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«Né Israele né Hamas governeranno la Striscia di Gaza nel dopoguerra»

Lo ha dichiarato il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant, in visita negli Stati Uniti – Secondo fonti egiziane Israele potrebbe avviare l'operazione a Rafah a metà aprile o ai primi di maggio – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Né Israele né Hamas governeranno la Striscia di Gaza nel dopoguerra»
Red. Online
27.03.2024 06:29
19:30
19:30
Gli USA: «Stiamo riprogrammando incontro con delegazione Israele»

L'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha concordato di riprogrammare l'incontro della sua delegazione con gli Usa su Rafah: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, aggiungendo che gli Usa stanno lavorando per definire la data.

18:42
18:42
Il capo militare di Hamas: «Marciate per la Palestina»

Hamas ha pubblicato un appello di Mohammed Deif, il comandante delle Brigate Ezzedin al-Qassam, in cui fa appello alle masse arabe e palestinesi a «cominciare una marcia per la Palestina».

«Cominciate adesso, non domani, verso la Palestina - si dice nella registrazione diffusa su Telegram - e non lasciate che restrizioni, confini o regolamenti vi privino dell'onore di partecipare alla liberazione della Moschea di al-Aqsa» a Gerusalemme.

L'appello in viva voce è contenuto in un video in cui si vede una carta geografica della Palestina, la bandiera nazionale e una sagoma fissa.

Deif è considerato la mente militare dell'attacco del 7 ottobre a Israele. Quel giorno stesso Hamas diffuse un suo appello in cui parlava dell'attacco ai kibbutz, definito operazione «Alluvione al-Aqsa». In passato Deif è stato più volte oggetto di attacchi mirati - sette - da parte di Israele ma si è sempre salvato pur restando gravemente ferito.

16:22
16:22
Altre dimissioni al dipartimento di Stato USA per Gaza

Una funzionaria del dipartimento di Stato USA che lavorava sulle questioni relative ai diritti umani in Medio Oriente si è dimessa oggi per protestare contro il sostegno degli Stati Uniti alla guerra di Israele a Gaza. Lo riporta il Washington Post. È l'ultimo esempio di dissenso tra il personale governativo e l'amministrazione esploso a causa delle politiche di Joe Biden.

Annelle Sheline, 38 anni, da un anno era funzionaria per gli affari esteri presso l'Ufficio per la democrazia, i diritti umani e il lavoro, e in un'intervista ha affermato che il suo obiettivo era promuovere i diritti umani in Medio Oriente e Nord Africa, un lavoro complicato dalla guerra di Israele a Gaza e da una serie di implicazioni morali, legali, di sicurezza e diplomatiche per gli Usa. Sheline ha detto di aver cercato di sollevare preoccupazioni internamente con dispacci di dissenso e nei forum del personale, ma alla fine ha concluso che era inutile «finché gli Stati Uniti continuano a inviare un flusso costante di armi a Israele». «Non ero più in grado di svolgere davvero il mio lavoro - ha aggiunto -. Cercare di difendere i diritti umani è diventato semplicemente impossibile».

Si tratta dell'addio per protesta di più alto livello dopo quello nei mesi scorsi di Josh Paul, alto funzionario del dipartimento di Stato coinvolto nei trasferimenti di armi a governi stranieri.

16:15
16:15
Secondo fonti egiziane Israele potrebbe avviare l'operazione a Rafah a metà aprile o ai primi di maggio

Secondo il giornale libanese «al-Ahbar» - legato agli Hezbollah - fonti egiziane ritengono che Israele potrebbe avviare l'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, o alla fine di Ramadan, a metà aprile, o ai primi di maggio. Il rapporto - che non ha trovato alcun riscontro in Israele - fa seguito alla chiusura delle trattative tra le parti a Doha.

Secondo le fonti, l'azione militare a Rafah avrebbe una durata di 4-8 settimane e sarebbe accompagnata in anticipo dall'evacuazione della popolazione civile sfollata a Rafah verso il centro della Striscia, come ammesso da Israele stesso, secondo precise indicazioni dell'esercito.

15:54
15:54
«11 palestinesi uccisi a Rafah»

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che 11 civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano contro la casa della famiglia Dhair nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza.

Un aereo da caccia israeliano, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, ha preso di mira anche una casa appartenente alla famiglia al-Hamayda a Rafah, provocando diversi feriti tra i suoi residenti.

13:39
13:39
«Israele utilizza il riconoscimento facciale a Gaza»

Israele «utilizza tecnologie di riconoscimento facciale nella Striscia di Gaza». Lo hanno confermato al 'New York Times' (Nyt), in forma anonima, tre funzionari israeliani, ripresi dai media locali. Le fonti - ha proseguito il quotidiano - hanno spiegato che si tratta «di un piano sperimentale e costoso per effettuare la sorveglianza di massa, che include la raccolta e la catalogazione dei tratti facciali dei palestinesi a loro insaputa e senza la loro approvazione».

L'uso della tecnologia - hanno aggiunto - è stato effettuato allo scopo di cercare ostaggi israeliani. Ma - ha ammesso secondo il quotidiano americano una delle fonti - a volte sono stati identificati come terroristi di Hamas residenti della Striscia che non avevano nulla a che fare con la fazione islamica.

13:24
13:24
«Morte almeno 32.490 persone a Gaza»

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 32'490 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre cinque mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende almeno 76 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che i feriti ammontano a 74'889.

12:29
12:29
Hamas non crede all'annuncio sulla morte di Marwan Issa

Hamas non crede all'attendibilità dell'annuncio relativo alla morte a Gaza di Marwan Issa, il numero 2 dell'ala militare della fazione a Gaza, diffuso ieri dal portavoce militare israeliano Daniel Hagari. «Non prestiamo fiducia alla versione fornita dagli occupanti», ha affermato Izzat a-Resheq, un membro dell'ufficio politico di Hamas. «Quello che conta per noi è la versione delle Brigate Ezzedin al-Qassam», il braccio armato di Hamas.

Secondo Hagari, Issa - definito da Israele il braccio destro del comandante supremo di Hamas, Mohammed Deif, ed una delle menti della strage del 7 ottobre - ha trovato la morte due settimane fa nel bombardamento di un tunnel militare a Nusseirat, nel settore centrale della striscia di Gaza. Da allora Israele ha proseguito la raccolta di informazioni nel tentativo di confermare la sua morte, di cui ieri si è detto certo. Al-Resheq ha replicato che queste affermazioni sono dubbie e potrebbero essere collegate «alle difficoltà che gli occupanti incontrano nel tentativo di raggiungere gli obiettivi che si sono prefissi».

08:50
08:50
«Almeno 30 razzi dal Libano verso Israele»

Una salva di almeno 30 razzi è stata lanciata dal Libano verso la città di Kiryat Shmona nel nord di Israele. Lo ha fatto sapere l'esercito. I media hanno riferito che l'Iron Dome ha intercettato alcuni dei razzi mentre altri hanno colpito siti della città causando danni alle proprietà.

Une persona - secondo le stesse fonti - è stata tratta fuori dalle macerie di un edificio industriale. L'attacco - hanno riferito i media - è stato rivendicato dagli Hezbollah dopo che Israele la scorsa notte ha colpito e ucciso oltre confine un «importante terrorista operativo» di «Jamaa Islamyia» - organizzazione militare libanese legata ad Hamas - in un raid su un complesso militare nell'area di al-Habbariyeh nel sud del Paese. L'organizzazione colpita, alleata di Hamas, ha denunciato la morte di sette suoi membri, definendoli «soccorritori».

08:50
08:50
«Tre palestinesi uccisi in Cisgiordania»

Tre palestinesi sono stati uccisi e altri 7 feriti a seguito di «un bombardamento israeliano» a Jenin nel nord della Cisgiordania. Lo ha riferito la Wafa, che cita fonti mediche del posto.

07:39
07:39
Protesta non autorizzata: arrestati due parenti degli ostaggi tenuti da Hamas

Quattro persone, tra cui due familiari di ostaggi tenuti da Hamas a Gaza, sono state arrestate stasera a Tel Aviv dopo aver bloccato il traffico sull'autostrada Ayalon. Lo riporta il Times of Israel.

La protesta non era stata autorizzata in anticipo dalla polizia, ma ha potuto svolgersi perché organizzata dai familiari degli ostaggi, dice la polizia. Tuttavia, dopo che i manifestanti hanno bloccato il traffico sull'autostrada Ayalon, le forze di polizia hanno iniziato a disperdere la manifestazione, durante la quale quattro manifestanti sono stati arrestati per aver violato l'ordine di dispersione.

06:30
06:30
IL PUNTO ALLE 6

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant, in visita negli Stati Uniti, ha dichiarato che né Israele né Hamas governeranno la Striscia di Gaza dopo la fine della guerra e che dovrà essere costruita un'alternativa locale. Lo riferisce la testata israeliana Haaretz. «Ho discusso con i funzionari americani dell'importanza di mantenere il vantaggio militare qualitativo di Israele nella regione, comprese le capacità aeree e le piattaforme essenziali», ha aggiunto il ministro della difesa.

 Un'organizzazione militante libanese strettamente legata al gruppo palestinese Hamas ha detto che sette persone sono state uccise in un attacco notturno nel sud del Libano.

Parlando all'AFP in condizione di anonimato, in quanto non autorizzato a parlare con i media, un funzionario di Jamaa Islamiya ha detto che «sette soccorritori» sono stati uccisi in un attacco ad un centro di emergenza a Habariyeh vicino al confine israeliano.