L'ultima, folle idea della Russia: convertire i Tupolev Tu-214 passeggeri in bombardieri

L'attacco, giorni fa, ha sorpreso il mondo. E, nello specifico, la Russia. La mano? Quella dell'Agenzia di intelligence interna ucraina (SBU). L'obiettivo? Quattro aeroporti militari della Federazione, non solo quelli più vicini al confine ma anche alcune basi a chilometri e chilometri di distanza. I danni inflitti, secondo quanto appreso, sono stati pesanti, se non pesantissimi: le forze ucraine sono riuscite a distruggere o danneggiare fino a 41 velivoli, compresi i bombardieri strategici Tupolev Tu-95, Tu-22 e Tu-160. Di più, a detta di esperti e analisti metà di tutti i bombardieri del Paese è stata distrutta. Di riflesso, la Russia ora ha un disperato bisogno di rimpiazzi.
Fra le idee avanzate in queste ore, riferisce il portale Defense Express, ripreso da aeroTELEGRAPH, c'è anche quella, di per sé assurda, di convertire aerei passeggeri come il Tupolev Tu-214 e lo Yakovlev MS-21 in bombardieri. Una conversione, in ogni caso, complessa. Anzi, estremamente complessa. Sebbene il carico utile massimo di 25 tonnellate e un peso massimo al decollo di 110,7 tonnellate offrano un potenziale teorico, Tu-214 è del tutto privo di componenti cruciali per le missioni di combattimento: rinforzi strutturali, avionica moderna e sistemi d'arma integrati. Le modifiche necessarie, come l'integrazione di lanciamissili, sistemi di puntamento e misure difensive, richiederebbero poi anni e investimenti milionari. Un altro problema, di non poco conto: gli aerei, banalmente, non esistono. La produzione dei nuovi Tu-214, quelli «russificati» e per certi versi nuovi, è stata riavviata solo a causa delle sanzioni occidentali. E non procede certo a ritmi esagerati.
Il Tu-214, come noto, è un'ulteriore evoluzione del Tu-204, con un peso massimo al decollo più elevato. Può ospitare fino a 210 passeggeri. Il vecchio Tu-204 aveva effettuato il suo primo volo nel 1989. La produzione di questo velivolo non è mai stata interrotta completamente, ma per lungo tempo ha operato a livelli ridotti. Il piano del Cremlino, viste le ristrettezze dovute alle sanzioni internazionali e alla necessità di sostituire i velivoli di fabbricazione occidentale presto o tardi, prevede (meglio dire: prevedeva) di produrre circa 115 velivoli bimotore entro il 2030. Il passo da tenere, nelle intenzioni, era il seguente: tre velivoli nel 2023, sette nel 2024, seguiti da dieci nel 2025 e 15 nel 2026. A partire dal 2027, la produzione sarebbe dovuta aumentare a 20 velivoli all'anno. Le cose, in realtà, non stanno esattamente così: il primo esemplare, infatti, al momento si trova in fase di assemblaggio nello stabilimento di Kazan.
Il Tupolev Tu-214, fatte le dovute premesse esiste già in diverse varianti militarizzate, tra cui il Tu-214 R come aereo da ricognizione, il Tu-214 PU per l'agenzia spaziale Roscosmos e il Tu-214 ON attivo nella sorveglianza. Non solo, aeroTELEGRAPH cita anche il Tu-214 SR che funge da aereo governativo e il Tu-214 C, ovvero la versione cargo.