L'ultimo primo ministro comunista della Germania Est

Con Hans Modrow, morto ieri all'età di 95 anni, se ne va l'ultimo, ultimissimo pezzo di DDR. La Germania dell'Est, sì. Già, perché Modrow fu l'ultimo primo ministro (scusate il gioco di parole) comunista della Germania Est. Nello specifico, supervisionò le riforme democratiche che spianarono la strada all'agognata riunificazione tedesca. A dare la notizia è stato il partito di sinistra Die Linke.
«Ieri sera ci ha lasciato Hans Modrow all'età di 95 anni» ha annunciato su Twitter la formazione politica considerata, a tutti gli effetti, l'erede del Partito comunista dell'Est. «Con la sua morte, il nostro partito perde una figura importante». E ancora: «L'intero processo pacifico per arrivare all'unità tedesca è stato un suo risultato. Quella rimarrà la sua eredità politica».
Modrow, in effetti, era considerato un comunista riformista. Salì al governo nel novembre del 1989, poco dopo la caduta del Muro di Berlino. Una volta in sella, invitò nell'Esecutivo forze dell'opposizione. Prima, invece, fu leader della sezione del Partito di Dresda per sedici anni. Fu, soprattutto, una figura alternativa, se così vogliamo, considerata anti-regime. Rifiutò ad esempio i privilegi del Partito – ed erano parecchi – preferendo vivere in un normalissimo appartamento. Sotto il suo governo, in mezzo a crescenti disordini si tennero le primissime elezioni libere della Germania Est. Non solo, durante il suo breve, brevissimo mandato fondò l’agenzia che si occupò della transizione della Germania Est verso un’economia di mercato
Nel 1990, Modrow prese parte ai noti colloqui con l'Ovest. Colloqui incentrati su una possibile «patria unita», indipendente dai due blocchi agli occhi dell'ultimo primo ministro comunista. Sempre nel 1990, in primavera, si tennero le citate elezioni. Modrow guidava la campagna del Partito del socialismo democratico, che conquistò il 16% delle preferenze. Vinse una coalizione di partiti conservatori, decisa a una riunificazione rapida e sostenuta, a Ovest, dal cancelliere Helmut Kohl. La riunificazione vera e propria avvenne il 3 ottobre di quell'anno, meno di un anno dopo la caduta del Muro. Modrow rimase in Parlamento fino al 1994, mentre dal 1999 al 2004 fu europarlamentare. L'ultimo primo ministro dell'Est, in senso assoluto, fu il democristiano Lothar de Maizière.
Modrow, tornando al concetto di «ultimo primo ministro comunista», guidò il Paese dal 13 novembre del 1989 al 12 aprile del 1990: pochi giorni prima dell’inizio del suo mandato, come detto, ci fu la caduta del Muro di Berlino, costruzione che dal 1961 divideva in due la città, all’epoca capitale della Germania Est o Repubblica Democratica Tedesca (DDR). Non si spostò mai, negli anni a venire, da una convinzione: la riunificazione della Germania avvenne in fretta, troppo in fretta.