Musica e società

Quando il rapper Logic salvò la vita a centinaia di persone

Il pezzo «1-800-273-8255» rimanda al numero della Suicide Prevention Lifeline negli Stati Uniti: uno studio ha dimostrato che le chiamate alla hotline sono aumentate mentre i suicidi sono diminuiti
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Red. Online
15.12.2021 17:49

La musica riempie le giornate. Illumina i momenti più bui. «Salva le vite». È questo che alcuni fan dissero, nel 2017, al rapper, produttore discografico e scrittore statunitense Logic: «La tua musica mi ha salvato la vita».

Ma, raccontò il rapper in un’intervista pubblicata su Genius (sito che si occupata di spiegazione e interpretazione di testi musicali) lo stesso anno, l’obiettivo non era quello: «Nella mia mente non stavo nemmeno cercando di salvare la vita a qualcuno». Di qui la decisione, una specie di epifania: «Perché non provarci davvero?». A raccontare la storia è il Washington Post: un racconto impressionante, perché Logic di vite potrebbe averne salvate davvero, a centinaia. Dopo l’illuminazione, il rapper statunitense scrisse infatti la canzone 1-800-273-8255: il numero della National Suicide Prevention Lifeline. E, guarda caso, un recente studio ha dimostrato come, dopo la pubblicazione del pezzo (nei 34 giorni di maggior popolarità sul web) si sia registrato un aumento delle chiamate alla hotline (+6,9%), così come una riduzione dei suicidi. Circa 245 in meno rispetto alla media sul periodo. Un impatto, quello del pezzo, che lo studio presenta come affine all’effetto Papageno: quello che i mass media giocano nella prevenzione dei suicidi. Più spesso, ha raccontato al Washington Post Thomas Niederkrotenthaler, autore dello studio, i media fanno il contrario, concentrandosi sui suicidi delle celebrità e causando emulazioni, un fenomeno noto come effetto Werther. «Per questo motivo il rischio di suicidio è aumentato del 13% dopo quello di una celebrità».

Ma 1-800-273-8255 di Logic, così come gli eventi altamente pubblicizzati con la canzone, potrebbe essere stato il «più ampio e sostenuto messaggio di prevenzione del suicidio direttamente collegato a una storia di speranza e di recupero», ha scritto Niederkrotenthaler nello studio.

La canzone

La canzone, con Alessia Cara e Khalid, racconta la storia di uno studente alle superiori, metafora in realtà di una chiamata alla hotline. Il ragazzo dice di voler porre fine alla propria vita: «Non voglio essere vivo», inizia il primo ritornello. Ma la risposta non si fa attendere: «Voglio che tu sia vivo... ora lascia che ti dica perché», risponde qualcuno dall’altro capo del telefono. La canzone offre un messaggio di speranza, poiché chi chiama si rende conto che la vita vale la pena di essere vissuta: The lane I travel feels alone / But I’m moving ‘til my legs give out / And I see my tears melt in the snow / But I don’t wanna cry / I don’t wanna cry anymore / I wanna feel alive / I don’t even wanna die anymore. «La strada che percorro sembra solitaria / ma mi muovo finché le mie gambe non cedono / e vedo le mie lacrime sciogliersi nella neve / ma non voglio piangere / non voglio più piangere / voglio sentirmi vivo / non voglio più nemmeno morire».

Dopo la sua uscita nell’aprile 2017, «1-800-273-8255» è rimasta nella classifica Hot 100 di Billboard per settimane, raggiungendo addirittura il terzo posto. È ancora la canzone più popolare di Logic su Spotify, ascoltata più di un miliardo di volte.

Da noi? Il 143
Nel nostro cantone a fornire aiuto e consulenza telefonica in momento di crisi, per problemi di ogni genere, dalla depressione a momenti di attacco di panico è il Telefono Amico Ticino. Attivo 24 ore su 24, offre sostegno «non solo a chi si trova in un momento di crisi acuta, ma anche a donne e uomini di ogni età con problemi quotidiani più o meno complessi». Un servizio che garantisce l’anonimato: «Chiunque è benvenuto al 143, indipendentemente da religione, provenienza e cultura. I volontari del Telefono Amico hanno un atteggiamento aperto e tollerante, non danno semplicemente consigli, ma offrono un ascolto attivo e accolgono con empatia ogni persona. Il servizio telefonico di emergenza può dare impulsi per trovare una via d’uscita a situazioni difficili, se chi chiama lo desira, offre inoltre, la possibilità di ottenere indirizzi di ulteriori servizi di aiuto adeguati presenti sul territorio», sottolinea Il Telefono Amico sul proprio sito.