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Mosca condanna a 14 anni un impiegato OSCE in Ucraina

Un dipendente della missione Osce nell'Ucraina orientale, Vadym Golda, è stato condannato a 14 anni di carcere per «spionaggio» a beneficio di «servizi segreti stranieri»
Ats
12.07.2024 21:09

Un dipendente della missione Osce nell'Ucraina orientale, Vadym Golda, è stato condannato a 14 anni di carcere per «spionaggio» a beneficio di «servizi segreti stranieri», ha annunciato la procura generale russa.

L'uomo, un 56enne «assistente alla sicurezza della missione speciale di monitoraggio dell'Osce» nell'Ucraina orientale «è stato giudicato colpevole» di «spionaggio» e condannato a «14 anni di reclusione in una colonia penale a regime severo», ha dichiarato la procura in un comunicato.

Secondo l'accusa, Vadym Golda ha raccolto nel 2021, prima dell'attacco russo su larga scala del febbraio 2022, «dati sugli impianti industriali poi colpiti dai missili» ucraini. È stato arrestato nell'aprile 2022.

La procura generale russa specifica nel suo comunicato pubblicato su Telegram che il dipendente dell'Osce ha collaborato con «servizi di intelligence stranieri», senza identificarli e senza fornire prove.

L'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) - creata nel pieno della Guerra Fredda per promuovere il dialogo Est-Ovest - ha «condannato categoricamente» la sentenza e ha chiesto il «rilascio immediato» del suo dipendente e di altri due membri dell'organizzazione, condannati nel settembre 2022 a 13 anni di reclusione dalla giustizia russa. Dall'inizio dell'offensiva militare in Ucraina, le autorità russe hanno aumentato gli arresti per spionaggio, tradimento o collaborazione con l'Ucraina come parte di una vasta campagna di repressione.