Mosca inserisce l'editrice della testata online Meduza, Galina Timchenko, nella lista degli «agenti stranieri»

La Russia ha inserito l'editrice della testata online Meduza, Galina Timchenko, nella sua famigerata lista degli «agenti stranieri»: lo fa sapere lo stesso giornale citando il ministero della Giustizia di Mosca.
Secondo Meduza, Timchenko viene sanzionata dal governo russo per essersi opposta all'invasione dell'Ucraina e viene accusata di aver partecipato alla creazione di messaggi e materiali di «agenti stranieri» e di aver diffuso «informazioni inesatte volte a creare un'immagine negativa delle forze armate della Federazione russa».
Dall'inizio della guerra in Ucraina è in vigore in Russia una legge bavaglio che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito russo che dovessero essere giudicate «false» dalle autorità e che di fatto vieta di criticare l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe. Il registro degli «agenti stranieri» è la lista nera con cui il Cremlino prende di mira oppositori e attivisti per i diritti umani, ma anche ong e organizzazioni che criticano il governo. L'inserimento nell'elenco impone un severo controllo amministrativo e obbliga a presentarsi con questa etichetta, cosa che ha di fatto costretto diversi enti alla chiusura.
Nel 2022 la Corte europea dei diritti dell'Uomo ha condannato la Russia per aver promulgato nel 2012 la legge sugli «agenti stranieri» spiegando che questa viola il diritto alla libertà d'associazione e quello alla libertà d'espressione.