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«Mosca ha lanciato il più grande attacco dall'inizio della guerra»

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«Mosca ha lanciato il più grande attacco dall'inizio della guerra»
Red. Online
09.07.2025 06:28
16:38
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Zelensky ringrazia il Papa: «Solo Mosca respinge la proposta di pace»

«Grati per l'incontro e la conversazione molto approfondita con Papa Leone XIV. Apprezziamo tutto il sostegno e ogni preghiera per la pace in Ucraina. La proposta di incontri in Vaticano per fermare l'aggressione russa e raggiungere una pace stabile, duratura e autentica rimane aperta e pienamente possibile. Per ora, solo Mosca sta respingendo questa proposta, così come tutte le altre proposte di pace». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram dopo l'incontro con papa Leone.

«Continueremo - sostiene il leader ucraino - a costruire una solidarietà globale affinché la diplomazia possa continuare a funzionare».

«Ho ringraziato - aggiunge Zelensky - in particolare il Papa per il suo sostegno ai bambini ucraini, in particolare a quelli rimpatriati dalle carceri russe. I bambini ucraini hanno l'opportunità di riabilitarsi e riposare in Italia, e tale ospitalità è estremamente importante. Oggi abbiamo discusso degli ulteriori sforzi del Vaticano per il rimpatrio dei bambini ucraini rapiti dalla Russia.

16:34
16:34
Merz: «Gli attacchi russi sono atti di terrorismo contro i civili ucraini»

«La Russia, notte dopo notte, continua a bombardare massicciamente e in maniera mirata le città in Ucraina». Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz, a Berlino, in conferenza stampa con il segretario della Nato, Mark Rutte. «Si tratta di terrorismo contro la popolazione civile. Questo non ha più nulla a che fare con una guerra contro obiettivi militari», ha aggiunto.

«Vogliamo aumentare la pressione sulla Russia, per fare in modo che torni al tavolo dei negoziati», ha dichiarato Merz. «Dobbiamo rafforzare insieme la difesa aerea ucraina», ha aggiunto. «La Germania continuerà a dare un contributo sostanziale», ha spiegato, sottolineando di non voler fornire «dettagli».

Il cancelliere tedesco ha anche dichiarato che il possibile attacco con il laser da parte della marina cinese contro un aereo tedesco della Bundeswehr è «del tutto inaccettabile».

Merz, che rispondeva a una domanda in conferenza stampa a Berlino con Mark Rutte, ha ricordato che «è stato convocato l'ambasciatore cinese», sottolineando che il ministro degli Esteri non abbia ancora chiuso il rapporto.

14:48
14:48
Il Papa e Zelensky si affacciano dal balcone di Castel Gandolfo

Papa Leone XIV e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si sono affacciati insieme dal balcone delle Ville pontificie di Castel Gandolfo per salutare con un gesto della mano la folla raccoltasi sotto l'ingresso. Il presidente ucraino è arrivato intorno alle 13:30.

Il colloquio tra il Pontefice e Zelensky è durato circa trenta minuti. Il Papa ha accolto il presidente ucraino a Villa Barberini alla soglia di una delle sale con una stretta di mano. Zelensky si è rivolto a Prevost con un «Thank you so much» in inglese, e poi ha fatto un complimento sulla vista fuori dalla finestra di Castel Gandolfo. Quando si sono seduti, Leone ha confermato che Zelensky poteva capire l'inglese e poi ha chiesto: «How are things going?» (come stanno andando le cose?). Zelensky indossava una mimetica nera.

Lasciando Villa Barberini dopo il colloquio con Papa Leone XIV, il presidente ucraino ha rilasciato una breve dichiarazione ai media vaticani ringraziando il Pontefice e «il Vaticano» per l'aiuto e il supporto, «in particolare per riavere i nostri bambini, rubati dalla Russia durante questa guerra, affinché tornino in Ucraina».

In una nota diffusa dopo l'incontro, viene precisato che «il Papa ha riaffermato la disponibilità ad accogliere in Vaticano i Rappresentanti di Russia e Ucraina per i negoziati».

Il Pontefice si è intrattenuto col presidente ucraino «sul conflitto in corso e sull'urgenza di percorsi di pace giusti e duraturi» e nell'incontro si è inoltre «ribadita l'importanza del dialogo come via privilegiata per porre fine alle ostilità».

«Il Papa ha espresso dolore per le vittime e rinnovato la preghiera e la vicinanza al popolo ucraino, incoraggiando ogni sforzo volto alla liberazione dei prigionieri e alla ricerca di soluzioni condivise», conclude la nota.

Lettera russa al Pontefice

Nel frattempo la commissaria presidenziale russa per i diritti umani, Tatyana Moskalkova, ha detto di avere inviato una lettera al Pontefice per chiedere l'assistenza del Vaticano per il ritorno di 30 cittadini russi prelevati dalle truppe di Kiev dalla regione russa di Kursk che attualmente sono tenuti in quella ucraina confinante di Sumy.

La notizia dell'appello coincide con il colloquio a Castel Gandolfo tra Papa Leone XIV e il presidente ucraino, incentrato tra l'altro sul ritorno dei bambini ucraini che le autorità di Kiev accusano Mosca di avere deportato in Russia. Da parte loro i russi respingono le accuse, affermando che i minori sono stati evacuati da zone di combattimento per essere sottratti al pericolo e che vengono restituiti ai genitori o ai tutori legali quando questi vengono rintracciati.

«Oggi - ha detto Moskalkova, citata dall'agenzia Tass - 30 persone sono a Sumy. Abbiamo appena parlato con il Comitato internazionale della Croce Rossa per assicurarci che ricevano tutti gli aiuti umanitari necessari, che ricevano cibo, vestiti adeguati, forniture mediche. E il Comitato internazionale della Croce Rossa li visita. Sono in corso negoziati per il loro ritorno in patria». La commissaria russa ha aggiunto di avere inviato una lettera a Leone XIV con «una richiesta di assistenza» per risolvere il problema, che «contraddice ogni norma e morale».

La stessa richiesta è stata inviata da Mosca alle Nazioni Unite e all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Sia la Santa Sede sia queste organizzazioni «hanno accettato l'appello e hanno detto che faranno del loro meglio» parlandone a Zelensky, ha concluso Moskalkova.

Piano di sicurezza

Intanto, nella capitale italiana è stato imposto un divieto di sorvolo, l'area è stata cinturata e bonificata e nessuna manifestazione è consentita: questo il piano di sicurezza della questura di Roma per l'Ukraine Recovery Conference 2025. Una vera e propria «città congressuale» sarà allestita nelle prossime ore nel cuore del quartiere Eur, con l'interessamento di un perimetro esteso intorno al Centro Congressi La Nuvola, che ospiterà l'appuntamento internazionale.

All'evento - giovedì e venerdì - prenderà parte il presidente Zelensky, nonché 9 capi di Stato, 6 primi ministri e 36 ministri. Al piano operativo concorreranno le forze di polizia, i vigili del Fuoco e l'Ares 118. Sono attesi la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e, in occasione dell'evento conviviale in programma nella serata di domani, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.

Tra gli ospiti dell'evento figurano circa 4'000 contractors, ossia esponenti del mondo dell'imprenditoria provenienti da tutto il mondo, ai quali saranno affidate le sessioni di lavoro per lo più incentrate nella giornata dell'11 luglio.

Il punto è stato fatto nella mattinata odierna nel corso del tavolo tecnico tenuto dal questore di Roma, Roberto Massucci, anche alla presenza di rappresentanti del ministero degli Esteri italiano, dopo il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto ieri dal prefetto Lamberto Giannini.

Area cinturata

Per le esigenze di sicurezza sarà cinturata un'area compresa all'interno della quale l'accesso sarà consentito solo ai residenti o a chi, per motivi di lavoro non procrastinabili, esibirà un titolo idoneo, e comunque solo dopo essere stato sottoposto ai controlli a cura degli operatori di polizia che saranno impegnati a presidio dei singoli varchi.

All'interno dell'area, che sarà transennata sin dalle prime ore della mattina, non saranno consentite attività non compatibili con la natura del rischio dell'evento istituzionale e, in particolare, non saranno consentite manifestazioni in luogo pubblico e/o aperto al pubblico.

Nel perimetro di sicurezza non sarà permesso il transito né la sosta di veicoli privati, così come sarà interdetto il transito ed il trasporto di merci pericolose così come il transito dei mezzi del trasporto pubblico. Tutta l'area sarà anche tutelata dal divieto di sorvolo e vedrà l'impiego di assetti speciali delle Forze di polizia e dell'Esercito italiani.

La «città congressuale» non sarà concentrata sul centro congressi La Nuvola, ma si estenderà fino a ricomprendere il palazzo dei Congressi, dove sarà attivo il Media Center ed il Centro accrediti, senza tralasciare il Palazzo delle Civiltà, dove sarà invece allestita una mostra tematica.

Gli uffici aperti al pubblico della prefettura di Roma siti in via Stendhal, così come dell'Archivio centrale dello Stato italiano, nei giorni interessati dall'evento resteranno chiusi all'utenza. Sempre per le esigenze dell'evento, resterà interdetta la stazione della metropolitana Eur Fermi, mentre sarà attiva la stazione della Metropolitana Palasport.

14:45
14:45
Zelensky incontrerà a Roma l'inviato Usa Kellogg

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà a Roma, a margine della Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina che si terrà domani e dopodomani, l'inviato speciale del presidente americano Keith Kellogg. Lo riferisce il portavoce Sergej Nikiforov, come riporta RBC-Ucraina.

Intanto, dopo essere atterrato stamani nella capitale italiana, Zelensky si è recato a Castel Gandolfo, dove è stato accolto a Villa Barberini, dove risiede papa Leone XIV, dal picchetto d'onore della Guardia svizzera per poi avere un colloquio con il pontefice. È la seconda volta che i due si incontrano, la prima era stata nel corso della messa di inizio pontificato il 18 maggio.

Nel pomeriggio il leader ucraino ha in programma una visita dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.

14:05
14:05
Cremlino «tranquillo» sulle frasi di Trump contro Putin

Donald Trump è conosciuto per usare «uno stile rude nelle frasi che usa», ma a proposito di questo il Cremlino è «tranquillo». Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov commentando i toni sempre più aspri usati dal presidente americano nei confronti del suo omologo Vladimir Putin, accusato tra l'altro di dire «stronzate». Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

«Siamo abbastanza tranquilli su questo. Innanzitutto, Trump, in generale, ha uno stile piuttosto duro nelle frasi che usa e così via», ha detto Peskov secondo l'agenzia Interfax. «Affrontiamo la questione con calma. Ci aspettiamo di proseguire il dialogo con Washington e la nostra linea per riparare le relazioni bilaterali gravemente danneggiate», ha detto ancora il portavoce di Putin.

Questi ha poi affermato di non sapere «se è una fake news o no» la notizia della CNN secondo la quale Trump in un incontro nel 2024 con i donatori avrebbe detto di avere minacciato di bombardare Mosca se Putin avesse attaccato l'Ucraina.

«Ci sono molte fake news oggi, spesso ci sono più fake news che informazioni reali - ha detto Peskov, citato da Ria Novosti -. Quando analizziamo questa o quella notizia partiamo da questo presupposto».

14:05
14:05
Zelensky intende effettuare la rotazione degli ambasciatori «in tutti i paesi

Il ministro degli esteri ucraino Andriy Sybiha ha affermato che il presidente Volodymyr Zelensky intende effettuare la rotazione degli ambasciatori «in tutti i paesi, sia del G7 che del G20», inclusi gli USA. Lo riporta l'«Ukrainska Pravda» confermando il cambio per l'ambasciatrice dell'Ucraina negli Stati Uniti Oksana Markarova.

Sybiha ha affermato di aspettarsi «decisioni sul personale» nel corpo diplomatico ucraino nel prossimo futuro. «Probabilmente dovremo aspettarci circa 20 decreti», ha detto il ministro degli esteri.

14:00
14:00
Arrestate due presunte spie cinesi

Il controspionaggio del servizio di sicurezza ucraino (SBU) ha reso noto di avere arrestato a Kiev due cittadini cinesi che avevano tentato di rubare documentazione classificata sul sistema missilistico ucraino RK-360MC «Neptune». Lo ha riferito RBC-Ucraina citando l'SBU.

Una delle due presunte spie sarebbe un ex studente di 24 anni di un'università tecnica di Kiev, mentre un altro sospettato sarebbe il padre di un ex studente che viveva in Cina ma che si recava periodicamente in Ucraina per coordinare personalmente il lavoro di intelligence del figlio.

Secondo l'inchiesta, l'ex studente avrebbe dovuto ricevere la documentazione tecnica sulla produzione dei missile. A tal fine, intendeva reclutare un ucraino coinvolto nello sviluppo delle più recenti armi delle forze della difesa.

«Il controspionaggio dell'SBU ha smascherato la spia nella fase iniziale delle sue attività di intelligence e l'ha arrestato in flagranza mentre consegnava documenti segreti. Il passo successivo è stato quello di arrestare il padre, che avrebbe dovuto consegnare informazioni segrete ai servizi segreti cinesi», aggiunge il controspionaggio.

Durante le perquisizioni sono stati sequestrati i telefoni attraverso i quali i due cinesi coordinavano le loro attività di spionaggio.

14:00
14:00
Colpiti aeroporti militari con missili ipersonici

Il ministero della difesa russo ha detto che negli attacchi della scorsa notte sull'Ucraina sono stati colpiti aeroporti militari con l'impiego di droni e missili, tra i quali gli ipersonici Kinzhal. «Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti», scrive sul suo canale Telegram il dicastero.

Secondo il canale Telegram russo Operazione Z, vicino alle forze armate, sono stati colpiti tra l'altro lo stabilimento Motor a Lutsk, dove vengono riparati motori di aerei, l'aeroporto di Ozernoye nella regione di Zhytomyr, magazzini e nodi logistici nella regione di Kiev e l'area dell'aeroporto di Kharkiv.

Il ministero sostiene inoltre che le sue truppe abbiano preso il controllo del villaggio di Tolstoj, nella regione di Donetsk, nel sud-est dell'Ucraina. Lo riportano le agenzie Tass e Interfax.

13:28
13:28
La CEDU condanna la Russia per «gravi violazioni dei diritti in Ucraina»

La Russia è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Ucraina dal maggio 2014. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) nella sentenza sui ricorsi introdotti ripetutamente dall'Ucraina contro la Russia prima per le sue azioni nell'est del paese e dopo l'invasione cominciata il 24 febbraio 2024.

La CEDU ha spiegato che la sentenza copre i fatti fino al 16 settembre del 2022, data in cui la Russia ha cessato di essere sottoposta alla giurisdizione della Corte di Strasburgo.

«Nel complesso, la vasta mole di prove presentate alla Corte ha presentato un quadro di pratiche interconnesse di condotta palesemente illegale da parte di agenti dello Stato russo - forze armate russe e altre autorità, amministrazioni occupanti e gruppi ed entità armate separatiste - su una scala massiccia in tutta l'Ucraina», afferma la CEDU.

I togati di Strasburgo indicano che tra le pratiche adottate dalla Russia ci sono stati «attacchi militari indiscriminati e sproporzionati e attacchi diretti contro aree residenziali e infrastrutture civili che hanno causato morti, feriti, sofferenze e danni diffusi a proprietà e abitazioni, esecuzioni sommarie di civili e di personale militare ucraino non più in grado di combattere, l'uso dello stupro come arma di guerra».

La Russia deve assicurare il ritorno dei bambini ucraini che ha trasferito sul suo territorio, pratica - che le prove dimostrano oltre ogni ragionevole dubbio - essere stata adottata tra il 2014 e il 2022, afferma ancora la corte di Strasburgo, la quale specifica che «i trasferimenti dei bambini non possono essere qualificati come evacuazioni legittime ai sensi del diritto internazionale umanitario», e che «ci sono prove di maltrattamento di alcuni bambini dopo il loro trasferimento».

Dal 24 febbraio 2022 è divenuto chiaro che l'intento della Russia è sempre stato quello di distruggere lo Stato dell'Ucraina, ha dichiarato il presidente della CEDU durante la lettura della sentenza. Se prima del 2022 Mosca ha agito in modo segreto, dal febbraio di quell'anno è divenuto chiaro quale fosse l'intento delle sue azioni, ha detto.

09:48
09:48
«Mosca ha lanciato il più grande attacco dall'inizio della guerra»

L'Ucraina ha reso noto che la notte scorsa la Russia ha lanciato il più grande attacco di droni e missili dall'inizio della guerra prendendo di mira principalmente la parte occidentale del paese.

L'aeronautica militare ucraina ha precisato che l'esercito russo ha lanciato 728 droni e 13 missili, aggiungendo che i suoi sistemi di difesa aerea hanno intercettato 711 droni e che almeno sette missili sono stati distrutti.

L'«Ukrainska Pravda», citando il sindaco Ihor Polishchuk e il capo dell'amministrazione statale regionale di Volyn Ivan Rudnytskyi, ha riferito che la città di Lutsk, nel nord-ovest dell'Ucraina, è stata sottoposta la notte scorsa al più massiccio attacco delle forze russe con droni e missili dall'inizio dell'invasione. I bombardamenti hanno causato incendi e distruzione, ma al momento non si hanno notizie di vittime.

09:02
09:02
3 morti e 7 feriti in attacco ucraino a Kursk

Tre persone sono morte e altre sette sono rimaste ferite in attacco ucraino che ha colpito la città russa di Kursk, affermano le autorità locali citate dall'agenzia di stampa Tass.

Il governatore regionale ad interim Alexander Khinshtein specifica che le vittime sono tre uomini e che tra i feriti ce ne sono cinque in gravi condizioni, tra cui un bambino di cinque anni. Diverse case nel distretto di Zheleznodorozhny a Kursk sono state danneggiate dai frammenti di un drone ucraino abbattuto, aggiunge il sindaco ad interim Sergey Kotlyarov.

Stando al Ministero della difesa russo, citato dall'agenzia di stampa Tass, le difese aeree hanno abbattuto stanotte 86 droni ucraini su nove regioni, tra cui quella di Mosca.

Intanto il governatore della regione ucraina del Donetsk Vadim Filashkin ha dichiarato che nelle ultime 24 ore tre persone sono state uccise e altre 11 sono rimaste ferite nell'oblast a seguito dei bombardamenti russi. Lo scrive l'«Ukrainska Pravda» precisando inoltre che dall'inizio dell'invasione su vasta scala gli invasori russi hanno ucciso almeno 3'327 civili nella sola regione del Donetsk e rapito almeno 7'491 persone. Filashkin ha poi sottolineato che queste cifre non tengono conto delle vittime a Mariupol e a Volnovakha.

06:41
06:41
86 droni abbattuti stanotte su 9 regioni russe

Le difese aeree hanno abbattuto stanotte 86 droni ucraini su nove regioni russe, tra cui quella di Mosca. Lo rende noto il Ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia di stampa Tass.

06:40
06:40
Hegseth bloccò le armi a Kiev senza avvisare la Casa Bianca

 Il capo del Pentagono, Pete Hegseth, non aveva informato la Casa Bianca prima di dare il via libera allo stop per la consegna di armi all'Ucraina. Lo riporta Cnn, citando alcune fonti.

06:35
06:35
Trump valuta l'invio del sistema di difesa Patriot

La Casa Bianca sta valutando l'invio di un ulteriore sistema di difesa Patriot all'Ucraina. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali l'amministrazione sta valutando anche se altri Paesi possano fornire Patriot a Kiev.

06:29
06:29
Il punto alle 6.00

Gli Stati Uniti invieranno nuove armi all’Ucraina. Lo ha annunciato Donald Trump a margine della cena con Netanyahu alla Casa Bianca, rassicurando anche il presidente Zelensky in una telefonata. Ma da Kiev arriva una richiesta di chiarimento: il ministero della Difesa ucraino ha fatto sapere di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale e chiede stabilità nelle forniture, soprattutto nei sistemi di difesa aerea.

Dietro le quinte, però, il Pentagono resta prudente. Secondo quanto riportato dal Guardian, le scorte di missili intercettori Patriot sarebbero scese al 25% del minimo operativo previsto. Una situazione aggravata dal massiccio utilizzo in Medio Oriente e, più recentemente, durante l’attacco statunitense agli impianti nucleari iraniani, seguito al lancio di missili balistici su Al Udeid da parte di Teheran. Il vicesegretario alla Difesa Stephen Feinberg avrebbe autorizzato il congelamento delle forniture già da settimane.

La tensione sul fronte della sicurezza coinvolge anche il Regno Unito, dove tre giovani sono stati condannati per aver incendiato un deposito ucraino nei dintorni di Londra su mandato di emissari russi legati al gruppo Wagner. Secondo l'accusa, l’attacco avrebbe causato danni per un milione di sterline a un carico destinato a Kiev.