No sleep for Ice: a Los Angeles si protesta con le pentole

Le proteste davanti agli edifici federali di Downtown sono terminate, ma a Los Angeles si è aperto un nuovo fronte di resistenza contro gli agenti dell' immigrazione che compiono retate nella contea dal 6 giugno. Da giorni, i manifestanti si riuniscono sotto gli hotel in cui alloggiano gli agenti dell'Immigration and Customs Enforcement di stanza in città. Per rovinargli il sonno, cantano e battono pentole durante la notte, spesso incoraggiati anche da Los Jornaleros Del Norte, una band che gira su un camion cantando classici della musica latina e intonando «chinga la migra».
Questa «guerrilla» ha costretto gli agenti a fare le valigie all'Ac Hotel di Pasadena, a nord della metropoli, dove la direzione esasperata ha chiesto loro di andarsene. Le proteste si tengono ogni giorno in città e nelle località circostanti (vicino all'aeroporto Lax, a Monrovia e Arcadia, più a est, e addirittura a Coachella, nel deserto). Nascono con il passaparola di chat e gruppi di attivisti, ma sono sostenute anche dalle associazioni dei lavoratori del settore: gli impiegati degli alberghi interessati spesso disertavano il lavoro per paura di essere arrestati e quelli rimasti hanno raccontato che gli insoliti ospiti esigevano «in modo aggressivo informazioni sullo status migratorio delle persone che pulivano le loro camere o cucinavano i loro pasti», ha detto Jose Madera, direttore del Pasadena Community Job Center, un centro per lavoratori a giornata.