Paragone espulso dal Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 stelle ha espulso il senatore varesino Gianluigi Paragone. La decisione è arrivata dal cosiddetto «collegio dei probiviri», un organo del movimento che ha il compito di controllare e sanzionare chi viola le regole interne del partito. Il giornalista e conduttore televisivo, negli ultimi mesi, aveva infatti criticato duramente la dirigenza e in particolar modo la leadership di Luigi Di Maio (che ha definito un «accumulatore di poltrone»), oltre ad aver votato contro la legge di bilancio decisa dalla maggioranza, compresi i Cinque stelle.
A prendere le difese di Paragone è però intervenuto Alessandro Di Battista, esponente di spicco del movimento. «Gianluigi è infinitamente più grillino di tanti che si professano tali», ha commentato su Facebook rispondendo ad una attivista, «non c’è mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui. Vi esorto a leggere quel che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell’ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%».
L’allontanamento di Paragone è stato motivato con la votazione da parte del parlamentare della legge di bilancio, con l’astensione in occasione del voto sulle dichiarazioni del premier Giuseppe Conte e per aver violato in generale gli accordi presi al momento della sua candidatura al Senato nelle liste M5S.