Profondo rosso per Nokia

HELSINKI - Prosegue il momento nero per Nokia. Il colosso finlandese dei telefoni cellulari ha registrato un altro trimestre in rosso, con ricavi crollati del 30% ai minimi dal 2004. Il titolo è così crollato alla Borsa di Helsinki (chiudendo a - 3,63% a 2,92 euro, dopo aver toccato i 2,86 euro, il minimo dal 1997), dove la scorsa settimana aveva già perso circa il 20% in seguito al profit warning lanciato l'11 aprile.
I dati, che si riferiscono al primo trimestre del 2012, indicano in particolare una perdita di 929 milioni di euro, che segue a quella di 1,07 miliardi del quarto trimestre del 2011. Si tratta di un risultato nettamente peggiore rispetto al previsto. Anche l'utile operativo, che ha segnato una perdita di 1,34 miliardi, è molto peggiore delle previsioni, mentre i ricavi sono crollati del 29% a 7,35 miliardi di euro, vale a dire il livello più basso dal 2004, in particolare a causa del calo delle vendite sui mercati emergenti (in particolare in Cina) e della flessione dei margini nel settore degli smartphone.
Ma a pesare sulla performance, questa volta, sono stati non solo i cellulari, ma anche le reti. La perdita dell'utile operativo si deve infatti in massima parte ai costi di ristrutturazione della joint venture Nokia Siemens Network, che ha pesato per 772 milioni di euro. L'azienda, il 31 gennaio, aveva infatti annunciato il taglio di 17mila dipendenti sui 74mila impiegati in circa 150 Paesi.