Francia

Picchiato all'uscita dalla scuola: morto un 15.enne nelle banlieue di Parigi

Il giovane aggredito ieri da alcuni coetanei non ce l'ha fatta – Macron: «Dovremo essere inflessibili con i ragazzi, ma anche con i genitori»
©LUDOVIC MARIN / POOL
Ats
05.04.2024 17:31

È morto questo pomeriggio ad Evry, nella banlieue di Parigi, Shamseddine, un adolescente di 15 anni violentemente aggredito da diversi coetanei ieri all'uscita dalla scuola media che frequentava, a Viry-Châtillon. Lo ha reso noto la locale procura.

L'inchiesta aperta sull'aggressione non ha finora messo in luce il movente dell'aggressione.

Il ragazzo, che frequentava l'istituto Les Sablons, stava rientrando a casa dopo la lezione di musica, verso le 16, quando è stato preso di mira da un gruppo di 3 o 4 persone con il viso coperto da passamontagna.

Per il sindaco di Viry-Châtillon, Jean-Marie Vilain, il ragazzo «è stato aggredito fra due rampe di scale da 3 o 4 persone che l'hanno riempito di botte, l'hanno massacrato».

Sono in corso interrogatori di testimoni e residenti nella zona. Le autorità non hanno ancora piste sicure: «nulla lascia pensare che si tratti di una rissa fra bande di quartiere, il movente non è assolutamente chiaro», ha detto a BFM TV la viceprefetto, Frédérique Camilleri.

«Un crimine barbaro»

La portavoce del governo francese, Prisca Thevenot, denuncia un «crimine barbaro». «Davanti a questo crimine barbaro e alla violenza, la nostra società non arretrerà», scrive su X (ex Twitter) la portavoce dell'esecutivo, aggiungendo che «gli autori verranno trovati e puniti». Secondo quanto riferito dalla procura di Evry, vicino a Parigi, il ragazzo è stato «violentemente aggredito da diversi individui». La giustizia ha aperto un'inchiesta per «omicidio e violenze di gruppo nei pressi di un istituto scolastico».

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha assicurato oggi che lui e il governo saranno «inflessibili contro tutte le forme di violenza».

Parlando ai giornalisti durante una visita oggi in una scuola elementare di Parigi, Macron ha aggiunto: «Siamo in una società sempre più violenta», esprimendo poi un pensiero «per questo ragazzo e per la sua famiglia». «Non mi piace qualificare questi fatti drammatici quando la giustizia sta ancora facendo il suo lavoro - ha aggiunto - ma dobbiamo proteggere la scuola da questa forma di violenza senza freni. La scuola deve rimanere un santuario per i nostri figli e per gli insegnanti. Saremo inflessibili su quello che succede a scuola e attorno alla scuola».

«Saremo inflessibili anche con i genitori - ha aggiunto Macron - non ci sono cattive abitudini che devono prendere piede. Quando c'è un insegnante minacciato, noi difendiamo l'insegnante. Non ci sono due dottrine nella nostra Repubblica, l'autorità passa attraverso il maestro e le famiglie devono accettarlo».