Presidenziali Russia 2024: il simbolismo militare per invogliare a votare Putin

Un simbolo che glorifica la guerra. E una delle citazioni preferite di Vladimir Putin. Logo e slogan ufficiali delle presidenziali 2024, in Russia, sembrerebbero un chiaro invito, rivolto alla popolazione, a votare l'attuale presidente stando a osservatori e analisti. L'annuncio, lunedì, è stato dato dalla Commissione elettorale centrale. Il simbolo è una V latina con i colori della bandiera russa. La frase, invece, è «Insieme siamo forti, votate per la Russia». Simbolo e slogan verranno utilizzati per promuovere le elezioni del prossimo 17 marzo.
La lettera V, al pari della Z, era apparsa sui carri armati diretti verso l'Ucraina all'inizio del 2022, agli albori dell'invasione su larga scala decisa dal Cremlino. Da allora, è usata dai funzionari russi per indicare sostegno alla cosiddetta operazione militare speciale. Putin, dal canto suo, ha pronunciato diverse volte la frase «Insieme siamo forti» in occasione di eventi pubblici e comizi. Piccolo particolare: l'amministrazione presidenziale, scrive il Moscow Times, conosceva in anticipo i piani della Commissione elettorale centrale. E sapeva, soprattutto, che avrebbe proposto un logo legato alla guerra per spingere la popolazione al voto.
«Il Cremlino ha comunicato in anticipo i suoi desideri alla Commissione» ha dichiarato al quotidiano moscovita una fonte vicina al Cremlino. «Il logo doveva essere chiaramente collegato all'operazione militare speciale». Putin, in particolare, era «ansioso» di usare questo simbolismo, ha aggiunto la fonte. Non solo: il simbolo e lo slogan sono stati scelti per mostrare, indirettamente, che lo scopo principale del voto è «rieleggere il capo», per dirla con due funzionari governativi russi. «Questa frase è associata al presidente» ha detto al Moscow Times uno dei due funzionari, sotto anonimato. «Per la Russia, abbiamo solo Vladimir Putin. Tutti gli altri candidati non sono veri concorrenti, non rappresentano una minaccia». Diversi osservatori e analisti, dicevamo, hanno collegato questa scelta al fatto di voler promuovere, indirettamente, la candidatura di Putin. La lettera V, di fatto, è un'implicita approvazione dell'aggressione ai danni dell'Ucraina.
I consulenti politici del Cremlino, sin dal suo primo insediamento, oltre vent'anni fa, per promuovere l'immagine di Putin hanno scelto il tema dell'uomo forte o, passateci il termine, del macho. Dall'annessione illegale della Crimea, nel 2014, nei discorsi del presidente hanno fatto capolino più e più volte temi come l'unità della Russia contro gli attacchi e gli «intrighi» dell'Occidente. Di qui la deriva populista dello stesso Putin, le cui frasi celebri e la cui immagine di uomo forte sono finite e continuano a finire su tazze, tazzine, portachiavi e t-shirt. La frase «Insieme siamo forti», ad esempio, era stata pronunciata da Putin un podio di Sebastopoli, una delle città annesse nel 2014. E ancora: «Siamo diventati più forti perché siamo insieme» aveva dichiarato il presidente russo nell'autunno del 2022, dopo che il Cremlino aveva affermato di aver annesso le regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. La frase è stata pronunciata anche durante l'incontro cerimoniale del mese scorso al Cremlino, durante il quale Putin ha accettato di candidarsi per un quinto mandato presidenziale. «I militari in prima linea mi hanno chiesto di dirti, caro Vladimir Vladimirovich, di restare con noi, perché insieme siamo forti e con te vinceremo, sei il nostro presidente» aveva detto al leader del Cremlino uno dei partecipanti alla cerimonia.