spettatori urlano.

Salman Rushdie è autore de «I versetti satanici», il libro che venne bandito in Iran nel 1988 perché considerato blasfemo.

L'ayatollah Khomeini, l'anno dopo la pubblicazione del libro, lanciò una fatwa contro lo scrittore indiano offrendo una ricompensa da 3 milioni di dollari a chi lo avesse ucciso. La guida suprema Ali Khamenei ha rinnovato la fatwa nel 2017, e nel 2019 via Twitter.

«Salman Rushdie è vivo e sta ricevendo cure»

Salman Rushdie è «vivo e sta ricevendo le cure di cui ha bisogno in ospedale». Lo ha detto la governatrice di New York Kathy Hochul parlando con la stampa a proposito dell'aggressione subita dallo scrittore.

«Siamo vicini a te Salman e ai tuoi cari dopo questo terribile evento», ha aggiunto la governatricce, dopo l'aggressione subita dallo scrittore. Hochul ha quindi ringraziato la polizia e quanti sono accorsi offrendo il loro aiuto subito dopo.

PEN America, l'organizzazione no profit che lavora per difendere e celebrare la libera espressione, ha condannato l'aggressione a Rushdie, definendolo «brutale e premeditato».

«Non possiamo pensare a nessun incidente paragonabile a questo violento attacco pubblico contro uno scrittore sul suolo americano», si legge in una nota dell'organizzazione.

Rushdie si è sempre impegnato con «un'energia instancabile» per assistere altri come lui minacciati, scrive l'amministratore delegato, Suzanne Nossel, la quale afferma che Rushdie le aveva inviato un'e-mail poche ore prima dell'aggressione offrendo aiuto per gli scrittori ucraini.

«Speriamo e crediamo fermamente che la sua voce essenziale non possa e non sarà messa a tacere», aggiunge.