Ma quale Arc de Triomphe, ecco l'Arc «de Trump»

Un Arc de Triomphe. O «Arc de Trump», come qualcuno l'ha già ribattezzato. È questo il nuovo progetto del presidente statunitense Donald Trump, che nelle scorse ore ha annunciato l’intenzione di costruire un grande arco trionfale a Washington, ispirato al celebre Arc de Triomphe di Parigi, per celebrare i 250 anni della Dichiarazione d’indipendenza statunitense, che ricorreranno nel luglio 2026.
Apparso per la prima volta la scorsa settimana - in immagini scattate nello Studio Ovale dal fotografo dell'AFP Jim Watson - il modellino tridimensionale dell'arco è stato il protagonista, ieri sera, in una serata di raccolta fondi tenuta da Trump per il già avviato ampliamento della sala da ballo della Casa Bianca.
«L’America ha bisogno di un arco trionfale»
Secondo fonti della Casa Bianca citate da BBC e CNN, l’idea per questo "Arc de Trump" sarebbe nata dal presidente stesso, che avrebbe seguito personalmente ogni fase della progettazione. Il monumento, pensato come ingresso simbolico alla capitale, sorgerebbe su un’area verde all’estremità del Memorial Bridge. Non lontano, insomma, dal Lincoln Memorial. Trump ha descritto il luogo come «lo spazio in cui tutti pensano che dovrebbe sorgere qualcosa», presentando ai sostenitori tre versioni del progetto — piccola, media e grande — e dichiarando di preferire «naturalmente quella più imponente».
Le immagini diffuse mostrano un arco in pietra decorato con colonne, aquile, ghirlande e una figura alata dorata sulla sommità. Lo studio statunitense Harrison Design sarebbe implicato nel progetto, secondo i media americani, che hanno notato la firma dell'azienda in un bozzetto pubblicato da Trump su Truth. L’architetto Nicolas Leo Charbonneau, partner dello studio Harrison Design, ha pubblicato una versione acquerellata dell'arco sui social, con il commento: «L’America ha bisogno di un arco trionfale».
Un punto di vista, evidentemente, condiviso da Trump, che davanti ai partecipanti all'evento ha affermato - alzando il modellino 3D: «Sarà bellissimo, fantastico».
Questione stilistica
D'accordo, ma chi paga? Secondo la CNN, non è ancora chiaro a chi spetti finanziare l'opera. Ma all'evento di fundraising, Trump ha promesso che l'arco sarà finanziato con fondi privati. Ciò che è certo, evidenziano i media internazionali, è che il monumento fa parte di un più ampio piano di trasformazione estetica della capitale con cui Trump intende imprimere il proprio stile all’architettura federale. Fra le altre iniziative figurano il rifacimento dorato della Casa Bianca, la pavimentazione del Giardino delle Rose e la già citata nuova sala da ballo del valore di circa 250 milioni di dollari, il cui finanziamento - ha detto - è «già completamente coperto». Parte dei fondi avanzati potrebbe quindi essere destinata proprio all’arco.
Il presidente ha recentemente firmato un ordine esecutivo che impone l’adozione dello stile classico per tutti gli edifici federali, scoraggiando progetti modernisti o brutalisti. Sebbene il futuro arco non ricada formalmente sotto tale norma, fonti vicine alla Casa Bianca sostengono che «ne rispecchia lo spirito».