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«Lukashenko è in condizioni critiche»

Il presidente bielorusso sarebbe stato trasportato d'urgenza al Moscow's Central Clinical Hospital dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Lukashenko è in condizioni critiche»
Red. Online
27.05.2023 08:11
20:58
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Lukashenko in condizioni critiche

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko sarebbe in condizioni critiche. Lo scrive su Twitter l'oppositore Valery Tsepkalo, già candidato alla presidenza del paese, ex ambasciatore negli Stati Uniti e marito di Veronika Tsepkalo, candidata contro Lukashenko nel 2020. «Secondo le informazioni preliminari, soggette a ulteriori conferme, Lukashenko è stato trasportato d'urgenza al Moscow's Central Clinical Hospital dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin. Attualmente è ancora sotto assistenza medica. I principali specialisti sono stati mobilitati per affrontare le sue condizioni critiche», ha scritto su Twitter Tsepkalo.

Secondo quanto sostiene l'oppositore bielorusso, «sono state condotte procedure di purificazione del sangue» e le condizioni di Lukashenko sono state ritenute talmente gravi da sconsigliare il trasferimento. «Gli sforzi orchestrati per salvare il dittatore bielorusso mirano a dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino nel suo avvelenamento», spiega Tsekpalo aggiungendo che indipendentemente dal fatto che si riprenda o meno, «i medici mettono in guardia sulla possibilità di ricadute».

Per questo, spiega l'oppositore bielorusso, «in qualità di rappresentanti del Forum democratico della Repubblica di Bielorussia, esortiamo vivamente i leader occidentali a convocare nei prossimi giorni una sessione strategica per discutere dell'iniziativa 'Elezioni' e di altre misure da intraprendere per garantire il periodo di transizione» perché «lo svolgimento delle elezioni in un momento così critico non solo aiuterà a ripristinare la legge e l'ordine nella futura Bielorussia, ma getterà anche le basi per stabilizzare la situazione ai confini dell'Unione europea e del mondo».

18:13
18:13
Berlino, ingiustificata l'espulsione dei tedeschi

Il ministero degli esteri tedesco ha definito «incomprensibile» e «ingiustificabile» la decisione della Federazione russa di espellere centinaia di dipendenti pubblici tedeschi che lavorano nei settori dell'istruzione e della cultura, che dovranno lasciare il paese entro il 1. giugno. Lo scrive la CNN.

«La data limite fissata dalla Russia entro inizio giugno richiede un taglio importante in tutte le aree della nostra presenza in Russia», si legge nella nota del ministero tedesco.

«Il governo federale - viene aggiunto - è ora preoccupato su come garantire una presenza minima di intermediari in Russia, pur mantenendo anche una presenza diplomatica».

17:33
17:33
Bombe sulla regione di Belgorod, morto un civile

Il governatore della regione di Belgorod, in Russia, Vyacheslav Gladkov denuncia sul suo canale Telegram, citato dalla Tass, un bombardamento ucraino a Shebekino, nel quale un civile è stato ucciso, mentre due minori e un uomo sono rimasti feriti.

«Una persona è stata uccisa. Era una guardia di sicurezza di un'azienda operativa della città e si trovava all'aperto al momento dell'attacco. Tra i feriti ci sono due adolescenti. Una ragazza di 15 anni ha riportato lesioni alle gambe e un ragazzo di 17 anni ha subito una contusione», ha scritto Gladkov concludendo che «un uomo con ferite al cuoio capelluto è stato curato» in ospedale.

16:58
16:58
Pioggia di nuove sanzioni contro i russi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha attuato la decisione del Consiglio di sicurezza nazionale in merito a nuove sanzioni contro 51 persone fisiche e 220 persone giuridiche, tra cui società russe e bielorusse. Lo riporta «Ukrainska Pravda» con riferimento al decreto presidenziale.

Tra i 51 russi sanzionati ci sono scienziati e direttori generali di fabbriche, mentre tra le società colpite ci sono compagnie ferroviarie russe e aziende di riparazioni.

16:15
16:15
«Iniziate le operazioni preliminari per la controffensiva»

Le operazioni preliminari per spianare la strada a una controffensiva contro le forze di occupazione russe sono già iniziate. Lo ha detto il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak in un'intervista al «Guardian».

«È un processo complicato, che non è questione di un giorno o di una certa data o di una certa ora», ha detto Podolyak. «È un processo continuo di liberazione e alcuni processi sono già in corso, come la distruzione delle linee di rifornimento o gli attacchi a depositi dietro le linee».

Secondo Podolyak «l'intensità sta aumentando, ma ci vorrà un periodo di tempo piuttosto lungo», prevedendo che man mano che la controffensiva prenderà slancio, ci saranno più incursioni in Russia da parte di gruppi ribelli russi simili al raid nella regione di Belgorod all'inizio di questo settimana.

Su questo punto, il consigliere ha ribadito che i gruppi russi non hanno agito su ordine di Kiev, che in ogni caso non li ha ostacolati poiché «siamo profondamente solidali con qualunque movimento di protesta in Russia».

12:39
12:39
«Centinaia di dipendenti pubblici tedeschi devono lasciare la Russia»

«Centinaia di dipendenti pubblici tedeschi devono lasciare la Russia, tra cui diplomatici, insegnanti e dipendenti del Goethe-Institut. Ma non è detto che questa sia la fine dell'escalation diplomatica di Mosca»: lo scrive il quotidiano bavarese Süddeutsche Zeitung titolando «La dichiarazione di guerra diplomatica di Mosca». La Russia ha ridotto a 350 individui il personale delle istituzioni tedesche nel paese.

Centinaia di dipendenti pubblici tedeschi che lavorano nei settori dell'istruzione e della cultura dovranno lasciare la Russia in seguito a una richiesta di Mosca, ha dichiarato all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) una fonte del governo tedesco. Il personale diplomatico e i dipendenti di istituzioni pubbliche come l'organizzazione culturale Goethe-Institut e la scuola tedesca di Mosca dovranno lasciar la Russia entro l'inizio di giugno.

Dall'inizio del conflitto in Ucraina, lo spionaggio russo in Germania è cresciuto a un ritmo raramente eguagliato negli ultimi anni, secondo i servizi di sicurezza tedeschi. A metà aprile, la Germania ha espulso un certo numero di diplomatici russi «per ridurre la presenza dei servizi di intelligence», provocando la reazione di Mosca che ha espulso una ventina di dipendenti dell'ambasciata tedesca.

Nella primavera del 2022, la Germania aveva già espulso circa 40 diplomatici russi che Berlino riteneva rappresentassero una minaccia per la sua sicurezza. Lo scorso ottobre, il capo dell'agenzia tedesca per la sicurezza informatica, Arne Schönbohm, è stato licenziato dopo che le notizie hanno rivelato la sua vicinanza a una società di consulenza per la sicurezza informatica che si ritiene abbia contatti con i servizi segreti russi. Un mese dopo, un ufficiale della riserva tedesca è stato condannato a una pena detentiva sospesa di un anno e nove mesi per aver spiato per la Russia.

11:53
11:53
«Drone colpisce una raffineria di petrolio in Russia»

Secondo il canale Telegram Baza, un drone ha attaccato una raffineria di petrolio nella regione di Tver, nella Russia centrale. Un altro velivolo senza pilota si è schiantato al suolo. I due droni avrebbero volato verso una stazione vicino al villaggio di Erokhino, che serve l'oleodotto Druzhba.

«Il primo drone ha colpito l'edificio del deposito di petrolio, un'esplosione ha danneggiato il tetto e il muro dell'edificio. Il secondo è arrivato mezz'ora dopo», riferisce Baza.

11:20
11:20
Esplosioni nel distretto di Berdyansk occupato dai russi

Poche ore dopo il video del comandante in capo delle forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny che lasciava intendere l'inizio della controffensiva, esplosioni vengono segnalate sui social nel distretto di Berdyansk occupato dalle forze russe.

In particolare le deflagrazioni più forti sono state sentite nel centro della città, nella zona del porto e nei centri Khimik e Vesna, nel villaggio di Novopetrovka, che ospitano «un gran numero di truppe del Cremlino». Lo riportano i media ucraini che pubblicano filmati

10:58
10:58
«I contrattacchi ucraini sui fianchi di Bakhmut potrebbero frenare l'esercito russo»

Secondo l'analisi del think tank statunitense Isw (Institute of the study of war) i continui contrattacchi ucraini sui fianchi di Bakhmut potrebbero complicare l'operazione dell'esercito russo di sostituirsi ai militari di Wagner.

Blogger militari russi hanno affermato che le forze ucraine hanno condotto con successo contrattacchi nei pressi di Orikhovo-Vasylivka (11 km a nord-ovest di Bakhmut) e Klishchiivka (7 km a sud-ovest di Bakhmut).

Un importante blogger militare ha affermato che i contrattacchi ucraini nei pressi di Orikhovo-Vasylivka hanno fatto sì che elementi della compagnia Wagner si ritirassero fino a un chilometro dalle posizioni precedentemente occupate nell'area. E hanno riferito che le forze ucraine hanno catturato posizioni elevate lungo l'autostrada E40 (da Bakhmut a Slovyansk) e che i combattimenti sono in corso nell'area.

Unità ucraine sono avanzate verso Klishchiivka e hanno attraversato il canale Siverskyi Donets, forse minacciando di accerchiare l'insediamento e costringere le forze russe a ritirarsi verso est. Tuttavia, i filmati geolocalizzati pubblicati il 24 e il 25 maggio indicano che le forze russe hanno probabilmente riconquistato posizioni limitate a ovest di Klishchiivka, afferma il report di Isw.

10:55
10:55
«Basta disinformazione, o ci saranno conseguenze per il giornalista Gershkovich»

Una fonte dell'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti ha minacciato che ci saranno «conseguenze» per il giornalista Evan Gershkovich se il Wall Street Journal continua a pubblicare «disinformazione» sulla Russia, come riporta la pubblicazione Meduza.

«Se il Wall Street Journal continua le sue attività non pertinenti al giornalismo e pubblicando disinformazione sulla Russia, ciò significherà che gli editori non sono interessati al destino del loro corrispondente Evan Gershkovich», si legge nel messaggio pubblicato da Ria Novosti. Secondo la fonte dell'agenzia di stampa russa, nei giorni scorsi il Wsj ha pubblicato «una serie di articoli con affermazioni false riguardanti la Russia».

Evan Gershkovich è stato arrestato alla fine di marzo a Ekaterinburg, dall'inizio di aprile è in custodia cautelare nel carcere di Lefortovo a Mosca. Il 23 maggio, un tribunale di Mosca ha prorogato di tre mesi l'arresto.

08:28
08:28
«La Russia prepara una provocazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia»

La Russia «sta preparando una provocazione su larga scala alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con una simulazione di incidente». Lo ha riferito l'intelligence militare ucraina, riporta Ukrinform.

«A tal fine, verrà effettuato un attacco direttamente sul territorio dell'impianto nucleare. Successivamente, sarà annunciata una fuga di emergenza di sostanze radioattive. L'Ucraina sarà come sempre incolpata dell'incidente», ha affermato il Gur, secondo cui l'obiettivo dei russi far scattare «un'indagine dettagliata durante la quale tutte le ostilità saranno interrotte», in modo da avere tempo per «riorganizzarsi».

Secondo l'intelligence di Kiev, per nascondere il più possibile le loro azioni, gli occupanti hanno interrotto la rotazione del personale della missione di monitoraggio permanente dell'Aiea.

«Lo scopo di questa azione è spingere la comunità internazionale a condurre un'indagine dettagliata, durante la quale tutte le ostilità saranno interrotte. In questo modo, i Rashisti sperano di ottenere la tanto attesa pausa, che servirà a riorganizzare il contingente di occupazione e fermare la controffensiva ucraina», afferma la direzione principale dell'intelligence e il ministero della Difesa dell'Ucraina.

08:11
08:11
IL PUNTO ALLE 8

Il comandante delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny ha pubblicato un video su Telegram che lascia intendere l'inizio della controffensiva: il filmato mostra i soldati ucraini che si preparano alla battaglia, recitando una preghiera. «È ora di riprenderci ciò che è nostro», ha detto Zaluzhny. Intanto il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza Oleksy Danilov, che fa parte del gabinetto di guerra, ha dichiarato alla BBC che l'Ucraina è pronta a lanciare la controffensiva e ha sottolineato che il governo ucraino non ha «il diritto di sbagliare» sulla decisione perché è una «opportunità storica che non si può perdere».

Intervistato dal Corriere della Sera, il consigliere di Zelensky Mykhailo Podolyak ha dichiarato«Qui stanno piovendo missili sugli ospedali. Parlare di compromesso ora porterà solo altri morti in Ucraina». In merito alla proposta cinese - riconoscimento dei territori occupati dalla Russia - ribadisce: «La nostra 'formula di pace' prevede come primo passo la completa rimozione dei gruppi armati russi dal territorio dell'Ucraina entro i confini del 1991».

«È ovvio - dice ancora - che non sosterremo alcuna opzione che comporti concessioni territoriali. I cosiddetti scenari di 'compromesso' non porterebbero alla pace ma alla prosecuzione della guerra e a un aumento significativo della pressione terroristica sull'Ucraina. Ma non solo. Vedremmo un'ulteriore militarizzazione della Russia e nuove aggressioni ad altri Stati».

Rispetto alle iniziative della Santa Sede «se il Vaticano promuoverà il ritiro delle truppe russe dal territorio dell'Ucraina, chiederà l'accesso e il ritorno di prigionieri militari e civili ucraini e dei bambini rapiti - aggiunge Podolyak - allora accoglieremo con favore tale iniziativa. Se invece la Santa Sede ha una visione diversa, purtroppo, non farà che approfondire la crisi e provocare ulteriori azioni aggressive da parte della Russia».