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«Fino a 9.000 corpi in una fossa comune a Manhush» – Segui il live

Lo sostiene l'amministrazione locale di Mariupol, dopo aver visionato le immagini satellitari – Estonia e Lettonia riconoscono le azioni di Mosca come genocidio – Circa 2.000 soldati ucraini, secondo le agenzie di stampa russe, si troverebbero ancora asserragliati nell'acciaieria Azovstal – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Fino a 9.000 corpi in una fossa comune a Manhush» – Segui il live
Red. Online
21.04.2022 06:45
23:27
23:27
La Federazione bielorussa condanna l'esclusione da Wimbledon

L'esclusione dei tennisti russi e bielorussi dal prossimo torneo di Wimbledon a causa della guerra in Ucraina non fa che «incitare all'odio e all'intolleranza» denuncia la Federtennis bielorussa in una dichiarazione. «La Federazione bielorussa di tennis condanna categoricamente la decisione presa dagli organizzatori di Wimbledon di sospendere i giocatori bielorussi e russi - vi si legge - Tali azioni distruttive non contribuiscono alla risoluzione del conflitto, ma servono solo ad incitare l'odio e l'intolleranza su base nazionale», aggiungendo che si sta consultando con «studi legali internazionali specializzati in diritto sportivo» per garantire il rispetto dei diritti dei propri atleti.

Allo stato attuale, né il russo Daniil Medvedev, numero 2 del mondo che si sta riprendendo da un'operazione d'ernia, né la bielorussa Aryna Sabalenka, numero 4 del mondo e semifinalista la scorsa estate a Londra, saranno in grado di scendere in campo nel tempio del tennis su erba (27 giugno-10 luglio).

22:48
22:48
Lloyd Austin in riunione con i partner della NATO la prossima settimana

Il segretario per la Difesa americano, Lloyd Austin, presiederà la prossima settimana una riunione con i partner della NATO sull'Ucraina presso la base USA di Ramstein, in Germania. Lo ha annunciato il portavoce del Pentagono precisando che all'incontro parteciperanno anche Paesi che non sono membri dell'Alleanza Atlantica ma «la lista dei Paesi invitati non è ancora stata completata». Il tema della riunione non sarà solo lo stato della guerra ma anche «un ragionamento più a lungo termine sulla sicurezza e la difesa dell'Ucraina».

22:42
22:42
Kadyrov: «Mariupol è nostra!»

L'edificio amministrativo dell'acciaieria Azovstal a Mariupol e nel territorio adiacente è sotto il controllo delle forze russe. Lo ha affermato giovedì il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov sul suo canale Telegram. «Mariupol è nostra! La città è stata presa definitivamente e completamente.L'edificio amministrativo strategicamente importante dello stabilimento Azovstal è sotto controllo e tutto il territorio adiacente è stato sgomberato», ha detto Kadyrov, aggiungendo che quel poco che resta dei nazionalisti ucraini «è stato bloccato sotto uno spesso strato di cemento e acciaio all'interno dell'impianto».

22:31
22:31
«Fino a 9.000 corpi in una fossa comune a Manhush»

«Fino a 9.000 residenti di Mariupol potrebbero essere sepolti in una fossa comune a Manhush, una cittadina a 20 chilometri a ovest della città portuale ucraina assediata dalle forze di occupazione russe». Lo sostiene l'amministrazione locale di Mariupol secondo la quale le immagini satellitari della fossa comune pubblicate da Maxar, suggeriscono che lì potrebbero essere sepolte dalle 3.000 alle 9.000 persone. Lo riporta il Kyiv Independent.

In totale, secondo le stime preliminari, fino a 22.000 residenti di Mariupol potrebbero essere già stati uccisi dall'inizio dell'offensiva russa.

22:23
22:23
«Putin ha fallito il suo obiettivo di conquistare Kiev»

«Finora Vladimir Putin ha fallito il suo obiettivo di conquistare Kiev, adesso ha spostato le sue mire sull'est e gli Stati Uniti faranno tutto il possibile per evitare che abbia successo». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un punto con la stampa.

22:22
22:22
I nuovi droni che saranno inviati a Kiev sono d'attacco

«I nuovi droni inviati all'Ucraina, Phoenix Ghost, sono stati sviluppati prima che iniziasse l'invasione e sono progettati per attaccare obiettivo». Lo ha detto il portavoce del Pentagono in un briefing con la stampa sottolineando che «l'obiettivo principale di questi droni è l'attacco». Questi sistemi, ha detto ancora John Kirby, «sono particolarmente adatti al tipo di battaglia che gli ucraini dovranno combattere nell'est».

22:21
22:21
Le nuove forniture USA «possono armare 5 battaglioni nel Donbass»

Le nuove forniture militari annunciate dal presidente americano Joe Biden «possono armare cinque battaglioni ucraini nel Donbass». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che «le armi vengono inviate all'Ucraina e poi sono le forze di Kiev a decidere come utilizzarle».

22:20
22:20
Evacuati 79 residenti di Mariupol

Sono 79 i residenti della città assediata di Mariupol che oggi sono stati evacuati in sicurezza a Zaporizhzhya. Lo ha comunicato Pavlo Kyrylenko, amministratore militare regionale di Donetsk in un post di Telegram ripreso dalla CNN.

Kyrylenko ha affermato che dopo diversi ritardi e tentativi falliti di aprire un corridoio di evacuazione dalla città assediata, «questa è la prima volta dall'inizio del blocco di Mariupol da parte delle forze di occupazione russe che siamo riusciti a evacuare i residenti locali in modo organizzato e portarli in salvo».

Kyrylenko ha detto che quasi 100.000 residenti di Mariupol sono già arrivati a Zaporizhzhya e ha promesso che le autorità ucraine continueranno a lavorare sodo affinché tutti coloro che vogliono fuggire dalla città assediata possano farlo.

Kyrylenko ha riferito che durante i precedenti tentativi di ritirare i civili, le forze russe hanno rotto i loro accordi, costringendo coloro che scappavano a fare affidamento sui trasporti privati. «Questa volta, quattro autobus sono riusciti a lasciare la città assediata in modo organizzato. È molto meno di quanto concordato, ma ci rallegriamo comunque per ogni vita salvata», ha detto Kyrylenko prima di congratularsi con tutti gli sfollati che sono riusciti a fuggire.

22:07
22:07
60 miliardi di dollari per i danni a edifici e infrastrutture

La Banca Mondiale stima in 60 miliardi di dollari i danni agli edifici e alle infrastrutture ucraine a causa della guerra. Lo afferma il presidente della Banca Mondiale, David Malpass, sottolineando che il conto è destinato a salire.

La ricostruzione dell'Ucraina costerà almeno 600 miliardi di dollari, ha affermato dal cano suo il premier ucraino Denys Shmyhal nel corso di un incontro a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale.

22:06
22:06
Assegnati contratti per 30 milioni di barili di petrolio

Il Dipartimento dell'Energia americano ha annunciato di aver assegnato tutti i contratti per i primi trenta milioni di barili di petrolio, del milione al giorno che il presidente Joe Biden ha deciso di sbloccare nei prossimi sei mesi dalle riserve strategiche Usa per fare fronte all'aumento dei prezzi della benzina «causato dalla guerra di Putin».

Lo riferisce la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in una nota sottolineando che è le vendite continueranno. «Si tratta di un passo importante per fare fronte alle carenze di risorse che gli americani stanno affrontando», si legge ancora nella nota.

«Grazie agli sforzi diplomatici 24 ore su 24, i nostri partner si sono impegnati a rilasciare altri 60 milioni di barili», sottolinea ancora la portavoce della Casa Bianca. «Questo è solo l'ultimo risultato degli sforzi dell'amministrazione Biden per fare tutto ciò che è in nostro potere al fine di ridurre i costi per le famiglie americane, inclusa l'accelerazione dello sviluppo energia pulita a basso costo», aggiunge Psaki.

21:54
21:54
Esperti dalla Spagna per indagini sui crimini di guerra

Periti delle forze dell'ordine, specialisti in esplosivi o incidenti nucleari, radiologici, biologici e chimici, medici legali: sono gli esperti che il governo spagnolo invierà in Ucraina per verificare se sono stati commessi crimini di guerra «nell'ambito del conflitto bellico provocato dall'invasione militare ordinata dal presidente della Russia, Vladimir Putin».

Lo confermano comunicati stampa diramati nel tardo pomeriggio dopo che la decisione era già stata preannunciata dal premier Pedro Sánchez nel corso della sua visita odierna a Kiev.

«Il team raccoglierà e analizzerà le prove necessarie per identificare le vittime di possibili azioni contrarie al diritto internazionale, nonché le circostanze in cui si sono verificati tali eventi», si legge in una nota.

21:09
21:09
«L'Ucraina ha bisogno di 7 miliardi al mese»

L'Ucraina ha bisogno di 7 miliardi di dollari al mese per affrontare le «devastanti perdite economiche» inflitte dalla Russia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un collegamento video ai leader del FMI e della Banca mondiale

«L'esercito russo mira a distruggere tutto ciò che può servire da base economica per la vita degli ucraini. Ciò include stazioni ferroviarie, supermercati, petrolio, raffinerie», ha aggiunto.

20:54
20:54
«Probabilmente non si tornerà all'economia pre-pandemia»

Con lo shock della guerra in Ucraina e le sue ramificazioni sugli assetti politici e commerciali globali, l'economia mondiale probabilmente non tornerà ad essere quella di prima della pandemia. Lo ha detto il presidente della Fed Jerome Powell.

«La serie di eventi legati all'Ucraina può portare a una situazione politica ed economica più frammentata», ha detto Powell durante un dibattito durante le riunioni del Fmi a Washington. «Ci sarà certamente un mondo diverso, con inflazione più alta, produttività più bassa, ma anche catene del valore più robuste e resilienti», ha spiegato con un probabile riferimento alle ripercussioni commerciali e ai rapporti dell'occidente con la Russia e la Cina.

17:04
17:04
La carenza di cibo minaccia i Paesi poveri

La guerra in Ucraina sta minacciando milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto donne e bambini, che saranno presto a rischio di malnutrizione: in particolare nei Paesi a basso reddito, l'impatto potrebbe essere irreversibile, con conseguenze anche sulle generazioni future. È l'allarme lanciato sulla rivista Nature da un gruppo internazionale di esperti del consorzio Standing Together for Nutrition e del Movimento Scaling Up Nutrition.

Già prima dell'inizio della guerra 276 milioni di persone si trovavano in urgente bisogno di assistenza riguardo al cibo, secondo una stima del Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite. Cifra che ora rischia di aumentare ancora, a causa di tre fattori principali: la diminuzione della qualità di alimentazione a causa di aumento dei prezzi e ridotta disponibilità, la riduzione della capacità di intervento dei servizi umanitari, e infine il possibile ricollocamento di parte dei budget attualmente dedicati alla lotta alla malnutrizione.

I ricercatori firmatari dell'appello chiedono la cessazione delle restrizioni commerciali che influiscono sull'accesso al cibo, la messa in atto di misure di protezione sociale specificamente studiate per affrontare la malnutrizione, il rispetto degli impegni economici già assunti in merito, sia nei singoli Paesi che a livello globale, e infine un maggiore investimento in sostegni umanitari.

16:36
16:36
«Kiev stima di aver bisogno di 5 miliardi al mese»

L'Ucraina stima di aver bisogno di cinque miliardi di dollari al mese in finanziamenti e «riteniamo la stima ragionevole per i prossimi 2-3 mesi. La comunità internazionale dovrebbe usare le riunioni del Fmi come piattaforma per unirsi e aiutare l'Ucraina a centrare i suoi bisogni». Lo afferma la direttrice generale del FMI, Kristalina Georgieva.

16:05
16:05
Finlandia: aperto il dibattito sull'adesione alla NATO

Il parlamento finlandese ha iniziato formalmente a studiare l'ipotesi di entrare nella NATO, partendo dalla base del libro bianco presentato dal governo.

Il ministro degli Esteri Pekka Haavisto (Verdi) ha ribadito l'importanza del fatto che la Finlandia e la Svezia che si muovano più o meno di pari passo perché questo renderebbe più facile la preparazione a possibili reazioni della Russia.

Haavisto ha detto che la Russia è diventata meno avversa al rischio e ha dimostrato la sua disponibilità a intraprendere operazioni che comportano un rischio significativo anche per se stessa. È importante, ha sottolineato, che venga riconosciuto il fatto che non ci può essere «un ritorno al passato». 

l primo ministro Sanna Marin (SDP) ha stimato che il tempo delle decisioni è arrivato, ma ha rifiutato di rivelare la propria posizione sulla questione dell'adesione. Il dibattito dovrebbe durare «alcune settimane». Lo riporta l'Helsinki Times.

15:56
15:56
Il Parlamento estende la legge marziale fino al 25 maggio

Il Parlamento ucraino ha esteso di un altro mese fino al 25 maggio la legge marziale, in vigore nel Paese dall'inizio della guerra. Lo riporta Ukrinform.

15:52
15:52
La Lettonia riconosce le atrocità di Mosca come genocidio

La Lettonia ha riconosciuto le azioni della Russia in Ucraina come genocidio. «Il Parlamento lettone ha ufficialmente dichiarato genocidio le atrocità commesse dalle forze russe in Ucraina», ha dichiarato su Twitter il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkēvičs.

Sempre oggi anche l'Estonia aveva riconosciuto ufficialmente le azioni della Russia in Ucraina come genocidio.

15:39
15:39
La Spagna invia un carico di armamenti da 200 tonnellate

La Spagna ha predisposto l'invio all'Ucraina di un carico di armamenti da 200 tonnellate: è quanto annunciato dal premier Pedro Sánchez nel corso della visita odierna a Kiev, dove ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky. Lo riportano diversi media. Sánchez ha aggiunto che si tratta del carico «più grande» finora inviato da Madrid all'Ucraina.

14:55
14:55
L'ONU:«A causa della guerra oltre 7,7 milioni di profughi»

Le Nazioni Unite stimano che gli sfollati interni in Ucraina a causa della guerra siano oltre 7,7 milioni, fuggiti dalle loro case e rimasti all'interno del Paese. La cifra resa nota dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite è in aumento rispetto a quella di 7,1 milioni, diffusa lo scorso 5 aprile.

13:46
13:46
L'Estonia è il primo Paese a riconoscere le azioni di Mosca come genocidio

L'Estonia è diventato oggi il primo Paese a riconoscere ufficialmente le azioni della Russia in Ucraina come genocidio. Lo riporta il media on line ucraino in lingua inglese Kyiv Independent.

«Il parlamento estone ha approvato una risoluzione che definisce l'aggressione della Russia e i successivi crimini di guerra contro l'Ucraina un atto di genocidio e ha esortato altri Paesi a fare lo stesso», scrive il media in un tweet.

12:46
12:46
«La guerra può finire con colloqui diretti tra Zelensky e Putin»

La guerra in Ucraina «può finire con colloqui diretti» tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello russo Vladimir Putin: lo ha detto oggi il capo dell'ufficio presidenziale di Kiev, Mykhailo Podolyak, secondo quanto riporta l'emittente televisiva statunitense CNN.

Colloqui diretti tra Zelensky e Putin sono possibili, ha sottolineato l'alto funzionario: «Questo è ciò su cui stanno lavorando oggi il team di avvocati, consulenti e il gruppo negoziale della parte ucraina», ha aggiunto. «Di conseguenza, speriamo che le posizioni del presidente Volodymyr Zelensky siano estremamente forti in questi colloqui».

Nel frattempo, Podolyak ha detto che aspetta di valutare come evolverà nei prossimi giorni l'offensiva militare russa nell'est dell'Ucraina. I russi «hanno abbastanza risorse, abbastanza missili, purtroppo continuano a bombardare le nostre città. Hanno ancora uomini e attrezzature e non si preoccupano che vengano distrutte nei nostri campi. Quindi aspettiamo ancora un po' e poi potremo giudicare le posizioni delle parti, in primis quella del presidente dell'Ucraina, nei futuri incontri bilaterali», ha precisato Podolyak, secondo il quale entro una settimana e mezza sarà più chiaro come la situazione potrebbe evolvere.

12:03
12:03
«Oltre 1000 corpi di civili negli obitori della regione di Kiev»

Negli obitori della regione di Kiev si trovano attualmente i corpi di oltre mille civili. Lo ha indicato all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) un responsabile ucraino.

«1020 corpi di civili, unicamente civili, sono (negli obitori) della regione di Kiev», ha detto la vicepremier Olga Stefanichyna parlando dalla città di Borodianka, a nordovest di Kiev.

11:25
11:25
La Germania prepara uno «scambio circolare» di armi pesanti

La Germania sta per attuare quello che viene definito uno «scambio circolare» di armi pesanti verso l'Ucraina. Come riporta il quotidiano tedesco di economia e finanza Handelsblatt, la ministra della difesa Christine Lambrecht ha confermato l'operazione.

Da informazioni dell'agenzia di stampa tedesca Dpa, la Slovacchia sta per mandare un'ampia spedizione dei suoi carri armati da combattimento T-72 all'Ucraina e, a quel punto, Berlino manderà in cambio in Slovacchia veicoli corazzati da combattimento della fanteria Marder e veicoli di trasporto truppe Fuchs.

Il motivo è che i T-72 di produzione sovietica sono già utilizzati dall'esercito ucraino e non richiedono una vasta formazione supplementare per l'uso.

Secondo le informazioni di Dpa provenienti da ambienti governativi, la Slovacchia avrebbe però anche chiesto come ricambio alla Germania attrezzature più moderne come il carro armato da combattimento tedesco Leopard 2, il veicolo corazzato Boxer 2 e il veicolo corazzato da combattimento della fanteria Puma.

10:25
10:25
Turchia: «Nella NATO alcuni vogliono che la guerra continui»

Il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha sostenuto che alcuni Paesi della NATO vorrebbero che il conflitto tra Mosca e Kiev andasse ancora avanti per rendere la Russia più debole.

«Alcuni Paesi all'interno della NATO vorrebbero che la guerra continuasse, vogliono che la Russia diventi più debole», ha affermato Cavusoglu, durante un'intervista con l'emittente televisiva CNN Turk, senza menzionare alcuno Stato in particolare.

Ankara fa parte dell'alleanza atlantica e da quando è esploso il conflitto tra Mosca e Kiev ha tentato di mediare tra i due fronti, pur condannando l'invasione della Russia definendola «inaccettabile».

In Turchia si è svolto il primo incontro tra i ministri degli esteri di Russia e Ucraina, Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba, dall'inizio delle ostilità, mentre nelle scorse settimane delegazioni di Mosca e Kiev si sono incontrate a Istanbul per colloqui.

09:43
09:43
Mosca: «Mariupol è sotto il nostro controllo»

La città di Mariupol è sotto il controllo russo. Lo dice il ministro della difesa della Russia Sergej Shoigu, citato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.

Circa 2000 soldati ucraini sono assediati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol e restano asserragliati dentro il centro siderurgico, aggiunge, sempre citato da Interfax.

Secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa TASS, il presidente Vladimir Putin ha annullato l'operazione per prendere d'assalto l'acciaieria con lo scopo di salvare le vite delle truppe.

Dal canto suo Shoigu afferma che serviranno ancora tre-quattro giorni per completare le operazioni nell'acciaieria. Il ministro della difesa avrebbe parlato in questi termini nel corso di un incontro con Putin, riporta Interfax.

Sempre secondo questa agenzia, Putin afferma che tutti coloro che si arrendono ai soldati russi a Mariupol hanno la garanzia che la loro vita sarà risparmiata.

Putin ha detto che «la liberazione di Mariupol è un successo», stando a quanto scrive l'agenzia di stampa France-Presse (AFP).

Dalla città sarebbero stati sfollati 142.000 civili, ha indicato Shoigu.

09:20
09:20
«Oltre 21.000 soldati russi uccisi da inizio guerra»

Sono almeno 21.000 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, stando all'esercito di Kiev.

Nel loro ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, le forze armate ucraine indicano inoltre che dopo 57 giorni di conflitto si registrano anche 172 aerei da caccia abbattuti, oltre a 151 elicotteri e 166 droni.

Kiev afferma poi di aver distrutto 829 carri armati russi, 393 pezzi di artiglieria, 2118 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, quattro sistemi di missili balistici, 136 lanciamissili, otto navi, 1508 veicoli, 76 autocisterne e 67 unità di difesa antiaerea.

09:19
09:19
«Avanti con l'evacuazione di Mariupol»

Continuano anche oggi le operazioni di sfollamento di civili da Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram.

A Mariupol «oggi continuiamo a sfollare donne, bambini e anziani», afferma Vereshchuk, precisando che l'imbarco sugli autobus inizierà alle 14.00 ora locale. «La situazione della sicurezza è difficile. Potrebbero esserci dei cambiamenti», ha aggiunto. Si attende invece l'arrivo dei «quattro autobus di evacuazione» riusciti a lasciare la città ieri lungo il corridoio umanitario: «Hanno passato la notte a Berdyansk e ora sono diretti a Vasylivka. Li stiamo aspettando presto a Zaporizhzhia».

Intanto, nove cadaveri di civili sono stati trovati a Borodyanka, nella provincia di Kiev, alcuni con «segni di tortura», ha riferito la polizia della capitale ucraina ieri sera. «Queste persone sono state uccise dagli occupanti russi e alcune delle vittime mostrano segni di tortura», ha accusato il capo della polizia locale Andrey Nebytov su Facebook.

Boroyanka è stata, secondo Kiev, la scena di «massacri di civili» in marzo, quando le forze russe hanno occupato la città. Ieri il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha visitato la cittadina: «La storia non dimenticherà i crimini di guerra commessi qui», ha detto.

09:00
09:00
«Le forze russe avanzano su Kramatorsk»

«Le forze russe stanno ora avanzando dalle aree di base nel Donbass verso Kramatorsk», nell'est dell'Ucraina, «che continua ad essere oggetto di persistenti attacchi con i razzi». Lo scrive il ministero della difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento dei servizi segreti diffuso su Twitter.

«Le forze russe vogliono probabilmente dimostrare di aver compiuto successi significativi prima delle loro celebrazioni annuali del giorno della Vittoria il 9 maggio», prosegue il ministero, precisando che «questo potrebbe condizionare la velocità e la forza con cui tentano di condurre le operazioni nel periodo che precede questa data».

In questo scenario proseguono da parte dei russi attività aeree per fornire un supporto ravvicinato dai cieli all'offensiva nell'Ucraina orientale, «per sopprimere e distruggere le capacità della difesa aerea ucraina».

08:12
08:12
Oltre 24 miliardi dal G7

I ministri delle finanze del G7 hanno annunciato un impegno per un ulteriore sostegno all'Ucraina da più di 24 miliardi di dollari per il 2022 e oltre, aggiungendo che sono pronti a fare ancora di più se necessario. Sul fronte della «guerra economica» interviene però a gamba tesa il presidente cinese Xi Jinping: la Cina si oppone a «sanzioni unilaterali, doppi standard e giurisdizione a braccio lungo», afferma.

06:46
06:46
Il punto alle 06.00

È il 57. giorno di guerra in Ucraina e i combattimenti continuano con grande intensità nell'est e sud del Paese. Le truppe russe assediano ancora Mariupol, mentre circa 120 mila persone, ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, si trovano ancora intrappolate nella città. Ed è proprio per soccorrere i civili e i soldati ancora asserragliati nel centro portuale che l'Ucraina si è detta pronta a tenere un «round speciale» di negoziati con la Russia proprio a Mariupol: «Senza alcuna condizione. Siamo pronti a tenere un "round speciale di negoziati" a Mariupol», ha twittato il negoziatore ucraino e consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak. Un altro negoziatore ucraino chiave, David Arakhamia, ha riferito che lui e Podolyak «sono pronti ad arrivare a Mariupol per tenere colloqui» e «una proposta è stata avanzata per tenere negoziati diretti, sul posto, sull'evacuazione della nostra guarnigione militare». Un comandante della marina ucraina che combatte a Mariupol ha detto che le sue forze sono «forse di fronte agli ultimi giorni, se non ore», mentre un altro ultimatum russo alle restanti truppe ucraine in città per arrendersi o morire è scaduto senza una capitolazione di massa. 

Nel suo ultimo discorso Zelensky ha sottolineato nuovamente la carenza di armi pesanti nel suo esercito, cosa che impedirebbe di risolvere la situazione a Mariupol. «Abbiamo due strade per porre fine a ciò che sta accadendo nella città. La prima comporta armi serie e pesanti. La seconda via è quella diplomatica, ma finora la Russia non ha accettato». Il presidente si è detto comunque cautamente ottimista sulla collaborazione internazionale: «I nostri partner sembrano aver capito meglio di cosa ha bisogno la nostra nazione, e di quando l'ha bisogno», ha affermato riferendosi all'intensificazione delle sanzioni e all'invio di armi pesanti.

Le truppe russe, nel frattempo, hanno preso il centro di Rubizhne, nella regione di Lugansk, a riferirlo è la CNN. Video verificati dall'emittente statunitense mostrano i soldati del Cremlino entrare a Rubizhne e nel vicino villaggio di Kreminna. I video arrivano dopo che l'amministratore militare regionale aveva già sottolineato come l'80% della regione di Lugansk sia caduta sotto il controllo russo.

Mosca, intanto, ha testato un missile balistico intercontinentale: il ministero della difesa russo ha affermato di aver condotto un lancio di prova del missile intercontinentale Sarmat. Il test è stato effettuato nella regione di Arkhangelsk, nel nord della Russia, e il missile è stato lanciato verso il sito di Kura, nell'estremo est del Paese. Gli Stati Uniti sono stati avvisati prima del test missilistico e lo hanno seguito da vicino. «Tali test sono di routine», ha detto l'addetto stampa del Pentagono John Kirby.

Gli Stati Uniti, dal canto loro, preparano nuovi aiuti per l'Ucraina. Ad affermarlo è stata la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. In progetto, riferisce la CNN, un nuovo pacchetto di aiuti militari da 800 milioni di dollari. Nove sanzioni, inoltre, sarebbero in cantiere.