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Putin: «Prima finisce il conflitto, meglio è»

Secondo il presidente russo, è necessario che «i nostri avversari si rendano conto che bisogna trattare» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin: «Prima finisce il conflitto, meglio è»
Red. Online
23.12.2022 01:02
20:33
20:33
Segnalata un'esplosione alla periferia di Kharkiv

Il governatore di Kharkiv Oleh Syniehubov ha riferito che oggi si è verificata un'esplosione alla periferia della città, la seconda più grande dell'Ucraina nel nord-est del paese, dopo un attacco dei russi. Lo riporta il Kiev Independent. Al momento non si contano vittime.

18:56
18:56
«Dalla Russia nessuna volontà di negoziare»

«La Russia non ha dimostrato nessuna volontà significativa di negoziare» una pace in Ucraina. Lo ha ribadito il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una conferenza stampa.

18:43
18:43
Putin: «Prima finisce il conflitto, meglio è»

«Il nostro obiettivo non è far girare questo volano del conflitto militare, ma, al contrario, porre fine a questa guerra, stiamo mirando a questo e continueremo a mirare a questo». Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, ripreso dall'agenzia Interfax. «Prima finisce, meglio è», ha detto.

Secondo Putin, «prima i nostri avversari si renderanno conto che è necessario trattare, meglio sarà».

18:40
18:40
«Dietro il massacro di Bucha ci sono i paracadutisti russi»

Il massacro di Bucha è stato compiuto dai paracadutisti russi del 234. reggimento d'assalto aereo guidato da Artyom Gorodilov. Lo rivela un'indagine del New York Times, secondo la quale le prove raccolte mostrando che la strage sulla strade della città ucraina era parte di un «deliberato e sistematico sforzo di assicurarsi spietatamente una rotta verso Kiev».

L'indagine condotta è stata in grado di ricostruire minuto per minuto la strage sulle strada di Yablunska grazie anche a conversazioni telefoniche e segnali in codice usati dai comandanti sui canali radio russi.

18:15
18:15
Oltre 10.000 nuove tombe a Mariupol

Ci sono oltre 10.000 nuove tombe a Mariupol e dintorni, la città martire della guerra in Ucraina. Lo ha rilevato l'Associated Press analizzando le immagini satellitari. La maggior parte delle tombe, precisa l'agenzia, si trovano nel cimitero di Staryi Krym.

Le immagini analizzate dall'Associated Press coprono un arco di tempo che va dall'inizio di marzo a dicembre. Nelle foto e nei video ripresi da droni, le tombe sono visibili come cumuli di terra, a volte con croci di legno con nomi e date, ma la maggior parte semplicemente con piccoli cartelli sui quali sono scarabocchiati dei numeri. Alcune tombe sono contrassegnate con più di un numero, il che probabilmente significa che vi è sepolta più di una persona.

Secondo tre archeologi forensi esperti in indagini sui crimini di guerra e fosse comuni l'analisi dell'Ap è valida.

18:04
18:04
Zelensky rientrato in Ucraina dal viaggio negli Stati Uniti

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è rientrato in Ucraina dal viaggio negli Stati Uniti. Lo riferisce il portavoce del presidente.

17:55
17:55
Putin: «Tutte le guerre finiscono con dei negoziati»

«Tutti i conflitti armati finiscono in un modo o nell'altro con un qualche negoziato sulla pista diplomatica. E non abbiamo mai rifiutato». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin accusando il governo ucraino di «essersi proibito di negoziare».

«Non vogliamo far girare la ruota del conflitto, ma farlo finire e ci sforzeremo per farlo», ha detto Vladimir Putin citato dalle agenzie russe. «Non abbiamo in progetto provocazioni che coinvolgano armi avanzate», ha poi assicurato.

17:39
17:39
«La situazione mondiale non blocca i piani russi per il futuro»

«La situazione globale attuale non impedirà alla Russia di realizzare i suoi piani per il futuro, compresi quelli per il 2023»: lo ha detto, citato dalla Tass, il presidente russo, Vladimir Putin, in conferenza stampa, aggiungendo che al momento l'economia russa sta andando meglio di altre del G20.

Secondo Putin, malgrado »le situazioni ideali non capitano mai«, la Russia ha attraversato il 2022 »con abbastanza sicurezza«.

17:32
17:32
«Ucciso un dirigente filorusso nella regione di Kherson»

Un dirigente dell'amministrazione della regione ucraina di Kherson occupata dai russi è rimasto ucciso in un attentato, secondo quanto comunicato dall'amministrazione russa su Telegram.

Si tratta di Andrey Shtepa, capo della località di Liubymivka, sulla riva sinistra del fiume Dnipro: secondo il messaggio dell'amministrazione russa di Kherson «è morto tragicamente dopo l'esplosione di un'automobile» ad opera di «terroristi ucraini».

16:57
16:57
Trovato un nuovo luogo di sepoltura di massa a Kherson

Altre trentasei tombe di persone uccise durante l'occupazione russa sono state scoperte in un cimitero a Kherson. Lo ha detto oggi il viceministro dell'Interno Yevhen Yenin.

Nel sito sono anche presenti i corpi sepolti di militari ucraini, secondo Yenin. Lo riporta il Kyiv Independent. Gli investigatori ucraini stanno attualmente raccogliendo campioni di Dna dai parenti per identificare le vittime, ha riferito il funzionario.

In totale, durante il periodo dell'occupazione russa, gli obitori locali di Kherson hanno ricevuto circa 700 corpi, di cui quasi 100 sono stati colpiti con violenza, ha detto il viceministro.

La città di Kherson, nel sud dell'Ucraina, è stata liberata l'11 novembre dopo che la Russia si è ritirata sulla sponda orientale del fiume Dnipro.

Yenin ha anche ricordato che più di 450 corpi sono già stati riesumati ad Izium nell'oblast di Kharkiv, nel nordest del Paese, 40 dei quali presentano segni di tortura. La maggior parte di queste persone erano civili. La città di Izium è stata liberata il 10 settembre durante l'improvvisa controffensiva dell'Ucraina nella regione nord-orientale.

Corpi di civili uccisi e camere di tortura sono stati scoperti in numerosi insediamenti nelle aree liberate dalle forze ucraine. Alla fine di ottobre, il ministero ucraino per la reintegrazione ha riferito che circa 1.000 corpi - sia militari che civili, compresi bambini - erano stati riesumati in insediamenti liberati di recente.

16:17
16:17
Zelensky incontra Duda in Polonia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il collega polacco Andrzej Duda all'aeroporto di Rzeszow, nell'ovest della Polonia, di ritorno dal suo viaggio dagli Stati Uniti.

Lo ha reso noto lo stesso Zelensky sui suoi canali social, postando un video dell'abbraccio dei due presidenti.

Zelensky ha riferito di aver parlato con Duda degli eventi dell'anno trascorso ma anche «dei piani strategici per il futuro, delle relazioni bilaterali e delle interazioni a livello internazionale nel 2023».

La presidenza ucraina ha aggiunto in un comunicato che i due leader «hanno affrontato un ampio ventaglio di argomenti, mettendo l'accento sul rafforzamento della capacità di difesa dello Stato ucraino e le questioni umanitarie».

Zelensky ha inoltre ringraziato Duda «per il fermo sostegno della Polonia e dei suoi cittadini nei confronti degli ucraini». Diverse migliaia di ucraini hanno trovato rifugio nella vicina Polonia dall'inizio dell'invasione russa.

15:38
15:38
«Missili ipersonici estremamente efficaci»

I missili ipersonici sono stati impiegati per la prima volta nell'operazione speciale in Ucraina e si sono rivelati «estremamente efficaci». In particolare i russi Kinzhal sono «invulnerabili» all'antiaerea ucraina: a dichiararlo è il capo di stato maggiore interforze russo, gen. Valery Gerasimov.

«Per la prima volta, armi ipersoniche sono state impiegate in combattimenti effettivi. I missili lanciati dall'aria Kinzhal si sono rivelati estremamente efficaci e invulnerabili al potenziale di difesa antiaerea dispiegato dall'Ucraina», ha detto, specificando che in circa 150 raid sono stati colpiti circa 11.000 obiettivi militari ucraini.

Inoltre, ha aggiunto Gerasimov, i droni hanno aiutato a scoprire 8.000 installazioni ucraine, 600 delle quali sono state distrutte.

14:18
14:18
«Putin non dà alcun segno di volere la pace»

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato oggi sul «Financial Times» che la Federazione Russa ha rifiutato le recenti risoluzioni di pace dell'Ucraina con l'intenzione di congelare la guerra e permettere alle proprie truppe di riorganizzarsi e lanciare una nuova offensiva.

«Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha proposto alla Russia di iniziare il ritiro delle truppe entro Natale come passo per porre fine al conflitto, ma Mosca ha rifiutato senza mezzi termini. È stato Putin a iniziare la guerra. Può porvi fine oggi stesso uscendo dall'Ucraina», afferma Stoltenberg in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano britannico. «Al momento non mostra alcun segno di voler raggiungere una vera pace».

13:44
13:44
L'AIEA a Zaporizhzhia

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha incontrato oggi a Mosca Alexey Likhachev, direttore generale dell'Agenzia nucleare statale russa (Rosatom), per un ciclo di discussioni in favore di una zona di protezione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia.

«È fondamentale che la zona si concentri esclusivamente sulla prevenzione di un incidente nucleare. Continuo a impegnarmi per raggiungere questo obiettivo con la massima urgenza», ha dichiarato oggi Grossi su Twitter.

Da parte sua, in un comunicato pubblicato su Telegram, Rosatom ha affermato che «durante l'incontro sono stati discussi gli approcci alla creazione di una zona di sicurezza nucleare e fisica presso la centrale nucleare in questione. È stata notata una notevole somiglianza di posizioni sulla bozza di dichiarazione relativa alla creazione di questa zona». Le consultazioni proseguiranno sulla base della necessità di formulare una bozza reciprocamente accettabile il prima possibile.

10:02
10:02
Kiev al buio

La situazione più difficile in Ucraina per la fornitura di elettricità si registra oggi nella capitale Kiev a causa dei danni alle reti e alle apparecchiature provocati dai bombardamenti russi: il 60% dei trasformatori è stato distrutto negli attacchi. Lo ha reso noto su Facebook l'amministratore delegato della società elettrica YASNO, Serhii Kovalenko, come riporta Ukrainska Pravda.

«Non ci sono cambiamenti in meglio. Oggi la situazione dell'approvvigionamento a Kiev è la più difficile del Paese. Ci sono quelle aree che ricevono luce per circa cinque ore al giorno. Ci sono quelle che hanno luce per due, tre ore al giorno e c'è invece chi è senza luce dall'ultimo bombardamento. La città non può ricevere energia dal sistema elettrico del Paese a causa dei danni alle apparecchiature ad alta tensione», ha scritto Kovalenko.

«Bene, la rete non può funzionare quando manca il 60% dei trasformatori. È impossibile fornire elettricità in luoghi dove non ci sono apparecchiature», ha sottolineato.

09:42
09:42
«Morti oltre 100 mila soldati russi»

L'Esercito ucraino ha precisato che dall'inizio della guerra sono morti circa 100.400 soldati russi, inclusi 660 nella giornata di ieri. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, lo Stato Maggiore dell'Esercito indica che si registrano anche 283 caccia, 267 elicotteri e 1'693 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 3'003 carri armati russi, 5'981 veicoli blindati da combattimento, 1'978 sistemi di artiglieria, 413 sistemi di lanciarazzi multipli, oltre a 16 navi e 653 missili da crociera.

07:30
07:30
Biden: «Non sarete mai da soli»

Nella sua prima visita all'estero dall'inizio della guerra il presidente ucraino viene accolto come un eroe alla Casa Bianca da Joe Biden che ne elogia il coraggio e gli assicura il sostegno degli Stati Uniti «per tutto il tempo necessario».

La guerra in Ucraina non è finita ma Volodymyr Zelensky è più convinto che mai di riuscire a sconfiggere le forze di Vladimir Putin e di arrivare ad una «pace giusta» che, per il leader di Kiev, significa nessun compromesso sulla sovranità e l'integrità del suo Paese. Nella sua prima visita all'estero dall'inizio della guerra il presidente ucraino viene accolto come un eroe alla Casa Bianca da Joe Biden che ne elogia il coraggio e gli assicura il sostegno degli Stati Uniti «per tutto il tempo necessario». Oltre a concedergli i tanto agognati sistemi di difesa Patriot, da tempo richiesti da Kiev.

«Non sarete mai da soli», ha assicurato il presidente americano durante la conferenza stampa nella East Room addobbata per le feste natalizie. «La battaglia dell'Ucraina fa parte di qualcosa di più grande. Gli americani si oppongono ai bulli e lottano per la libertà», ha sottolineato Biden. I due leader si era incontrati l'ultima volta nello Studio Ovale nel settembre del 2021, quando l'invasione della Russia era solo una minaccia. Quella volta Zelensky indossava un completo blu e una cravatta dello stesso colore, sguardo disteso e viso sbarbato.

Oggi ha il volto tirato e indossa la ormai iconica divisa militare, ma non ha perso il senso dell'ironia e, durante i circa 40 minuti di confronto con la stampa, non mancano i momenti di leggerezza. Come quando scherzosamente minaccia Biden che «presto tornerà a chiedere altri Patriot». Intanto Zelensky incassa da Washington un nuovo pacchetto di armi da 1,85 miliardi di dollari che include i preziosi sistemi anti-aerei, considerati i fiori all'occhiello della difesa Usa, e dei kit in grado di convertire munizioni aeree non guidate in 'bombe intelligenti' per i jet ucraini con un tasso di precisione molto più alto. «I Patriot saranno un asset critico per l'Ucraina nella sua difesa contro l'aggressione della Russia», spiega il presidente americano rimarcando tuttavia che non si tratta di «un'escalation poiché sono sistemi di difesa». Biden sottolinea anche che «Nato, Usa ed Europa non sono mai state così unite nel sostegno a Kiev» e che non vede alcuna «crepa» nel fronte occidentale. Salvo poi chiudere la conferenza stampa con una battuta sulle «ore passate a convincere i leader europei sulla necessità di armare l'Ucraina». «L'Europa teme la Terza Guerra Mondiale ma poi....», si lascia sfuggire il presidente americano tagliando la frase con un sibillino «ho già detto troppo».

Quel che è certo è che gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo di leadership negli aiuti occidentali a Kiev. Zelensky ne è consapevole e, nonostante non abbia ottenuto dagli Usa i super razzi in grado di colpire fino a 300 chilometri di distanza quindi in territorio russo, ringrazia Biden dal «profondo del cuore» per i Patriot che «rafforzeranno significativamente la nostra difesa aerea». Quanto all'esito del conflitto il leader ucraino non ha dubbi che alla fine l'Ucraina prevarrà. «Voglio veramente vincere. Non solo lo voglio, ne sono sicuro», dichiara. Anche Biden ne è convinto. «Putiin perderà, ha già fallito, non riuscirà ad occupare l'Ucraina. Le forze di Kiev hanno infranto tutto le aspettative dei russi», sottolinea il presidente americano per il quale Zelensky si siederà al tavolo dei negoziati solo dopo aver vinto sul campo di battaglia. Per il presidente ucraino «pace giusta» ha un solo significato: «nessun compromesso sulla sovranità, sulla libertà e sull'integrità territoriale del mio paese». Ma, si chiede Zelensky, ci può essere una pace giusta «per quei genitori che hanno perso i loro figli e le loro figlie al fronte?».

La storica visita del leader di Kiev si è conclusa con un intervento a Capitol Hill, nove mesi dopo quello virtuale dello scorso marzo. Come quello di Winston Churchill che il 26 dicembre di 81 anni fa cementò l'alleanza che avrebbe vinto la Seconda Guerra Mondiale e costruito il mondo democratico moderno.

06:13
06:13
IL PUNTO ALLE 6

Volodymyr Zelensky si è mostrato visibilmente emozionato in occasione del suo discorso storico presso il Congresso americano, dal quale è stato accolto con una standing ovation e una pioggia di applausi.

Di fronte alle «primitive tattiche» russe e «contro ogni probabilità, l'Ucraina non è caduta ma vive e combatte»: «non ci arrenderemo mai». E questo anche grazie al sostegno «essenziale» degli Stati Uniti: «voglio ringraziare gli americani» e dire loro che gli aiuti concessi a Kiev «non sono beneficenza ma un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia». Volodymyr Zelensky è evidentemente emozionato intervenendo al Congresso americano, dal quale è accolto con una standing ovation e una pioggia di applausi. «È troppo per me», dice ringraziando i senatori repubblicani e democratici, la Speaker della camera Nancy Pelosi e la vicepresidente Kamala Harris.

«Il prossimo anno sarà critico», ammette Zelensky con il Congresso. «Potete velocizzare la nostra vittoria», aggiunge riferendosi indirettamente agli aiuti che sono in corso di valutazione e che incontrano lo scetticismo di alcuni repubblicani. Il presidente ucraino parla della Russia come uno «stato terrorista» che va ritenuto responsabile per la guerra: Mosca potrebbe fermare l'aggressione «se volesse». Poi lancia un messaggio anche ai russi che, a suo avviso, saranno liberi «solo quando sconfiggeranno il Cremlino nelle loro menti. La tirannia russa ha perso il controllo su di noi. La lotta continua e dobbiamo sconfiggere il Cremlino sul campo di battaglia», dice interrotto più volte dagli applausi. «Abbiamo l'artiglieria, grazie. È abbastanza? Onestamente no», aggiunge fra qualche risata.

Zelensky quindi cita la Seconda guerra mondiale, l'offensiva delle Ardenne e Franklyn Delano Roosevelt per spiegare la resilienza del suo popolo e ringraziare gli americani. «La vittoria dell'Ucraina sarà anche la vittoria dell'America», osserva menzionando la sua proposta di una formula di pace già presentata al G20. «Fra pochi giorni è Natale. In Ucraina lo celebreremo anche a lume di candela, e non per romanticismo. Non abbiamo l'elettricità e molti non hanno l'acqua. Ma non ci lamentiamo. La luce della nostra fede illuminerà il Natale», osserva Zelensky ribadendo che quello che milioni di ucraini si augurano in questo momento è «la vittoria, solo la vittoria». Il presidente quindi augura a tutti «buon Natale e un buon anno nuovo vittorioso», prima di regalare al Congresso una bandiera ucraina che sbandierava a Bakhumt firmata dalle forse di Kiev.

Prima del suo storico discorso al Congresso, Zelensky ha incontrato Pelosi e il leader dei democratici in Senato Chuck Schumer. Proprio Schumer ha riferito che secondo il leader ucraino una mancata approvazione degli aiuti che il Congresso sta valutando potrebbe costare vite umane. I democratici sono compatti nel voler sostenere Kiev, mentre fra le fila repubblicane ci sono delle obiezioni. Uno scetticismo che si è contrapposto all'appello di Zelensky per più aiuti per combattere la Russia in prima linea. Terminata la sua visita a Wasghinton, non è escluso che il presidente ucraino prossimamente possa visitare anche Regno Unito e, forse, Francia e Germania, secondo quanto riporta la Cbs.