L’ONU condanna le violenze nei territori palestinesi e in Israele

L’Alto commissariato Onu per i diritti umani ha condannato oggi «tutte le violenze» e le violazioni del diritto internazionale nell’ambito delle tensioni e incidenti a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza negli ultimi giorni.
«Siamo profondamente preoccupati dalla escalation delle violenze nei territori palestinesi occupati, Gerusalemme est inclusa, e in Israele nei giorni scorsi», ha detto oggi a Ginevra il portavoce dell’Alto commissariato per i diritti umani, Rupert Colville. «Condanniamo tutte le violenza e l’incitamento alla violenza, nonché le divisioni etniche e le provocazioni», ha aggiunto.
L’Onu ha affermato che le forze di sicurezza israeliane devono consentire e garantire l’esercizio del diritto alla libertà di espressione, associazione e riunione. «Nessuna forza dovrebbe essere usata contro coloro che esercitano pacificamente i loro diritti. Quando necessario, l’uso della forza dovrebbe essere pienamente conforme agli standard internazionali sui diritti umani. Ciò include il divieto di uso della forza non necessario o sproporzionato. Non è stato così negli ultimi giorni», ha detto Colville.
Il portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha aggiunto che gruppi armati palestinesi hanno lanciato circa 250 razzi verso Israele nelle ultime 24 ore, ferendo almeno 17 civili israeliani. «L’uso di armi indiscriminate, come i razzi lanciati contro Israele, è severamente proibito dal diritto internazionale umanitario e deve cessare immediatamente», ha detto e in quanto alla risposta delle forze di difesa israeliane che hanno effettuato attacchi aerei su Gaza, il portavoce ha sottolineato che «Israele deve rispettare il diritto internazionale umanitario sulla condotta delle ostilità, vale a dire distinzione, proporzionalità e precauzioni» e astenersi da misure «che puniscono l’intera popolazione civile di Gaza».