Pesci tropicali, fake news filorusse e documenti top secret: chi è Donbas Girl

Si fa chiamare "Donbass Devushka" (Donbas Girl in inglese o "ragazza del Donbass" tradotto in italiano). Ma gli pseudonimi da lei utilizzati sono tanti, tantissimi: CheburekiVibes, MeatballSubZero, YuGopnik, GhostofLugansk. Su Twitter, Telegram e YouTube, la donna si è costruita un notevole seguito divenendo uno dei tanti volti della propaganda russa. E ad essere diffusa era, soprattutto, la sua voce: ben 135 mila gli abbonati ai suoi podcast su Spotify, registrati rigorosamente in inglese con un accento "russo". Ai suoi fan, la donna si presentava come un'ebrea russa residente nella città ucraina occupata di Lugansk. Da qui, secondo la narrativa proposta, trasmetteva fedelmente la propaganda del Cremlino. Niente di più lontano dalla verità. Un'indagine della NAFO, movimento dedicato a contrastare la propaganda e disinformazione russa nato del 2022 (ne avevamo parlato qui), ha smascherato Donbass Devushka: si tratta di Sarah Bils, statunitense 37.enne veterana della US Navy, originaria del New Jersey e residente nello Stato di Washington. Nulla a che vedere con Ucraina e Russia, insomma.
Finita al centro dei "debunker" per la crescente popolarità delle sue trasmissioni, la sua attività si è svelata più importante di quanto preventivato: secondo informazioni raccolte dal Wall Street Journal, la ragazza del Donbass avrebbe giocato un ruolo fondamentale anche nella diffusione degli ormai famosi documenti top secret del Pentagono.
Il ruolo dei pesci
Come si è arrivati a identificare Sarah Bils (reso anche come "Beales")? I media anglosassoni hanno ricostruito la vicenda. Il fatto che Donbass Devushka non sia affatto una donna russa è stato rivelato per la prima volta, come detto, da analisti e attivisti del gruppo di intelligence open-source noto come NAFO. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, uno di loro, Pekka Kallioniemi (ricercatore presso l'Università di Tampere in Finlandia), ha pubblicato sabato una serie di tweet che illustrano le prove, tra cui la corrispondenza della data di nascita della signora Bils nei documenti ufficiali e la sollecitazione di Donbass Devushka ai suoi fan: «Fate donazioni pro-Russia per il mio compleanno».
Ma a giocare un ruolo importante per l'identificazione della donna, rivela il Telegraph, ci sarebbe stato anche l'amore della 37.enne per gli acquari e i pesci tropicali. Oltre all'impegno nel corpo della marina statunitense, Bils era implicata nella gestione di un'azienda che vende pesci tropicali: Cascade Aquatics. Nel 2020, la donna è apparsa in un podcast di Aquarium Co-op, altra catena che si occupa proprio della vendita di animali acquatici e attrezzatura per acquari. Confrontando la voce registrata in questo file audio con il podcast di "Donbas Girl", NAFO è riuscita a risolvere il puzzle. Ad aiutare, anche, un'approfondita analisi dell'arredamento visibile nelle foto pubblicate dagli account della propagandista: identico a quello visibile nei profili di Sarah Bils.

I documenti top secret
Si arriva, così, al dunque. Perché Donbass Devushka è così importante? Cosa la distingue dalle altre migliaia di account fasulli che sostengono il Cremlino? Secondo il Wall Street Journal, la comunità creatasi attorno a questa figura avrebbe giocato un ruolo determinante nella diffusione dei documenti top secret che sarebbero stati trafugati dal giovane aviere Jack Teixeira. I file pubblicati su Discord dalla "talpa" — afferma il giornale statunitense — sarebbero passati inosservati per mesi. Solo dopo la recente condivisione sui canali Telegram di Donbass Devushka i documenti sarebbero divenuti virali fra gli appassionati militari e sostenitori della Russia, con caos annesso.
In un'intervista rilasciata sabato dalla sua casa di Oak Harbor (Washington), Bils ha ammesso di aver raccolto fondi e ospitato podcast sotto il falso nome di Donbass Devushka. La 37.enne, tuttavia, ha anche dichiarato di essere solo un'amministratrice del personaggio, negando dunque responsabilità dirette nella diffusione dei file top secret. A sua detta, sarebbero almeno 15 le persone che, «in tutto il mondo» si occupano di tenere in piedi la figura della finta russa proveniente da Lugansk. E sarebbe uno di questi, «gli altri», ad aver deciso di condividere il materiale sensibile con le proprie decine di migliaia di fan filorussi.

L'idea che dietro a Donbass Devushka ci sia più di una persona è plausibile: lo stesso personaggio — motivando un post di raccolta fondi pubblicato online — si era descritto come un «gruppo di individui dedicati». Ma la figura di Sarah Bils, temono ora intelligence ed esercito statunitense, potrebbe essere stata centrale nella diffusione delle informazioni riservate.
Bils, come detto, faceva parte della US Navy. Promossa alla fine del 2020 al grado di sottufficiale capo (CPO, E-7) tecnico elettronico dell'aviazione, la 37.enne ha lasciato l'esercito nel novembre del 2022, congedata con onore ma degradata a secondo capo (E-5), un addio a suo tempo giustificato con motivazioni mediche. Il problema? Una persona nella sua posizione e grado avrebbe potuto aver accesso a materiali top secret. Tempestato di domande dalla stampa statunitense, il brigadiere generale Patrick Ryder, portavoce del Pentagono, si è rifiutato di rispondere a tutto ciò che riguardava direttamente la figura di Sarah Bils e il suo ruolo nella diffusione dei documenti top secret. Ma ha ammesso che il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha ordinato una revisione delle procedure di accesso, responsabilità e controllo dell'intelligence all'interno del Pentagono per aiutare a prevenire future fughe di notizie.