Calcio

Mondiali in Qatar: gli sponsor elvetici mantengono un profilo basso

Le grandi aziende abituate a sponsorizzare queste manifestazioni temono danni alla reputazione, a causa delle polemiche sorte attorno a questo evento
© AP Photo/Hassan Ammar
Ats
13.11.2022 10:04

A pochi giorni dall'inizio dei mondiali di calcio nel Qatar, le grandi aziende abituate a sponsorizzare queste manifestazioni di richiamo preferiscono mantenere un profilo basso.

Troppo elevato infatti il rischio di danni alla reputazione a causa delle polemiche sorte attorno a questo evento, stando alla «SonntagsZeitung» in edicola oggi.

Migros e Coop, spiega il settimanale svizzero tedesco, hanno investito cifre modeste rispetto al passato per il marketing destinato alla coppa del mondo: la prudenza è d'obbligo a causa delle discussioni controverse sorte attorno alla kermesse (vedi per esempio le migliaia di decessi sui cantieri e lo scarso rispetto dei diritti umani, n.d.r.)

Anche il Credit Suisse, da trent'anni sponsor principale della nazionale svizzera di calcio, non intende avviare una campagna di promozione a favore della coppa del mondo. Nel corso degli ultimi mondiali di calcio, la banca ha finanziato per esempio spot pubblicitari - sia alla televisione che sui sociali - prima di ogni partita della nazionale, coinvolgendo anche star del pallone come Xherdan Shaqiri e Granit Xhaka.

Stando al domenicale zurighese, i mondiali di calcio nel Qatar rappresentano un rischio d'immagine per aziende come il Credit Suisse o Coca-Cola che intendono dare di sé un'immagine progressista circa la protezione del clima, i diritti degli omosessuali o delle donne.