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Non è più reato coltivare la canapa in casa

Fa discutere la decisione della Cassazione - La sentenza pone però dei rigidi paletti
© CdT/Zocchetti
Red. Online
27.12.2019 19:15

Non è penalmente punibile chi in casa coltiva piantine di marijuana per uso personale: con una decisione adottata appena prima di Natale, le Sezioni Unite della Cassazione cambiano linea rispetto alla propria decisione del 2008 sulla coltivazione di piante dalle quali siano ricavabili sostanze stupefacenti, e mettono fine alle successive oscillazioni della giurisprudenza delle singole sezioni della Suprema Corte.

Una sentenza che ha suscitato scalpore nella Penisola, soprattutto tra i partiti di destra. I giudici, in attesa che il Parlamento faccia una legge che fissi quantitativamente le regole sul possesso e la vendita della cannabis, hanno fissato rigidi paletti.

Hanno infatti sottolineato che lo stupefacente ‘homemade’ - può anche non trattarsi di sola cannabis - deve essere di «modestissimo quantitativo», coltivato con «rudimentali tecniche» per cui sono al bando fertilizzanti e impianti di irrigazione, pure così comuni su terrazzi e balconi. Il consumo delle piantine è riservato al solo «coltivatore» diretto, con esclusione di eventuali conviventi e gruppi di amici.