«Non avete piloti a bordo?»: quando il controllore capisce Roma per toma

Il controllo del traffico aereo, in Francia, alcune settimane fa ha vissuto momenti di panico. Il motivo? Un guasto alle toilette di bordo su un Embraer E190 di TAP, compagnia di bandiera portoghese, in viaggio da Lisbona a Nizza. A bordo, 106 passeggeri. Il guasto ha spinto i piloti a chiedere un approccio accelerato: di mezzo, sia chiaro, non c'era alcuna emergenza. La richiesta, per contro, è stata inoltrata per risolvere al più presto un problema piuttosto spiacevole e, soprattutto, per consentire ai passeggeri di accedere al più presto a un bagno.
Qualcosa, però, è andato storto. Durante la conversazione con il controllo del traffico, infatti, la parola toilet – pronunciata in cabina – è stata interpretata diversamente dal controllore: pilot, proprio così. Ovvero, pilota. Il risultato? Come ha sottolineato il portale aeroTELEGRAPH, un botta e risposta degno dei Monty Python. Surreale, eppure vero. La pilota, come si può sentire nel video pubblicato da PYOK, ha dovuto mantenere i nervi saldi, anzi saldissimi di fronte ai continui malintesi del controllore.
Così la pilota: «Per sua informazione, abbiamo un problema con i servizi igienici a bordo. Non funzionano e dobbiamo atterrare a Nizza il prima possibile. Per questo chiediamo una rotta più diretta e una velocità maggiore, se possibile». Il controllore: «Può ripetere la sua richiesta?». La pilota: «Chiediamo una maggiore velocità, se possibile, almeno fino al livello di volo 100, e una rotta più diretta. Su questo volo non abbiamo servizi igienici funzionanti, quindi dobbiamo atterrare il prima possibile per via dei passeggeri». Il controllore: «Capito. Sta segnalando un'emergenza?». La pilota: «No, non stiamo segnalando un'emergenza. Chiediamo solo assistenza in questa situazione, cioè una rotta più diretta e più velocità, se possibile».
Sebbene l'inglese, utilizzato durante la conversazione, come da prassi, fosse parlato bene da entrambi gli interlocutori, il risultato è appunto stato al limite dell'assurdo. Di nuovo la pilota: «Non abbiamo servizi igienici. Nessuna delle toilette è funzionante, quindi i passeggeri devono atterrare il prima possibile per potersi scaricare». Il controllore, sempre più nel panico: «Solo per essere sicuri: il vostro autopilota è fuori uso?». La pilota: «No, signore, il nostro pilota automatico funziona perfettamente. Il nostro problema riguarda i bagni. Ma al momento non ha importanza. Non stiamo segnalando nulla. Dobbiamo solo atterrare, tutto qui». Il controllore: «Il vostro pilota ha un problema medico?». La pilota, armandosi di tutta la pazienza possibile: «Signore, lo ripeto: non abbiamo un problema medico. È solo che non abbiamo toilette. Ma ora non importa: dobbiamo solo atterrare. Vi spiegherò meglio quando saremo a terra».
Il pasticciaccio, oramai, era servito. Il controllo del traffico aereo, pensando non vi fossero piloti in grado di far atterrare l'aereo a bordo, hanno attivato per precauzione la modalità di emergenza. Ancora il controllore: «Stato di allarme, stato di allarme, stato di allarme per un aeromobile per il quale sospettiamo che il pilota non sia più in grado di controllarlo». La pilota: «Le nostre operazioni sono normali, signore. Vorremmo continuare l'avvicinamento normalmente». Il controllore, a questo punto quasi sorpreso: «Ha detto prima che non c'era nessun pilota a bordo». La pilota: «Non ho detto questo. Continueremo a parlare a terra. Ora vogliamo solo volare».
Alla fine, l'Embraer E190 di TAP è atterrato in sicurezza a Nizza. La situazione, a bordo, è stata sempre sotto controllo: nessuno, ovviamente verrebbe da dire, è rimasto ferito. Detto ciò, e per riprendere aeroTELEGRAPH, possiamo immaginare dove siano stati i passeggeri non appena hanno potuto lasciare l'aereo.