Morti da ondate di calore triplicate con il cambiamento climatico

Il recente studio condotto da scienziati dell'Imperial College London e della London School of Hygiene & Tropical Medicine, riportato da Greenpeace, ha rivelato che il cambiamento climatico ha avuto un impatto devastante sugli abitanti delle città europee durante l'ondata di calore della scorsa settimana. Si stima che il numero di decessi causati dalle ondate di calore sia triplicato a causa dell'innalzamento delle temperature, con un aumento di circa 1.500 morti in 12 città europee.
Con uno sguardo attento ai dieci giorni di calore compresi tra il 23 giugno e il 2 luglio, i ricercatori hanno evidenziato come il cambiamento climatico abbia giocato un ruolo fondamentale nell'intensificare l'ondata di calore e nel provocare un aumento significativo dei decessi. Nello studio si afferma che i combustibili fossili hanno contribuito ad accrescere le temperature fino a 4 gradi centigradi in tutte le città prese in considerazione. Secondo le stime, il 65% dei decessi causati dal calore può essere attribuito al cambiamento climatico, con numeri impressionanti come 317 vittime a Milano, 286 a Barcellona, 235 a Parigi, e così via.
Questa allarmante evidenza suggerisce che il costo umano del cambiamento climatico supera di gran lunga altri disastri recenti, come le inondazioni avvenute in varie parti d'Europa. In particolare, il 88% dei decessi associati al cambiamento climatico riguarda gli anziani di 65 anni e oltre. Per porre fine a questa tragica situazione, è urgente che i governi abbandonino i combustibili fossili e si impegnino nella transizione verso fonti energetiche sostenibili. Le grandi aziende del settore fossile devono essere ritenute responsabili dei danni causati dalle loro emissioni incontrollate. Come sottolinea Federico Spadini di Greenpeace Italia, solo attraverso azioni concrete si potrà affrontare con efficacia questa emergenza climatica.