Tensioni internazionali

Notte di bombardamenti sulla Repubblica popolare di Donetsk

Gli attacchi sono iniziati alle 2.16 ora di Mosca (0.16 in Svizzera) e hanno preso di mira l’insediamento di Staromikhailovka - Colpiti anche gli insediamenti di Zaytsevo Yuzhnoye e Spartak, bersagli di colpi di mortaio
© AP/Evgeniy Maloletka
Ats
20.02.2022 08:19

Le truppe ucraine hanno continuano a bombardare per tutta la notte il territorio della Repubblica popolare di Donetsk (DPR) inclusa la città principale dell’autoproclamata repubblica: lo afferma, riferisce la Tass, la missione della DPR presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento (JCCC).

Gli attacchi sono iniziati alle 2.16 ora di Mosca (0.16 in Svizzera) e hanno preso di mira l’insediamento di Staromikhailovka, alla periferia occidentale di Donetsk. Si tratta del sesto bombardamento nell’area dalla mezzanotte russa. Colpiti anche gli insediamenti di Zaytsevo Yuzhnoye e Spartak, bersagli di colpi di mortaio.

Dopo le 3.00 ora di Mosca, secondo la missione, ci sarebbero stati altri sei bombardamenti, e altri due attacchi avrebbero colpito Dokuchayevsk e Yelenkovka alle 4.25 e alle 4.37 ora locale.

Ieri l’altra repubblica separatista, quella di Lugansk, avrebbe subito una cinquantina di attacchi da parte delle truppe di Kiev in violazione del cessate il fuoco, secondo la missione locale presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento (JCCC). Gli attacchi hanno preso di mira - riferisce la Tass - 27 aree residenziali.

Due civili morti durante l’attacco notturno
Due civili della Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) sono rimasti uccisi nel tentativo delle forze armate ucraine di sfondare nel vicino villaggio di Pionerskoye, a 7 km dal confine con la Russia. Lo scrive la Tass che cita la milizia popolare. Uno di loro è un capitano dell’esercito ucraino. Parlando alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha reso omaggio al 34enne capitano, Anton Sidorov, che ha descritto come un patriota e un veterano dell’intelligence.

«È morto a causa del fuoco dell’artiglieria, vietati dagli accordi di Minsk», ha detto Zelenskiy, scrive il Guardian.

«A seguito dell’aggressione dei militanti di Kiev, due civili sono stati uccisi e 5 edifici sono stati distrutti», sostiene. Il dipartimento della difesa della Lpr ha precisato che le forze di Kiev supportate dall’artiglieria hanno attraversato il fiume Seversky Donets e hanno tentato di attaccare le postazioni della milizia popolare. «Ma l’attacco è stato respinto», afferma la milizia.

950.000 residenti nel Donbass chiedono la cittadinanza russa
Sono 950.000 i residenti del Donbass che hanno richiesto la cittadinanza russa, mentre oltre 770.000 l’hanno già ottenuta. Lo riferisce la Tass che cita il deputato della Duma di Stato della regione di Rostov, Viktor Vodolatsky.

«Il numero totale di coloro che hanno presentato domanda è di circa 950.000. Le persone ora continuano a rivolgersi ai servizi di migrazione e a scrivere domande per ottenere la cittadinanza russa», ha aggiunto.

40.000 profughi giunti a Rostov dal Donbass
Sono circa 40.000 i profughi fuggiti dal Donbass e giunti nella regione russa di Rostov. Lo riferisce l’agenzia Interfax che cita Alexander Chupriyan, ministro ad interim per le situazioni di emergenza.

«Più di 40.000 persone, che hanno dovuto lasciare le regioni limitrofe, sono arrivate in Russia. A questo punto sono ospitate principalmente in 92 centri di accoglienza temporanea», ha detto il ministro.

Boris Johnson: «Mosca pianifica la più grande guerra in Europa dal 1945»
Le prove suggeriscono che la Russia sta pianificando «la più grande guerra in Europa dal 1945». Lo ha detto il primo ministro britannico, Boris Johnson, in un’intervista alla Bbc ai margini della conferenza sulla sicurezza a Monaco.

In un certo senso, «il piano è già iniziato», ha aggiunto il premier secondo il quale le truppe russe non stavano solo progettando di entrare in Ucraina da est, attraverso il Donbass, ma dalla Bielorussia e dall’area circostante a Kiev.

Inoltre, il premier britannico sostiene che l’intelligence Usa ha riferito che le forze russe intendono lanciare un’invasione che circonderà Kiev, secondo quanto ha detto il presidente Usa, Joe Biden, ai leader occidentali. Tutte le prove indicano che in un certo senso «Mosca abbia già iniziato», ha detto Johnson alla Bbc.

«Le persone devono capire l’enorme costo in vite umane che potrebbe comportare», ha proseguito. «Temo che il piano che stiamo vedendo è per qualcosa che potrebbe essere davvero la più grande guerra in Europa dal 1945 solo in termini di vaste proporzioni». Le persone devono considerare non solo la potenziale perdita di vite umane degli ucraini, ma anche dei «giovani russi», ha aggiunto il premier britannico.

Mosca: «L’Occidente ragioni, non abbiamo motivi per attaccare»
«Non c’è alcun motivo per la Russia di attaccare nessuno». Lo ha detto il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, il quale ha esortato i partner occidentali a «tornare a essere ragionevoli». Lo scrive il Guardian online.

«Vi esortiamo a porvi la domanda: che senso ha che la Russia attacchi qualcuno?», ha detto Peskov in un’intervista televisiva trasmessa dall’emittente statale Rossia 1.

Il portavoce di Putin ha anche criticato l’Occidente per «non essere molto bravo in storia», sostenendo che la Russia non ha mai invaso un altro Paese. «Vi ricordiamo che la Russia non ha mai attaccato nessuno nel corso della sua storia. E la Russia, sopravvissuta a tante guerre, è l’ultimo Paese in Europa che vuole parlare, anche pronunciare la parola ‘guerra’».

Alla domanda sulla situazione nel Donbass, Peskov ha avvertito che «qualsiasi scintilla, qualsiasi incidente non pianificato o qualsiasi piccola provocazione pianificata può portare a conseguenze irreparabili».

Biden convoca il Consiglio per la sicurezza nazionale
Intanto Joe Biden convocherà oggi una riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale sulla crisi ucraina. Lo rende noto la Casa Bianca, riferendo che il presidente e il suo team per la sicurezza nazionale, da cui è regolarmente aggiornato, ribadiscono che «la Russia potrebbe lanciare un attacco contro l’Ucraina in qualsiasi momento».

«Crediamo che Putin abbia preso la sua decisione. Punto». Lo ha ribadito la vicepresidente Usa, Kamala Harris, durante un briefing con la stampa sulla conferenza sulla Sicurezza di Monaco, riferendosi all’invasione dell’Ucraina. Secondo Harris, l’Europa è sull’orlo di una possibile «guerra».

Le esercitazioni militari di Russia e Bielorussia continueranno
La Bielorussia continuerà le esercitazioni militari con la Russia, che sarebbero dovute terminare oggi. «In considerazione dell’aumento dell’attività militare vicino ai confini e dell’aggravarsi della situazione in Donbass, i presidenti di Bielorussia e Russia hanno deciso di continuare», ha affermato il ministero della Difesa bielorusso in un post su Telegram.

Intanto, la Russia e la Bielorussia hanno formato una task force che combatterà, se necessario. Lo rendo noto il ministro della Difesa bielorusso, Viktor Khrenin, citato dall’agenzia Interfax.

Dopo Putin, Macron a colloquio con Zelensky
Dopo aver parlato con Vladimir Putin, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico con il collega ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo rende noto l’Eliseo. «Il colloquio telefonico con il presidente Putin è durato 1h45. Il presidente sta attualmente parlando al telefono con Zelensky», ha indicato la presidenza francese.

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