Morto uno dei feriti nell'esplosione a Roma

È morto uno dei feriti nell'esplosione di un deposito di Gpl alla periferia di Roma il 4 luglio scorso. La vittima aveva ustioni diffuse sul 55% del corpo. Nel fascicolo di indagine della Procura di Roma ora potrebbe essere contestato il reato di omicidio colposo.
La vittima era stata sottoposta nella giornata di ieri a un complesso intervento di innesto di cute omologa. «L'equipe medica e chirurgica ha messo in atto ogni possibile trattamento intensivo e specialistico, ma le condizioni cliniche del paziente sono progressivamente peggiorate, fino al decesso, causato dalla gravità delle lesioni riportate», spiega in una nota la Azienda sanitaria locale (Asl 2) esprimendo cordoglio per la morte dell'uomo. Rimane invece ancora in condizioni critiche, ma stabili, l'altro paziente grave, che presenta ustioni sul 25% del corpo in seguito all'esplosione di venerdì scorso nella capitale italiana. La prognosi resta riservata.
L'uomo deceduto oggi era stato soccorso da un carabiniere che lo aveva portato via dalla sua auto già avvolta dalle fiamme. La vittima era stata trasferita al Pronto Soccorso a bordo di una pattuglia dell'Arma. Oggi, intanto presso il reparto di chirurgia del Policlinico Umberto I, il viceispettore Marco Neri e l'Agente Francesco D'Onofrio, i poliziotti che hanno riportato le ustioni più gravi, saranno sottoposti ad intervento chirurgico per ricostruire le parti del corpo rimaste ustionate.
Intanto, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso il suo profondo cordoglio alla famiglia di C. E., il lavoratore tragicamente scomparso in seguito all'esplosione della pompa di GPL a Roma. «La sua morte, avvenuta dopo giorni di lotta tra la vita e la morte, ci colpisce profondamente. Quanto accaduto è una tragedia che richiama l'urgenza di mantenere altissimi gli standard di sicurezza in ogni luogo di lavoro. Mi auguro che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell'incidente», ha dichiarato Rocca.
«Alla famiglia, ai colleghi e a chi gli ha voluto bene va il nostro pensiero e il nostro abbraccio più sincero. Ci tengo anche a ringraziare tutti gli operatori sanitari che, in questi giorni, hanno assistito lui, così come gli altri feriti, con grande professionalità, tenacia e dedizione», ha aggiunto.