Salute

OMS, accordo storico per le future pandemie

L'Accordo definisce i principi, gli approcci e gli strumenti per un migliore coordinamento internazionale: ciò include l'accesso equo e tempestivo a vaccini, terapie e strumenti diagnostici
© KEYSTONE/Magali Girardin
Ats
20.05.2025 11:05

Gli Stati membri dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno formalmente adottato oggi a Ginevra il primo Accordo pandemico al mondo.

«La storica decisione della 78. Assemblea mondiale della sanità è il coronamento di oltre tre anni di intensi negoziati avviati dai governi in risposta agli impatti devastanti della pandemia di Covid-19, e guidati dall'obiettivo di rendere il mondo più sicuro e più equo nella risposta a future pandemie», annuncia un comunicato dell'OMS.

L'Accordo definisce i principi, gli approcci e gli strumenti per un migliore coordinamento internazionale in una vasta gamma di settori, al fine di rafforzare l'architettura sanitaria globale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. Ciò include l'accesso equo e tempestivo a vaccini, terapie e strumenti diagnostici, precisa l'agenzia delle Nazioni Unite.

«Il mondo è oggi più sicuro grazie alla leadership, alla collaborazione e all'impegno dei nostri Stati membri nell'adottare lo storico Accordo pandemico dell'OMS», ha dichiarato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, citato nel comunicato.

«L'Accordo è una vittoria per la salute pubblica, la scienza e l'azione multilaterale. Garantirà che, collettivamente, possiamo proteggere meglio il mondo dalle future minacce pandemiche. È anche un riconoscimento da parte della comunità internazionale che i nostri cittadini, le nostre società e le nostre economie non devono essere lasciati indifesi per non patire nuovamente perdite come quelle subite durante il Covid-19», ha aggiunto Ghebreyesus.

L'Accordo è stato adottato nel corso di una sessione plenaria dell'Assemblea mondiale della sanità, il principale organo decisionale dell'OMS. L'adozione odierna - ricorda il comunicato - fa seguito all'approvazione avvenuta ieri in Commissione con il voto delle delegazioni degli Stati membri dei paesi membri (124 favorevoli, 11 astensioni).

In questo articolo: