Matrimoni falsi per ottenere permessi di soggiorno, 32 arresti

Quattrocento euro per un matrimonio o una convivenza simulata con cittadine spagnole, per ottenere permessi di soggiorno: un'organizzazione criminale per l'immigrazione clandestina è stata sgominata in un'operazione di polizia che si è conclusa con almeno 32 arresti nelle città di Malaga, Cordoba e Jaen, in Andalusia. Lo rende noto la polizia in una nota.
L'organizzazione favoriva l'immigrazione e altri reati collegati, facilitando l'entrata in Spagna di cittadini di origine magrebina, mediante l'ottenimento in maniera fraudolenta di permessi di residenza o di lavoro per ricongiungimento familiare con cittadine spagnole. A far sospettare gli inquirenti, i nomi ricorrenti di alcune donne che già figuravano in precedenza in attestati di coppie di fatto di cittadini magrebini o di nazionalità marocchina, dei quali era stata regolarizzata la posizione per ricongiungimento familiare.
Fra gli arrestati, persone di diverse nazionalità, spagnola, marocchina e di paesi del Maghreb e un uomo di 43 anni, di origini magrebine, considerato il capo dell'organizzazione e con numerosi precedenti penali per favoreggiamento dell'immigrazione illegale, falso in documenti e appartenenza a organizzazione per delinquere.
La rete, secondo le fonti, contattava i cittadini spagnoli, in gran parte donne residenti a Cordoba, che in cambio di una somma intorno ai 400 euro accettavano di iscriversi al registro civile della città come coppie di fatto di migranti di origine magrebina.