Italia

Mai così pochi feriti per i botti di Capodanno

Record in positivo per Napoli e provincia: solo 8 contusi, tra cui una donna colpita da un proiettile vagante - Pochi interventi anche nel Milanese, ad Asti un ragazzino è morto per un petardo
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Ats
01.01.2021 07:58

(Aggiornato alle 09.14) Sono stati «soltanto» otto i feriti da botti di Capodanno registrati quest’anno tra Napoli e provincia, tre nel capoluogo e cinque nell’hinterland. Lo scorso anno erano stati 48. Nessuno è in pericolo di vita, sono tutti maggiorenni. Tra le segnalazioni raccolte dalla Questura partenopea in nottata c’è quella di un 30.enne di Camposano (Napoli), feritosi a una mano mentre, intorno alle 4, raccoglieva in strada petardi inesplosi. Non è grave ma sarà denunciato per violazione del coprifuoco. Degli otto feriti registrati tra Napoli e provincia, sei sono stati medicati e dimessi; restano ricoverati una donna di Mugnano raggiunta alla testa da un proiettile vagante, che non sarebbe in pericolo di vita, e un uomo di 57 anni, al Vecchio Pellegrini di Napoli per lo sfacelo di una mano. Lo scoccare del nuovo anno è stato salutato da almeno quarantacinque minuti di fuochi d’artificio, nel capoluogo e nell’hinterland. Una festa ad alto volume di botti, in cui sono stati uditi esplodere molti ordigni ad alto potenziale e si sono registrati comportamenti poco prudenti, come le batterie di razzi fatte partire per mezz’ora da un cortile condominiale di viale Colli Aminei, a Napoli, a pochi centimetri dai cassonetti della spazzatura, con evidente rischio di incendi. Il bilancio dei feriti dice però che alla fine ha avuto la meglio la voglia di festeggiare senza inutili rischi, con il ricorso prevalente a fuochi legali.

Nel Milanese

La fine del 2020, a Milano e nel Milanese, sembra segnare un minimo storico di botti e feriti rispetto alla media. Secondo i primi dati nel passaggio al 2021 si è festeggiato molto meno con circa «la metà degli interventi del 118 per un Capodanno normale»: gli unici due episodi gravi riguardano un uomo che ha perso due dita, ieri pomeriggio, armeggiando un petardo, e due feriti da colpi d’arma da fuoco, entrambi albanesi, nel corso di un episodio - secondo i primi accertamenti - di criminalità. A completare il bilancio di fine anno alcune denunce delle forze dell’ordine per ‘procurato allarme’ nei confronti di soggetti sorpresi a sparare con delle scacciacani, e qualche sanzione per la violazione delle norme anti-coronavirus. Un incendio di un capannone, a Cassano D’Adda (Milano) ha tenuto inoltre impegnate molte squadre dei vigili del fuoco dalle 19.30 di ieri, ma senza alcun legame con i fuochi d’artificio.

Tragedia ad Asti

Capodanno tragico invece ad Asti. Un 13.enne è morto poco dopo la mezzanotte per le lesioni all’addome causate da un petardo. È accaduto al campo nomadi di via Guerra, dove il bambino viveva. Soccorso immediatamente e trasportato all’ospedale, è arrivato al Pronto soccorso già in arresto cardiaco e per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

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