L'oro del Sudan per la Russia: ecco le sanzioni

L’oro del Sudan rischia di costare caro, molto caro a un cittadino russo e a una sussidiaria del famigerato gruppo Wagner, Meroe Gold. L’Unione Europea, infatti, ha sanzionato entrambi i soggetti per, leggiamo, aver facilitato lo sfruttamento della ricchezza aurea del Paese africano. Una misura decisa dopo un’inchiesta della CNN, pubblicata lo scorso luglio, sulle attività dei paramilitari russi.
Nello specifico, Mikhail Potepkin e Meroe Gold - secondo una dichiarazione pubblicata sabato sulla piattaforma legale EUR-LEX – si sono macchiati di «gravi violazioni dei diritti umani, comprese torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi Paesi, tra cui il Sudan».
Potepkin altri non è se non il direttore di Meroe Gold, una società di copertura per le operazioni di Wagner in Sudan. È pure coinvolto nelle attività di M-Invest, la società madre di Meroe. Stando a una dichiarazione del Consiglio europeo, ha un ruolo di leadership all’interno del gruppo Wagner e vanta legami stretti con Yevgeny Prigozhin, il «cuoco di Putin» nonché il volto più famoso della compagnia militare privata.
Lo scorso luglio, appunto, CNN aveva svelato il meccanismo, contorto, attraverso cui Wagner e Meroe operavano in Sudan. Il tutto, va da sé, eludendo le sanzioni statunitensi varate contro il gruppo. L’obiettivo, emerso grazie a testimonianze multiple di funzionari sudanesi e statunitensi, di fatto era il saccheggio delle ricchezze del Sudan: un tentativo di garantire alla Federazione Russa entrate e riserve in un periodo caratterizzato da sanzioni occidentali sempre più stringenti, complice l’invasione dell’Ucraina e la guerra. Entrate necessarie proprio per sostenere lo sforzo bellico al fronte.
Dall’indagine è pure emerso un forte sospetto. Ovvero, che la Russia fosse collusa con la leadership militare del Sudan. Una collusione che ha consentito a Mosca di aggirare il governo sudanese e, soprattutto, di privare un Paese fortemente colpito dalla povertà di centinaia e centinaia di milioni di entrate.
La Russia, in cambio, secondo la CNN ha prestato un forte sostegno politico alla citata leadership militare sudanese, divenuta vieppiù impopolare a causa delle repressioni ai movimenti democratici.
Sebbene Prigozhin abbia sempre smentito i legami di Wagner con il Sudan, il Consiglio europeo ha confermato – in sostanza – quanto affermato dalla CNN nella sua indagine. Meroe Gold, dunque, ha davvero operato come copertura della compagnia militare privata russa. «Attraverso la sua affiliazione con l’esercito sudanese, il gruppo Wagner si è assicurato il diritto di estrarre oro sudanese ed esportarlo in Russia» ha spiegato, sabato, il Consiglio europeo.