L'Ucraina ammette che la situazione è tesa sul fronte orientale

L'Ucraina ha ammesso oggi che la situazione è «tesa» sul fronte orientale, dove un esercito russo «in superiorità numerica» sta spingendo sempre più forte per impadronirsi della località strategica di Chassiv Yar, affrontando le deboli scorte di munizioni ucraine.
Il ministro della difesa ucraino Roustem Umerov ha detto di aver visitato i soldati nella zona in cui si svolgono attualmente i combattimenti. Su questo fronte orientale, dove «la situazione è tesa», le truppe russe, «in superiorità numerica», tentano uno sfondamento «a ovest di Bakhmut», città che hanno conquistato nel maggio 2023 dopo una battaglia particolarmente sanguinosa e distruttiva, ha ammesso.
Poco prima anche il comandante in capo dell'esercito ucraino, generale Oleksandr Syrsky, aveva assicurato che la Russia sta concentrando i suoi sforzi in questa zona per impadronirsi di Chassiv Yar, a circa 20 km a ovest di Bakhmut.
Una tale conquista offrirebbe all'esercito russo la possibilità di avanzare nella regione. La città, arroccata su un'altura, si estende a meno di 30 chilometri a sud-est di Kramatorsk, principale città della regione sotto il controllo ucraino e importante snodo ferroviario e logistico.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio su X, ha ricordato che «in Ucraina aspettiamo da mesi il vitale pacchetto di assistenza e stiamo ancora aspettando un voto al Congresso degli Stati Uniti (...). Non c'è più tempo da perdere. È necessario compiere ogni sforzo per evitare che il male della guerra si diffonda in tutto il mondo, sia in Europa, in Medio Oriente o altrove».
«Sono grato a tutti coloro che se ne rendono conto. Tutti coloro che possono salvare vite umane devono farlo. Chiunque abbia la capacità di limitare il potenziale del terrorismo deve farlo - aggiunge Zelensky -. L'Ucraina, il Medio Oriente e il resto del mondo meritano tutti ugualmente una pace giusta e affidabile».