Il caso

Ma davvero le truppe nordcoreane in Russia hanno usato Internet per guardare i porno?

Secondo il commentatore del Financial Times Gideon Rachman i soldati avrebbero sfruttato la lontananza da Pyongyang per «ingozzarsi di pornografia» online – Il Pentagono: «Non possiamo confermare»
Red. Online
07.11.2024 15:30

Martedì, il Pentagono ha dichiarato di non poter confermare le indiscrezioni secondo cui le truppe nordcoreane schierate in Russia starebbero approfittando dell'accesso a Internet per consumare, in quantità definite «copiose», pornografia online. Il portavoce del Dipartimento della Difesa statunitense, il maggiore Charlie Dietz, ha spiegato di non poter verificare «alcuna abitudine nordcoreana a navigare su Internet o a svolgere attività ''extracurricolari'' virtuali» in Russia, aggiungendo che il Pentagono si preoccupa solo degli aspetti «più seri» delle relazioni militari della Corea del Nord con la Russia. «Per quanto riguarda l'accesso a Internet, è una domanda che è meglio rivolgere a Mosca» ha spiegato Dietz. «In questo momento, la nostra attenzione rimane rivolta al sostegno dell'Ucraina e alla risoluzione dei problemi di sicurezza regionale più significativi».

Le dichiarazioni del Pentagono sono giunte in risposta a un'indiscrezione riportata, per primo, dal commentatore del Financial Times Gideon Rachman sui suoi canali social. Rachman, nello specifico, ha riferito che le truppe nordcoreane schierate in Russia si stanno «ingozzando di pornografia» grazie alla ritrovata libertà online. Detto che l'accesso a Internet non è del tutto libero in Russia, è decisamente più libero rispetto alla Corea del Nord, fra i Paesi più chiusi al mondo. Pyongyang ha destato preoccupazioni in tutto il mondo, lo scorso ottobre, per la sua decisione di contribuire fattivamente alla guerra di Vladimir Putin. Schierando, appunto, migliaia e migliaia di suoi soldati nel Kursk, la regione russa occupata dall'Ucraina.