Lunedì il Giappone ritenta la sua missione sulla Luna

Sull'onda del successo della missione indiana, è previsto per lunedì il lancio del razzo giapponese Jaxa H2-A, che trasporterà un modulo sulla Luna. Dopo i primi test falliti, il Giappone è pronto a un nuovo tentativo, un'impresa che ha riacceso la corsa globale per esplorare il satellite naturale della Terra, dove fino a poco tempo fa solo Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina potevano vantarsi di essere sbarcati con successo.
Inizialmente previsto per sabato 26 agosto, il lancio è stato posticipato prima a domenica 27 e poi a lunedì 28 a causa delle cattive condizioni meteorologiche previste per questo fine settimana presso la base di lancio dell'agenzia spaziale giapponese Jaxa a Tanegashima, nel sud-ovest del Paese.
L'obiettivo della missione è testare una tecnologia di allunaggio ad alta precisione con un lander piccolo e leggero (700-730 kg). Da qui il nome di questo modulo, Slim (Smart Lander for Investigating the Moon), e il suo soprannome di "Moon Sniper".
Il Giappone aveva già tentato lo scorso novembre di far posare sulla Luna un piccolo lander a bordo della missione americana Artemis 1, ma le comunicazioni con 'Omotenashi' ('ospitalità' in giapponese) si erano perse poco dopo il suo arrivo a causa di un guasto delle batterie. Nell'aprile di quest'anno una giovane compagnia privata giapponese, ispace, non è riuscita a far atterrare il suo modulo Hakuto-R, che probabilmente si è schiantato sulla superficie lunare.