Australia

Ondata di solidarietà per «l'eroe di Bondi Beach»

Durante la sparatoria, Ahmed al-Ahmed è intervenuto disarmando, a mani nude, un attentatore - Organizzata una raccolta fondi per lui, rimasto ferito nell'intervento
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Red. Online
15.12.2025 13:05

Continua a crescere la solidarietà attorno ad Ahmed al-Ahmed, il 43.enne che domenica a Bondi Beach ha affrontato a mani nude uno dei due attentatori responsabili della strage durante una celebrazione di Hanukkah a Sydney. L’uomo,  un musulmano proprietario di un negozio di frutta nel sobborgo di Sutherland, è rimasto gravemente ferito durante l’intervento: in un video diventato virale sui social, lo si vede disarmare un uomo armato di fucile, sottraendogli l’arma e impedendo ulteriori spari.

Secondo quanto riportato dall’emittente australiana ABC, un miliardario statunitense ha donato 99.999 dollari australiani – circa 65.000 dollari statunitensi – a una raccolta fondi creata a sostegno di al-Ahmed. Il principale donatore è William Ackman, gestore di hedge fund e amministratore delegato di Pershing Square Capital Management. Gli organizzatori della raccolta hanno spiegato di aver deciso di agire dopo aver assistito a «azioni straordinarie che hanno impedito la perdita di innumerevoli altre vite».

Ma non finisce qui. La campagna ha raccolto oltre 11.300 donazioni in meno di 24 ore, raggiungendo circa 845.000 dollari australiani. Secondo ABC, il gesto di al-Ahmed è stato definito «altruistico, istintivo e innegabilmente eroico», compiuto senza considerare la propria sicurezza.

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha confermato che Ahmed al-Ahmed, proprietario di un negozio di frutta, è rimasto seriamente ferito ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico. «Ha disarmato un attentatore a grande rischio personale», ha dichiarato Albanese, sottolineando come il suo comportamento rappresenti un esempio dei valori di unità e solidarietà della società australiana. Il premier ha ribadito che «non c’è posto in Australia per l’antisemitismo né per l’odio».

Dalla Siria

Secondo un familiare, intervistato dall'emittente australiana, Ahmed al-Ahmed sarebbe stato colpito da due proiettili. È cittadino australiano di origine siriana, proveniente dalla regione di Idlib. Un altro parente ha descritto il suo gesto come un’azione puramente umanitaria, motivata dall’incapacità di restare a guardare persone ferite e in pericolo.

Il padre dell’uomo, Mohamed Fateh al-Ahmed, ha definito il figlio «un eroe dell’Australia», raccontando che in passato aveva prestato servizio nelle forze di sicurezza e che possiede un forte istinto a proteggere gli altri. «Quando ha visto il sangue e le persone a terra, la sua coscienza lo ha spinto ad agire», ha detto in un’intervista ad ABC, esprimendo orgoglio per il gesto del figlio.

L’intervento di al-Ahmed ha ricevuto riconoscimenti anche a livello internazionale. Esponenti politici statunitensi, tra i quali il sindaco eletto di New York Zohran Mamdani, hanno elogiato il suo coraggio, indicandolo come un esempio di risposta civile alla violenza e all’odio.