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«L'operazione "Carri di Gedeone"? Nessuna attenzione verso le vite dei civili a Gaza»

L'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha identificato una «escalation di attacchi israeliani contro ospedali affollati, edifici residenziali e rifugi per tende a Gaza», oltre alla «distruzione metodica di interi quartieri» nel territorio – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«L'operazione "Carri di Gedeone"? Nessuna attenzione verso le vite dei civili a Gaza»
Red. Online
23.05.2025 06:30
16:59
16:59
Almeno 60 vittime in 24 ore

Almeno 60 persone sono state uccise negli attacchi israeliani a Gaza nell'arco di 24 ore: ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza. Lo riportano i media internazionali.

Tra le vittime ci sono 10 persone nella città meridionale di Khan Younis, quattro nella città centrale di Deir al-Balah e nove nel campo profughi di Jabaliya nel nord, secondo gli ospedali Nasser, Al-Aqsa e Al-Ahli dove sono state portate le salme.

16:41
16:41
Appello a Berna per la promozione degli aiuti umanitari a Gaza senza restrizioni

Le organizzazioni svizzere per l'aiuto allo sviluppo esortano il Consiglio federale ad aderire alla dichiarazione congiunta di una ventina di Stati e a fare tutto il possibile affinché gli aiuti umanitari possano essere forniti a Gaza.

Caritas Svizzera, Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere (HEKS/EPER/ACES), Helvetas, Terre des hommes, Swissaid e Alliance Sud hanno chiesto oggi al Governo di impegnarsi a favore di un accesso immediato e illimitato all'aiuto umanitario per le popolazioni civili in difficoltà, nonché al rispetto del diritto internazionale umanitario.

Queste ONG chiedono al Consiglio federale di firmare la dichiarazione internazionale per autorizzare un aiuto umanitario immediato nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra. Una ventina di Stati hanno già sottoscritto il documento.

Contattato ieri da Keystone-ATS, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) aveva fatto sapere che la Svizzera condivide in gran parte il contenuto. Tuttavia, la dichiarazione è «troppo imprecisa» per quanto riguarda il cosiddetto nuovo modello di erogazione degli aiuti a Gaza: per questi «motivi formali» non può essere firmata dalle autorità della Confederazione.

15:43
15:43
Le scelte operate da Israele a Gaza «vanno nella direzione della pulizia etnica e del genocidio»

Le scelte operate da Israele a Gaza «vanno nella direzione della pulizia etnica e del genocidio», afferma Saskia Kluit (Paesi Bassi), relatrice dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa per il rapporto sottolineando «l'assoluta e urgente necessità di porre fine alla crisi umanitaria per le donne, i bambini e gli ostaggi a Gaza».

«Con il blocco totale delle forniture umanitarie essenziali dal 2 marzo 2025 e la ripresa dell'attacco su larga scala al territorio da parte delle autorità israeliane, la situazione è peggiorata oltre ogni immaginazione», dichiara la parlamentare. «I bambini sono le prime vittime di questa violenza sistematica. Senza cibo, acqua pulita, cure mediche e un riparo sicuro, il loro diritto alla vita viene negato», aggiunge.

«È chiaro che il governo israeliano non rispetta il diritto umanitario internazionale, che richiede che gli aiuti umanitari siano consegnati incondizionatamente, senza ostacoli e in quantità sufficiente a sostenere la salute di una popolazione», evidenzia Kluit. «La popolazione palestinese di Gaza è confinata in uno spazio sempre più ristretto, senza possibilità di fuga e senza tregua da bombardamenti e attacchi, e le cosiddette zone di sicurezza non ne offrono alcuna», continua la parlamentare.

«Esorto ancora una volta Israele a interrompere immediatamente l'uccisione della popolazione di Gaza», dice Kluit, sostenendo che «la comunità internazionale deve ora adempiere al suo dovere di dire la verità e seguire gli obblighi legali previsti dalle convenzioni di Ginevra, compresa la convenzione sul genocidio».

13:55
13:55
Da giugno il disarmo dei campi palestinesi in Libano

Il disarmo dei campi palestinesi in Libano inizierà il mese prossimo, in base a un accordo con il presidente palestinese Abu Mazen in visita oggi nel Paese. Lo ha reso noto un funzionario del governo libanese. Le parti libanese e palestinese hanno concordato di "avviare un piano di attuazione per la rimozione delle armi dai siti, a partire da metà giugno nei campi di Beirut e negli altri campi a seguire, ha dichiarato una fonte anonima all'agenzia Afp.

13:47
13:47
Dall'ospedale Al-Awda di Gaza una richiesta di aiuto

L'amministrazione dell'ospedale Al-Awda, nel nord di Gaza, ha lanciato oggi un appello urgente alle organizzazioni internazionali, chiedendo un intervento immediato per spegnere l'incendio che divampa da giovedì nel magazzino dei medicinali dell'ospedale, in seguito a un attacco aereo israeliano.

Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. L'ospedale ha chiesto alla Croce Rossa, all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e ad altri organismi competenti delle Nazioni Unite di intervenire rapidamente e di coordinarsi con le squadre di protezione civile di Gaza per accedere al sito, situato nella zona di Tel al-Zaatar del campo profughi di Jabalia.

«L'incendio sta ancora bruciando all'interno del deposito di materiale medico dell'ospedale», ha affermato l'amministrazione dell'ospedale in una nota, avvertendo che l'incendio in corso «minaccia di aggravare la già catastrofica crisi sanitaria e mette in pericolo la vita sia dei pazienti che del personale medico».

13:00
13:00
«Muhammed Sinwar e altri capi di Hamas sepolti in silenzio»

Il Wall Street Journal riporta oggi che il leader Muhammed Sinwar e diversi comandanti senior di Hamas sono stati uccisi nell'attacco israeliano del 13 maggio a un bunker sotto l'ospedale Europeo di Khan Younis dove stavano tenendo una riunione.

Fonti arabe e di Hamas hanno riferito al Wsj che l'attacco "ha ucciso importanti personalità lasciando un vuoto tra i vertici dell'organizzazione".

Secondo il quotidiano, Muhammed Sinwar, fratello di Yahya da cui ha ereditato la leadership dopo l'uccisione a ottobre, è stato "sepolto in silenzio" qualche giorno dopo i potenti raid delle Forze di difesa israeliane (Idf), insieme ad altri comandanti di alto rango, tra cui il capo della Brigata Rafah Muhammad Shabana. L'Idf non ha ancora stabilito con certezza se i due siano stati uccisi, ma secondo fonti non ufficiali ritiene che sia così.

Secondo il report i leader dell'organizzazione terroristica si sono riuniti in un tunnel nella città di Khan Yunis per discutere anche dell'approccio ai colloqui sul cessate il fuoco con Israele. L'incontro "si è svolto in violazione delle procedure di sicurezza di Hamas in tempo di guerra, consentendo di fatto a Israele di colpire simultaneamente diversi obiettivi di alto valore", scrive il giornale.

Secondo fonti, "la precisione e la tempistica dell'attacco hanno dimostrato le notevoli capacità di intelligence di Israele". Inoltre, è stato notato che Muhammad Sinwar era attento a mantenere un basso profilo e che solo una manciata di persone era a conoscenza dei suoi movimenti o di come contattarlo. Lavorava principalmente dietro le quinte, motivo per cui lo chiamavano "l'ombra". Hamas avrebbe trovato il suo corpo il giorno dopo l'attacco e lo avrebbe seppellito in una tomba provvisoria in un altro tunnel. L'organizzazione terroristica progetta di trasferire il corpo per una "degna sepoltura" dopo la fine degli scontri.

12:23
12:23
Un centinaio di giuristi spagnoli accusa Israele di genocidio

Un centinaio di giuristi spagnoli, membri del Gruppo di Studi di Politica Criminale (Gepc), ha accusato Israele di aver commesso crimini di guerra, contro l'umanità e genocidio a Gaza. In un comunicato, i penalisti sollecitano Spagna e Unione europea a intervenire nei processi penali internazionali contro Israele e a interrompere tutte le relazioni diplomatiche e commerciali.

L'organizzazione, che include le firme di oltre quaranta cattedratici di Diritto Penale e figure di spicco, come l'ex vicepresidente della Corte Costituzionale, Adela Asua, e il magistrato emerito del Tribunale Supremo, Martin Malin, ha espresso la sua condanna circa la condotta del governo di Netanyahu. I giuristi affermano nella nota che «tutte le notizie disponibili» indicano che l'esercito israeliano ha commesso crimini di guerra contro l'umanità e che esistono «solidi indizi» di un «delitto di genocidio».

I firmatari criticano la «passività dominante» della comunità internazionale, puntando il dito contro gli Stati Uniti per il sostegno economico e militare a Israele, e contro l'Ue per l'«equidistanza» o il «chiaro sostegno» allo Stato ebraico. Allo stesso tempo, criticano «l'insufficiente impegno» del governo spagnolo nella ricerca di una soluzione.

Il Gepc chiede ai Ventisette, in particolare alla Spagna, di adottare misure attive - tra cui la partecipazione a processi internazionali contro leader israeliani - l'applicazione effettiva del principio di giurisdizione universale e un coinvolgimento diretto nella soluzione «politica» del conflitto.

11:59
11:59
«16 morti in attacchi israeliani»

La protezione civile di Gaza ha riferito che 16 persone sono rimaste uccise nella notte in attacchi israeliani in varie zone della Striscia.

Il bilancio "degli attacchi israeliani in diverse zone della striscia di Gaza dopo la mezzanotte arriva a 16 morti", ha dichiarato alla France Presse Mohamed al-Moughayir, un responsabile dei soccorsi.

10:13
10:13
Sanchez a Istanbul, incontrerà il presidente Erdogan

Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, è in visita ufficiale oggi a Istanbul dove vedrà il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, per analizzare, fra gli altri temi, la situazione a Gaza e le aspettative di pace in Ucraina, segnala La Moncloa.

Sanchez parteciperà anche alla riunione del Consiglio dell'Internazionale Socialista, organizzazione di cui è presidente.

Nell'incontro i due leader affronteranno il tema delle relazioni bilaterale anche in vista di un nuovo vertice fra i due Paesi previsto in Turchia, dopo quello che si è svolto a Madrid nel giugno scorso. Il riconoscimento da parte di Madrid dello Stato di Palestina, un anno fa, è stato salutato da Erdogan come "un esempio" per altri paesi.

07:27
07:27
Israele intercetta missile lanciato dallo Yemen

L'aeronautica israeliana ha intercettato un missile lanciato dallo Yemen verso il territorio israeliano. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane (Idf) sul proprio profilo Telegram spiegando che le sirene sono risuonate in diverse parti del Paese, così come previsto dal protocollo che invita i cittadini a seguire le linee guida dell'Home Front Command.

06:31
06:31
Il punto alle 6.00

L'ultimo rapporto delle Nazioni Unite sulla situazione a Gaza stima che l'81% dell'intero territorio della Striscia sia ora all'interno di «zone militarizzate» dichiarate da Israele o sia soggetto a ordini di sfollamento forzato da parte delle forze israeliane.

L'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha identificato una «escalation di attacchi israeliani contro ospedali affollati, edifici residenziali e rifugi per tende a Gaza», oltre alla «distruzione metodica di interi quartieri» nel territorio.

Secondo il rapporto sulla situazione, l'intensificazione dell'assalto israeliano a Gaza - dal recente lancio della campagna militare »I carri di Gedeone« - è stata condotta con «poca, se non nessuna, attenzione... a proteggere le vite dei civili a Gaza».

«L'uso di armi con effetti ad ampio raggio suggerisce un attacco deliberato e indiscriminato», secondo l'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani.