Aviazione

Ma possiamo fidarci degli aerei di Boeing?

Il costruttore nordamericano, nonostante le cause dello schianto del volo AI 171 di Air India non siano ancora note, è di nuovo sulla graticola: i dati, tuttavia, non lasciano intendere che rispetto ad Airbus e altri marchi ci sia una «tendenza all'incidente»
©Francois Mori
Marcello Pelizzari
24.06.2025 11:15

C'è un legame fra l'incidente al volo AI 171 di Air India e il fatto che, al momento, Boeing non abbia (ancora) ricevuto comande al Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget? Il fatto che l'aeroplano coinvolto nello schianto, avvenuto poco dopo il decollo ad Ahmedabad, fosse un Boeing 787-8 è bastato per alimentare, una volta di più, i dubbi circa la sicurezza dei velivoli prodotti dal costruttore nordamericano. Eppure, stiamo parlando del primo, primissimo incidente mortale del cosiddetto Dreamliner. Un aereo entrato in servizio nel 2011 e sfruttato da oltre 80 compagnie nel mondo. Il punto, tuttavia, è un altro: Boeing sta pagando, a caro prezzo, quanto successo nel recente passato, nello specifico con il programma 737 MAX. A monte, la domanda delle domande, fronte consumatori o meglio passeggeri, è una: i modelli di Boeing sono davvero meno sicuri rispetto a quelli di Airbus?

Che cosa dicono i numeri

Per rispondere alla domanda, il quotidiano francese Libération – facendo affidamento sui dati del Bureau of Aircraft Accidents Archives, un'organizzazione non governativa basata in Svizzera – ha scavato nelle statistiche degli incidenti aerei. Parentesi: per incidente, nell'aviazione, si intende un evento legato al funzionamento dell'aeromobile che causa danni significativi allo stesso o alle persone a bordo. Secondo la fonte, dal 1. gennaio 2015 si sono verificati 160 incidenti in tutto il mondo che hanno causato, in totale, la morte di 2.553 persone. Degli incidenti avvenuti in questo periodo, 35 hanno coinvolto aerei Boeing, contro i 15 di Airbus. Va notato che la maggior parte di questi incidenti (110, ovvero più di due terzi) ha coinvolto modelli di altri produttori, come Bombardier, Cessna o ATR, solo per citarne alcuni. Questi aerei sono generalmente più piccoli e tendono a essere utilizzati per voli regionali.

Ci sono più Boeing in circolazione

I dati, dunque, sembrerebbero confermare che gli aerei di Boeing sono meno sicuri rispetto a quelli di altri produttori, Airbus in testa. Attenzione, però: la statistica è fortemente influenzata dal fatto che, in circolazione, ci siano molti più aerei di Boeing rispetto alla concorrenza. «Negli anni Ottanta e Novanta la Boeing era ultradominante» ha sintetizzato al riguardo il consulente aeronautico Xavier Tytelman, citato da Le Dauphiné Libéré. Nel 1999, ad esempio, Boeing aveva consegnato 620 aerei, mentre Airbus ne aveva consegnati «appena» 294. Dall'inizio degli anni Duemila, l'equilibrio di potere si è invece spostato. Una stortura, legata a Boeing, è legata al «riciclo» di vecchi modelli in Paesi nei quali la manutenzione non sempre è eseguita correttamente, come l'Indonesia o Cuba. Il che, evidentemente, non aiuta a mantenere le statistiche basse.  

Non finisce qui: se gli incidenti «targati» Boeing hanno avuto il maggiore impatto sulla mente delle persone, beh, è soprattutto perché sono i più letali. I cinque incidenti con il maggior numero di vittime, negli ultimi dieci anni, hanno coinvolto aerei Boeing. E dei dieci incidenti con il maggior numero di vittime, nello stesso periodo, sette hanno coinvolto aerei Boeing, due hanno coinvolto aerei Airbus e uno ha coinvolto un aereo ATR. Prima dello schianto del volo AI 171 di Air India, per intenderci, un altro Boeing era stato protagonista di un incidente a Muan, in Corea del Sud, che aveva provocato 179 vittime su 181 occupanti dell'aereo. Nel 2020, in Iran, un incidente vicino a Sabashahr aveva ucciso tutti i 167 passeggeri e i nove membri dell'equipaggio a bordo. Boeing, per contro, nel caso specifico non c'entrava nulla: la tragedia, si ricorderà, era stata provocata dalla detonazione di un missile lanciato per errore dalla difesa iraniana.  

La questione 737 MAX

Boeing, dicevamo, è sotto i riflettori. Da tempo. Parecchio tempo. Il costruttore, suo malgrado, si trascina appresso una reputazione negativa, se non pessima, a causa degli incidenti legati al programma 737 MAX. Nel 2018, a ottobre, un 737 MAX 8 si era schiantato in mare dieci minuti dopo il decollo a Giacarta, in Indonesia, uccidendo 189 persone. Cinque mesi più tardi, nel marzo del 2019, un altro MAX si era schiantato pochi minuti dopo il decollo uccidendo 157 persone. Nei mesi successivi i 737 MAX erano stati messi a terra, Boeing aveva sospeso le consegne e, in seguito, anche la produzione. I voli dei 737 MAX sarebbero ripresi, gradualmente, solo alla fine del 2020.

Secondo Arnaud Aymé, specialista dei trasporti presso SIA intervistato da BFMTV, le tragedie del 737 MAX hanno avuto un effetto «lente di ingrandimento». Della serie: quando di mezzo c'è un aereo Boeing, l'incidente automaticamente sembra sospetto. Gli incidenti che hanno coinvolto i due Boeing 737 MAX 8, nel 2018 e nel 2019, erano legati a un problema di progettazione del sistema MCAS, che dovrebbe impedire il beccheggio dell'aereo verso il basso. Boeing, in ogni caso, ha pagato e sta pagando anche per gli errori commessi dai suoi fornitori o dalla scarsa manutenzione effettuata dalle compagnie. 

Il mezzo più sicuro

Tytelman, concludendo, ha spiegato che «il 737 MAX non ha più alcun problema e gli aerei sono perfettamente sicuri, così come gli A330 sono perfettamente a posto nonostante l'incidente di Rio-Parigi. Non c'è alcuna differenza di sicurezza tra il design di un Airbus e quello di un Boeing». Tutto ok, dunque? Dipende: i dubbi sull'affidabilità di Boeing si sono riaccesi quando, nel gennaio del 2024, su un Boeing 737 MAX 9 di Alaska Airlines una porta di emergenza bloccata permanentemente si era separata, all'improvviso, dall'aereo. Il problema, questa volta, non riguardava la progettazione, ma la produzione dell'aereo. «Mancavano quattro bulloni» aveva osservato l'Agenzia statunitense per la sicurezza dei trasporti (NTSB). Un audit successivo aveva individuato «problemi di non conformità nel controllo dei processi di produzione, nella manipolazione e nello stoccaggio delle parti e nel controllo dei prodotti da parte della Boeing».

Lo shock appena subito con Air India non deve distogliere l'attenzione da un fatto: il trasporto aereo rimane la forma di trasporto più sicura, in termini di numero di chilometri percorsi. Tra il 2000 e il 2024, mentre il numero di passeggeri è triplicato, il numero annuale di morti è calato drasticamente.