Il caso

Ma quale «balena-spia russa»: Hvaldimir era solo un «teppista»

Dal documentario della BBC emergono nuovi dettagli sulla storia del beluga più famoso del web – Secondo le indagini, era stato addestrato dai militari di Mosca nell'Artico per scopi ancora sconosciuti, ma la sua fuga verso la Norvegia è da ricondurre, unicamente, al suo animo ribelle
© Jorgen Ree Wiig, Norwegian Directorate of Fisheries via AP
Red. Online
16.11.2024 20:00

La storia di Hvaldimir, la «balena-spia russa», trovata morta qualche mese fa nella baia di Risavika, si arricchisce di nuovi dettagli. E il merito è del documentario della BBC, che cerca di ripercorrerne il passato. Arrivando sempre più vicino a svelare il mistero di questo simpatico beluga, che per anni ha attirato l'attenzione delle autorità e dei cittadini. 

Ma per capire che cosa sia emerso dalle indagini condotte negli ultimi tempi, è doveroso fare un passo indietro. E partire dalle origini. Ossia dal 2019: anno in cui il beluga fece la sua prima comparsa nell'estremo nord della Norvegia, nella regione del Finnmark. In quell'occasione, Hvaldimir si era fatto notare da alcuni pescatori mentre giocava con le loro barche. In quel frangente, però, si erano anche accorti che il beluga indossava un'imbragature con un supporto per una action camera, su cui svettava la scritta «Equipaggio di San Pietroburgo». Da lì, dunque, le prime convinzioni che la balena appartenesse, in qualche modo, a Mosca. 

Secondo la dottoressa Olga Shpak, però, Hvaldimir non era una spia. O forse, sarebbe più corretto parlare di Andruha. Sarebbe questo, infatti, secondo le ricostruzioni, il nome dato, in origine, al beluga più famoso del web. A detta della dottoressa, l'animale, con ogni probabilità, apparteneva davvero all'esercito russo e sarebbe fuggito da una base navale nel Circolo Polare in Artico. In altre parole, Andruha sarebbe stato addestrato per sorvegliare la base, ma poi sarebbe fuggito verso sud. Non perché fosse una spia, ma un «teppista». 

Questa, secondo le ricostruzioni, sarebbe la versione più fedele della storia di quello che oggi è conosciuto come Hvaldimir. La Russia, dal canto suo, si è sempre rifiutata di confermare o smentire le indiscrezioni. Ma la dottoressa Shpak – che ha lavorato in Russia, studiando i mammiferi marini per anni – si dice «certa al 100%» di quanto ricostruito. La balena, a suo dire, era stata effettivamente addestrata da militari russi. Ma non per essere una spia. 

«Non sappiamo in quale tipo di struttura si trovasse, quindi non sappiamo per cosa sia stato addestrato», ha spiegato la dottoressa Shpak. Precisando, però, che «era molto ovvio che la balena fosse stata addestrata a mettere il naso su qualsiasi cosa sembrasse un bersaglio», dal momento che lo faceva di continuo. Addirittura, ad Hammerfest, dove si spostò per diverso tempo dopo la sua prima apparizione, recuperò uno smartphone finito in acqua.

La dottoressa Shpak, pur non rivelando i nomi delle sue fonti in Russia per una questione di sicurezza, ha dichiarato di aver saputo con certezza che, una volta apparso in Norvegia, la comunità russa dei mammiferi marini ha identificato il beluga come «uno dei suoi esemplari». È qui che è stato possibile ricostruire qualcosa di più del suo passato. «Tramite la rete di veterinari e addestratori è stato inviato un messaggio in cui si rendeva noto che mancava un esemplare di beluga chiamato Andruha». Da qui, grazie alle ricostruzioni della dottoressa Shpak, è stato possibile ricostruire parte della storia della balena. Secondo quanto emerso dalle indagini, Andruha era stato catturato per la prima volta nel 2013 nel Mare di Okhotsk, nell'estremo oriente russo. Quindi, un anno dopo, era stato trasferito da una struttura di proprietà di un delfinario di San Pietroburgo al programma militare nell'Artico russo.  

«Credo che quando addestratori e veterinari hanno iniziato a lavorare nelle acque libere, si sono fidati dell'animale. Non avevano timore che scappasse». Cosa che invece, Hvaldimir-Andruha avrebbe fatto. «Quello che ho sentito dai ragazzi del delfinario commerciale che lo avevano addestrati era che Andruha era intelligente, e si prestava all'addestramento. Ma allo stesso tempo, era un po' un "teppista", un beluga attivo. Quindi non erano sorpresi che fosse scappato».