Iraq

Morto Douri, l’ex braccio destro di Saddam Hussein

Il 78.enne, da anni ricercato, aveva sostenuto nel 2013 la creazione dell’ISIS - La notizia del suo decesso, più volte apparsa e smentita negli scorsi anni, sarebbe stata ora confermata dalla figlia stessa del «raìs», Raghad Hussein
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Ats
27.10.2020 17:13

È morto all’età di 78 anni Izzat Douri, ex braccio destro di Saddam Hussein, il presidente iracheno deposto nel 2003 dopo decenni di incontrastato potere in Iraq.

Nelle ultime ore il disciolto partito Baath iracheno ha annunciato sui social network la scomparsa in una località non meglio precisata dell’Iraq «dell’eroico leader» Izzat Ibrahim al Douri, dal 1979 al fianco dell’ex raìs di Baghdad.

«Il cavaliere del Baath è sceso da cavallo», si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Partito Baath, bandito in Iraq dal 2003. Le autorità irachene non hanno finora confermato la notizia della morte di Douri, più volte apparsa nei media negli anni scorsi ma questa volta ribadita da Amman, in Giordania, dalla figlia di Saddam Hussein, Raghad Hussein, in esilio da diversi anni.

Negli ultimi quindici anni la figura di Douri era stata più volte al centro di notizie, non sempre confermate, di una suo piano per tornare al potere in Iraq, alla testa di un redivivo Baath.

Colui che gli Stati Uniti avevano nominato come il «Re di Fiori», in riferimento al famigerato mazzo di carte usato da Washington per dare un valore ai membri del regime di Baghdad, era stato avvistato in passato in Tunisia, in Yemen e nello stesso Iraq.

Proprio dal «triangolo sunnita», a nord di Baghdad e da cui provenivano i membri del clan dei Tikriti a cui apparteneva Saddam Hussein (giustiziato nel 2006), si diceva che Douri dirigesse la guerriglia anti-americana. Da lì, si vociferava, Douri aveva poi sostenuto la creazione dell’ISIS, a partire dal 2013. E questo anche contro le milizie sciite irachene, filo-iraniane, che negli anni scorsi avevano più volte rivendicato l’uccisione di Douri.

Sull’ISIS Douri si era espresso in un video diffuso sui social media nel 2016. L’ex vice presidente iracheno aveva elogiato gli uomini dell’allora «califfo» Abu Bakr al Baghdadi, affermando che lo «Stato islamico» era formato da «eroi». Diversi alti membri dell’ISIS provenivano dai servizi di sicurezza e dal disciolto esercito iracheno di Saddam Hussein.

L’ultima apparizione mediatica di Douri risale però all’aprile dell’anno scorso, quando in un audio-messaggio a lui attribuito l’ex vice raìs iracheno ricordava l’invasione irachena del Kuwait nel 1990, e si scusava pubblicamente con le autorità kuwaitiane per quanto accaduto durante la Guerra del Golfo.