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Peskov: «Un vertice tra Putin, Zelensky e Trump è improbabile in un prossimo futuro»

Il capo delegazione ucraino, Rustam Umerov, dopo i colloqui a Istanbul: «Mosca tergiversa per creare un'immagine di diplomazia» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Peskov: «Un vertice tra Putin, Zelensky e Trump è improbabile in un prossimo futuro»
Red. Online
03.06.2025 06:19
23:26
23:26
Meloni-Macron: «Sostegno incrollabile all'Ucraina»

«A più di tre anni dall'inizio dell'aggressione russa e all'indomani dei colloqui tra Ucraina e Russia di Istanbul, il sostegno incrollabile e senza esitazioni di Francia e Italia all'Ucraina è ancora più necessario per raggiungere una soluzione equa e duratura, presupponendo al contempo un ambizioso cambiamento di scala nella difesa europea, sia in termini di investimenti che di sostegno alla base di difesa industriale e tecnologica europea». E' quanto si legge nel comunicato congiunto al termine dell'incontro tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron a Palazzo Chigi.

«L'incontro ha inoltre offerto l'opportunità di affrontare altre questioni di sicurezza di rilievo per l'Europa, in particolare in Medio Oriente e in Libia, e di coordinare le proprie posizioni in tema di relazioni transatlantiche, nonché sulla sicurezza economica e commerciale dell'Unione Europea», è scritto ancora nella nota.

19:27
19:27
Nuovo colpo di Kiev, attaccato il Ponte di Crimea

L'esplosione vicino al pilone, la colonna d'acqua che si solleva in aria, i detriti che ricadono nello stretto di Kerch. E a migliaia di chilometri, l'esultanza dei servizi di sicurezza ucraini dell'Sbu, che per la terza volta dall'inizio della guerra hanno rivendicato di aver colpito il Ponte di Crimea, il simbolo dell'occupazione russa dell'Ucraina.

Un modo concreto, ma soprattutto simbolico, di rispondere al nulla di fatto dell'ultimo round di negoziati a Istanbul. E al memorandum russo per la fine della guerra che nelle sue proposte rappresenta una sostanziale richiesta di resa delle forze di Kiev, con la trasformazione del Paese invaso in territorio neutro tra Russia e Occidente.

Secondo l'Sbu, l'operazione per colpire il ponte è durata diversi mesi: per prima cosa, gli agenti hanno minato i pilastri della struttura e alle 04:44 del mattino ora locale, è stato attivato il primo ordigno. Durante l'esplosione, i supporti subacquei del livello inferiore sono stati gravemente danneggiati, sostengono gli ucraini precisando di aver utilizzato per l'attacco 1.100 kg di esplosivo. Come nei precedenti attacchi - nell'ottobre 2022 con un camion bomba e nel luglio 2023 con droni marini - anche stavolta le autorità russe hanno chiuso al traffico il ponte per diverse ore, prima di riaprirlo nel tardo pomeriggio.

Rivendicando l'operazione, Kiev ha voluto comunicare a Mosca che se vuole continuare la guerra, le forze ucraine risponderanno con forza, come già testimoniato dalla maxi operazione che sabato ha portato alla distruzione di 41 velivoli militari russi, compresi bombardieri strategici, fino in Siberia. L'obiettivo del governo di Zelensky e quello di minare le capacità russe di colpire le città ucraine che restano sotto il fuoco: solo nell'ultima giornata, le forze di Mosca hanno attaccato Sumy provocando quattro morti e 24 feriti, prima di rivendicare la conquista di un altro villaggio nell'oblast nordorientale ucraino. In un altro attacco, un raid russo ha colpito un'area residenziale di Kharkiv provocando almeno 2 morti.

«Non un solo giorno la Russia smette di attaccare le città e i villaggi dell'Ucraina», ha ricordato Volodymyr Zelensky, sottolineando come sia «ovvio che senza pressioni da parte del mondo, senza passi decisivi da parte degli Stati Uniti, dell'Europa e di chiunque al mondo abbia potere, Putin non accetterà nemmeno un cessate il fuoco». L'ultimo incontro di Istanbul ha infatti reso ancora più chiaro lo stallo che caratterizza i negoziati per la fine della guerra, con le richieste russe considerate 'non-starter' per Ucraina e alleati occidentali. Compresi gli Usa, che seppure senza commentare in chiaro, hanno espresso tramite funzionari anonimi all'Abc la «delusione» per i risultati dell'incontro in Turchia. «Sarebbe sbagliato aspettarsi decisioni e progressi immediati» nei negoziati, ha commentato da parte sua il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov che guarda al bicchiere mezzo pieno di Mosca, secondo cui «il lavoro è in corso, alcuni accordi sono stati raggiunti a Istanbul, e sono importanti». E continua a escludere al momento un vertice Putin-Zelensky-Trump', «improbabile in un prossimo futuro» e possibili solo come «risultato di accordi già sviluppati a livello tecnico, a livello di esperti».

Interpellato sulla possibilità per Mosca di scendere a compromessi sulle sue richieste, Peskov ha sottolineato che «si tratta di un argomento che rientra nel processo negoziale e che non può essere reso pubblico». Ma a tradire la vera posizione di Mosca è il superfalco di Putin, Dmitry Medvedev, per il quale il memorandum russo e i negoziati «non sono necessari per una pace di compromesso», ma per una «rapida vittoria» di Mosca e «la completa distruzione del governo neonazista» di Kiev. Con queste premesse, Kiev continua a fare pressione perché gli Stati Uniti di Donald Trump cedano finalmente a varare nuove sanzioni contro Mosca. Va in questa direzione anche il viaggio a Washington del capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, che dopo aver lasciato Istanbul ha raggiunto gli Usa per parlare con i funzionari dell'amministrazione Trump «del rafforzamento delle sanzioni contro la Russia, in particolare del disegno di legge del senatore Graham». La proposta stabilisce una tariffa del 500% sui beni importati dai paesi che acquistano petrolio, gas, uranio e altri prodotti russi, ed è pronta ad approdare al Senato Usa già questa settimana, secondo Graham.

18:31
18:31
«Abramovich dia i soldi del Chelsea a Kiev»

Braccio di ferro legale in vista fra Londra e Roman Abramovich, un tempo prototipo dei cosiddetti oligarchi russi del business capaci di farsi spazio nel Regno Unito a colpi d'investimenti miliardari pompati nell'economia d'oltre Manica e accolti a lungo senza particolari scrupoli.

Il governo di Keir Starmer ha infatti rivolto una diffida al miliardario, minacciando di fargli causa in caso di ulteriori ritardi nel concordato versamento all'Ucraina di 2,5 miliardi di sterline frutto della vendita del Chelsea che l'ex facoltoso patron moscovita del club di calcio inglese è stato costretto a cedere dopo essere finito sotto la scure delle sanzioni di guerra per l'asserita vicinanza al Cremlino.

Additato a Londra come tuttora influente presso il presidente Vladimir Putin (nonostante le sue smentite), e ormai lontano dal Regno, Abramovich - che ha la cittadinanza israeliana oltre a quella russa - non è mai stato sanzionato davvero dagli Usa; mentre resta nella lista nera britannica e in quella dell'Ue. Le autorità dell'isola, dove sono attualmente congelati diversi suoi asset e proprietà di lusso, ma dove continuano a circolare liberamente alcuni familiari, gli concessero tuttavia a suo tempo una speciale licenza per liquidare il Chelsea a una cordata a guida americana: a patto che i 2,5 miliardi di proventi depositati a Londra rimanessero vincolati per esser destinati agli ucraini, come egli stesso s'era impegnato a fare. Denaro che il governo Starmer pretende ora sia versato senza altri indugi a Kiev sotto forma di «aiuti umanitari».

L'oligarca - che divide il suo tempo tra Mosca e Tel Aviv, e ha trasferito parte degli affari e delle ricchezze estere fra Turchia ed Emirati, mentre nel Regno Unito è inseguito anche da accuse a scoppio ritardato di elusioni miliardarie di tasse - prende invece tempo, spiegando attraverso i suoi avvocati britannici di essersi in realtà impegnato a donare la somma «a tutte le vittime della guerra in Ucraina»: incluse quelle che vivono nei territori passati sotto il controllo di Mosca.

Di qui la diffida pubblica della titolare del Tesoro della compagine laburista, la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, e del ministro degli Esteri, David Lammy. «Le porte del negoziato restano aperte», scrivono i due, avvertendo però di essere pronti a «ricorrere ai tribunali se necessario». Lammy e Reeves affermano di voler «assicurare che le persone che soffrono in Ucraina possano beneficiare di queste risorse il prima possibile»; non senza dirsi «profondamente frustrati che non sia stato ancora possibile raggiungere col signor Abramovich un accordo» definitivo.

18:24
18:24
La vedova Navalny lancia una nuova tv: Futuro della Russia

L'attivista per la libertà e la democrazia, Iulia Navalnaia, vedova del leader dell'opposizione russo asassinato, Alexei Navalny, ha annunciato oggi a Parigi il lancio di una nuova rete televisiva battezzata 'Futuro della Russia' (Россия Будущего).

L'annuncio è stato fatto questo pomeriggio nella sede di Reporters Sans Frontières (Rsf), l'Ong per la libertà di stampa nel mondo, che partecipa all'iniziativa. Dedicata alla memoria di Navalny e alla promozione della libertà d'espressione in Russia, la rete verrà trasmessa attraverso il bouquet satellitare Svoboda, un progetto di Rsf, che punta ad offrire media russofoni indipendenti a tutti i pubblici russofoni, ovunque si trovino.

«Sono riconoscente a Rsf di averci proposto questa collaborazione. Penso che sia molto importante. In Russia c'è una censura totale e, sotto dittatura, è molto difficile trasmettere informazioni. Cerchiamo di fare del nostro meglio su YouTube, ma il Cremlino tenta spesso di bloccare i nostri video. Per noi è molto importante accrescere la nostra visibilità», ha dichiarato la vedova di Navalny, ricordando che ''domani, è il compleanno di mio marito. Era un uomo formidabile. E importante preservare la sua eredità, e sono sicura che sarebbe felicissimo che nuove persone siano informate sul regime del Cremlino, sulla corruzione, sulla guerra e su tutto cià che accade attualmente in Russia''.

Specializzata in inchieste anti-corruzione, l'emittente 'Futuro della Russia' sarà accessibile ad oltre 61 milioni di persone in Europa, Medio Oriente e Africa, con satellite Hotbird 13G di Eutelsat (13° Est). Il canale consentirà di diffondere fino al cuore del territorio russo informazioni, analisi e programmi indipendenti, nel rispetto dei valori democratici e del rigore giornalistico. Ma la rete si propone anche di raggiungere un pubblico russofono al livello internazionale. '

'Siamo felici di contribuire al lancio di una nuova rete giunta dal gruppo Navalny. Si tratta di un importante contributo al bouquet Svoboda, diffuso senza alcuna censura ai russofoni del mondo intero, Russia inclusa'', dice il direttore di Rsf, Thibaut Bruttin. Alexeï Navalny è stato assassinato in un carcere russo il 16 febbraio 2024. Da allora, Iulia Navalnaia e la Fondazione anti-corruzione (FBK) proseguono la loro battaglia attraverso piattaforme digitali come Navalny Live, che realizza oltre 20 milioni di visitatori unici al mese, e la nuova emittente 'Futuro della Russia'.

17:47
17:47
Mosca, «riaperto al traffico il Ponte di Crimea»

Il traffico sul Ponte di Crimea è ripreso circa 2 ore e 20 minuti dopo la sua sospensione: lo hanno riferito le autorità russe citate da Ria Novosti.

«Il traffico veicolare sul ponte di Crimea è stato ripristinato», si legge nella nota del centro informazioni del ponte, chiuso al traffico nel pomeriggio dopo che i servizi d'intelligence ucraini hanno detto di avere compiuto un attentato esplosivo alla struttura.

14:18
14:18
Colpito (nuovamente) il Ponte di Crimea

I servizi di sicurezza ucraini (SBU) hanno condotto un'altra operazione unica nel suo genere e hanno colpito per la terza volta il Ponte di Crimea. Lo riferisce la stessa SBU, come riporta RBC Ukraina.

Secondo l'SBU, l'operazione è durata diversi mesi. Inizialmente, gli agenti hanno minato i pilastri del Ponte di Crimea e oggi, senza vittime civili, alle 04:44 ora locale (le 03.44 in Svizzera) è stato attivato il primo ordigno esplosivo. Durante la deflagrazione, viene aggiunto, i supporti subacquei del livello inferiore sono stati gravemente danneggiati. L'SBU rileva che sono stati utilizzati 1'100 kg di esplosivo.

L'8 ottobre 2022 un camion esplose sul Ponte di Crimea causando anche un violento incendio. Nel luglio 2023 ci fu un altro attacco al Ponte di Crimea e, secondo gli ucraini, due campate furono distrutte. Il capo dell'SBU Vasyl Malyuk confermò il coinvolgimento dei servizi segreti in questo attacco, sottolineando che era stato organizzato con l'ausilio dei droni Sea Baby.

13:31
13:31
Peskov: «Un vertice tra Putin, Zelensky e Trump è improbabile in un prossimo futuro»

Un vertice tra Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e Donald Trump è «improbabile in un prossimo futuro». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Peskov rispondeva alla Casa Bianca, la quale aveva detto che il presidente americano sarebbe aperto alla possibilità di un vertice con quello ucraino e quello russo.

«Il presidente Putin - ha commentato il portavoce - ha ripetutamente sottolineato la sua disponibilità a contatti al massimo livello, sottolineando che questi contatti dovrebbero essere il risultato di accordi già sviluppati a livello tecnico, a livello di esperti. Pertanto, Putin sostiene questi contatti, ma ritiene che debbano essere ben preparati».

Peskov ha anche affermato che «sarebbe sbagliato aspettarsi decisioni e progressi immediati» nei negoziati di Istanbul per la pace in Ucraina. «Il lavoro è in corso, alcuni accordi sono stati raggiunti a Istanbul, e sono importanti», ha detto il portavoce del Cremlino sottolineando che essi riguardano prima di tutto «le persone» e che «saranno attuati».

«Il lavoro continuerà, ci aspettiamo una reazione al testo del memorandum che è stato consegnato», ha osservato Peskov, citato da Interfax. Il testo presentato dai negoziatori russi, ha aggiunto, «è finalizzato a eliminare le cause profonde di questo conflitto e a imboccare la strada verso una soluzione sostenibile».

Rispondendo a una domanda sulla possibilità di «compromessi» da parte di Mosca rispetto alle sue richieste per mettere fine all'invasione dell'Ucraina, Peskov ha dichiarato che «si tratta di un argomento che rientra nel processo negoziale e che non può essere reso pubblico».

12:01
12:01
Mosca: conquistato un altro villaggio in regione di Sumy

Il ministero della difesa di Mosca ha detto che le truppe russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore un altro villaggio, Andreyevka, nella regione di Sumy, nel nord dell'Ucraina.

Intanto un raid aereo ha colpito stamattina il centro di Sumy, almeno tre persone sono morte e le autorità affermano che molti sono rimasti feriti e sono stati trasportati in strutture mediche, secondo quanto riportano i media ucraini.

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha condannato il raid su Telegram: «I russi hanno attaccato brutalmente Sumy. Sono state colpite la città, le strade normali, con artiglieria missilistica. Un attacco assolutamente deliberato contro i civili. Molti feriti. Al momento, tre persone sono morte».

«È ovvio che senza pressioni da parte del mondo, senza passi decisivi da parte degli Stati Uniti, dell'Europa e di chiunque al mondo abbia potere, Putin non accetterà nemmeno un cessate il fuoco. Non un solo giorno la Russia smette di attaccare le città e i villaggi dell'Ucraina», ribadisce.

Nella notte, secondo il comando dell'Aeronautica Militare ucraina, i russi hanno attaccato l'Ucraina con 112 droni d'attacco Shahed e droni simulatori di vario tipo. Le difese aeree hanno neutralizzato 75 droni Shahed nemici e altri tipi di droni nell'est, nel sud e nel nord del paese.

11:21
11:21
Yermak a Washington, discuterà con il team di Trump

Una delegazione ucraina è arrivata a Washington dove avrà una serie di incontri con il team del presidente americano Donald Trump. Lo afferma su Telegram il capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina, Andriy Yermak.

«Come parte della delegazione ucraina, guidata dal primo vice primo ministro e ministro dell'economia ucraino Yulia Svyrydenko, siamo arrivati a Washington. Con noi c'è anche una squadra del ministero della difesa e dell'Ufficio del presidente», ha detto Yermak.

«Il nostro programma è piuttosto ampio. Abbiamo in programma di discutere del sostegno alla difesa e della situazione sul campo di battaglia, del rafforzamento delle sanzioni contro la Russia, in particolare del disegno di legge del senatore Graham. Discuteremo anche dell'accordo sulla creazione del Fondo per il Recupero degli Investimenti, firmato in precedenza», ha aggiunto il capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina.

«Ci saranno molti incontri con i rappresentanti di entrambe le parti che sostengono l'Ucraina, la squadra del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Parleremo dei risultati degli incontri di Istanbul, così come di come la federazione russa stia trascinando il tempo con il cessate il fuoco e i negoziati in nome della guerra», ha sottolineato Yermak.

06:19
06:19
Il punto alle 06.00

Quattro persone sono rimaste ferite nella notte in seguito a un attacco russo su Černihiv, nell'Ucraina settentrionale: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare della città, Dmytro Bryzhynskyi, come riporta Ukrainska Pravda. Uno dei feriti è in gravi condizioni, ha affermato Bryzhynskyi, aggiungendo che l'attacco ha danneggiato edifici residenziali.

«Sembra che i russi stiano di nuovo tergiversando, cercando di creare un'immagine diplomatica' per gli Stati Uniti, senza però agire concretamente»: lo scrive su Facebook il capo delegazione ucraino, il ministro della Difesa Rustam Umerov, dopo i colloqui tenuti ieri a Istanbul con una delegazione di Mosca. «I nostri documenti sono stati presentati in anticipo. Invece, il 'memorandum' della Federazione Russa è apparso solo oggi (ieri, ndr), durante l'incontro. Il che ha creato i prerequisiti affinché questo incontro non producesse i risultati necessari per porre fine alla guerra», ha spiegato il ministro, come riporta Ukrainska Pravda.  

L'esercito russo sta colpendo il Servizio di emergenza statale ucraino (Ses): la scorsa settimana, le forze di Mosca hanno danneggiato sei stazioni di soccorso antincendio e questa mattina hanno colpito una stazione nella regione di Zaporizhzhia, ferendo 12 persone. Lo scrive su Telegram il ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko, come riporta Ukrinform. «La Russia sta deliberatamente prendendo di mira coloro che salvano vite umane. In una sola settimana, dal 26 maggio al 2 giugno, i soccorritori del Ses sono stati colpiti dal fuoco nemico quasi una decina di volte», si legge nella nota. «Uno degli attacchi più cinici si è verificato questa mattina - prosegue il ministro -. A Stepnohirsk, nella regione di Zaporizhzhia, dopo che droni kamikaze hanno colpito una stazione di soccorso, gli invasori hanno preso di mira i soccorritori una seconda volta, colpendoli mentre evacuavano i feriti... Due veicoli sono stati danneggiati e dodici soccorritori sono rimasti feriti e stanno ricevendo assistenza medica e psicologica».